CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 306/A
INTERROGAZIONE PIGA – TRUZZU – CERA – FLORIS – MASALA – MULA – RUBIU – USAI – MELONI Corrado, con richiesta di risposta scritta, sulle gravi criticità nel bando dell’Agenzia LAORE Sardegna, per il sostegno agli investimenti nelle aziende agricole per la realizzazione di riserve idriche, antincendio e opere per la ricerca idrica nel sottosuolo e contestuale richiesta di correttivi adeguati.
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I sottoscritti,
PREMESSO che:
– con determinazione dirigenziale del 2 settembre 2025, n. 2858, l’Agenzia regionale per l’attuazione dei programmi in campo agricolo e per lo sviluppo rurale (LAORE Sardegna) ha approvato e pubblicato il bando per il sostegno agli investimenti finalizzati alla realizzazione di riserve idriche ed antincendio e di opere per ricerche idriche nel sottosuolo, ai sensi dell’articolo 19, comma 7, della legge regionale 18 settembre 2024, n. 13 (Assestamento di bilancio 2024-2026 e variazioni di bilancio in base alle disposizioni di cui agli articoli 50 e 51 del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche ed integrazioni, e riconoscimento di debiti fuori bilancio), e dell’articolo 5, comma 1, della legge regionale 21 novembre 2024, n. 18 (Variazioni di bilancio, riconoscimento di debiti fuori bilancio e passività pregresse e disposizioni varie);
– il bando è rivolto alle imprese agricole singole o associate che operano nel settore della produzione agricola primaria e prevede una dotazione finanziaria pari a euro 10.500.000, con domande presentabili dal 6 ottobre al 9 dicembre 2025;
– l’intervento, sulla carta, rappresenta una misura importante per migliorare l’approvvigionamento idrico delle aziende agricole sarde, sostenendo opere di accumulo, distribuzione, emungimento e riserva d’acqua, anche per finalità antincendio;
CONSIDERATO che:
– numerose associazioni di categoria, amministrazioni comunali e rappresentanti del mondo agricolo hanno segnalato gravi criticità tecniche e procedurali nel bando in questione, tali da rischiare di comprometterne l’efficacia e da scoraggiare la partecipazione degli operatori;
– in particolare, sono state segnalate le seguenti problematiche:
a) l’improvviso e inspiegabile obbligo di utilizzare il prezzario 2016, poiché nel prezzario 2024 non risultano incluse le voci relative alle perforazioni: tale anomalia obbliga i tecnici e le imprese a utilizzare valori obsoleti, con tariffe riferite a oltre otto anni fa, non più in linea con i costi reali di mercato, aumentati nel frattempo di oltre il doppio;
b) il limite del prezzario 2016 alle sole perforazioni fino a cento metri di profondità, escludendo così interventi più complessi e profondi, spesso necessari nelle aree rurali sarde caratteriz-zate da carenza di falde superficiali;
c) la riclassificazione delle prospezioni geologiche da “lavorazioni” a “spese generali”, disposta con successiva circolare applicativa, con effetti distorsivi sui quadri economici e sull’ammissibilità dei costi effettivi, in quanto tali attività, indispensabili per individuare gli acquiferi, hanno costi fissi elevati che non possono essere sostenuti nel limite del 10 per cento previsto per le spese generali;
d) la conseguente disorganizzazione tecnica e amministrativa, che ha generato incertezza tra progettisti e imprese, ritardi nella predisposizione delle domande e crescente sfiducia tra gli operatori agricoli, molti dei quali stanno rinunciando a partecipare;
EVIDENZIATO che:
– le modifiche e i chiarimenti apportati successivamente alla pubblicazione del bando, invece di semplificare le procedure, hanno contribuito ad aumentare la confusione e l’incertezza interpretativa;
– l’utilizzo di un prezzario datato, non aggiornato ai costi correnti e privo di voci essenziali per le perforazioni e le prospezioni idriche, rischia di determinare una sottostima artificiosa dei progetti, penalizzando le aziende più strutturate e quelle localizzate in aree interne e collinari dove le trivellazioni profonde sono indispensabili;
– le spese tecniche e professionali (geologi, ingegneri, periti), rappresentano una componente significativa di tali interventi, ma il bando non ne consente una corretta imputazione, riducendo di fatto l’effettiva copertura dei costi reali;
RITENUTO opportuno e necessario rivedere e correggere le disposizioni del bando più critiche, in particolare riguardo:
– l’aggiornamento e l’allineamento dei prezzari tecnici ai valori correnti di mercato;
– la corretta classificazione delle spese di prospezione geologica e perforazione tra le spese ammissibili principali e non tra le spese generali;
– la possibilità di introdurre una circolare interpretativa o un atto integrativo che ristabilisca chiarezza e semplificazione per i potenziali beneficiari,
chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) se siano a conoscenza delle criticità sopra esposte e delle segnalazioni provenienti, a tale riguardo, da organizzazioni agricole, amministrazioni comunali e professionisti del settore;
2) quali iniziative urgenti intendano eventualmente adottare per rivedere e correggere le disposizioni del bando più problematiche come sopra elencate;
3) se non ritengano opportuno sospendere temporaneamente i termini per la presentazione delle domande, al fine di consentire le necessarie rettifiche e garantire pari condizioni di accesso a tutte le imprese agricole;
4) se non intendano, per il futuro, prevedere un coinvolgimento preventivo delle categorie agricole e degli ordini professionali nella stesura dei bandi, così da evitare il ripetersi di simili disfunzioni che minano la credibilità dell’azione amministrativa regionale.
Cagliari, 16 ottobre 2025