ISTITUTO SVIZZERO
ROMA
Villa Maraini
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00187 Roma
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ORARI PORTINERIA:
LUN-VEN
ORARI MOSTRE:
how we always survived
Mercoledì/Venerdì: 14:30-18:30
Giovedì: 14:30-20:00
Sabato/Domenica: 11:00-18:30
VISITE GUIDATE:
Solo su prenotazione (italiano, tedesco e inglese)
Tariffa: 10€ per persona
Per prenotazioni: visite@istitutosvizzero.it
ORARI MOSTRE:
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Lunedì/Venerdì: 11:00-17:00
Giovedì: 11:00-20:00
Sabato: 14:00-18:00
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Cinema, Screening, Villa Medici, Roma
H18:00
Location
Villa Medici, Roma
Category
Cinema, Screening
La proiezione si terrà alla presenza della regista, che parteciperà a un Q&A con il pubblico in sala al termine della visione.
La ligne di Ursula Meier, 2022, 102′
Dopo un violento litigio con sua madre, Margaret, 35 anni e con una lunga storia di violenza subita e inflitta, è soggetta a un severo ordine restrittivo in attesa del processo: le è vietato qualsiasi contatto con la madre e non può avvicinarsi a meno di 100 metri dalla casa di famiglia per tre mesi.
Ma questa separazione non fa che acuire il suo desiderio di riavvicinarsi, e così Margaret torna ogni giorno davanti a quel confine invisibile e invalicabile.
CAST:
Stéphanie Blanchoud, Valeria Bruni Tedeschi, Elli Spagnolo, India Hair, Dali Benssalah, Eric Ruf, Benjamin Biolay
INFORMAZIONI PRATICHE
Villa Medici
Viale della Trinità dei Monti 1
Roma
Ursula Meier, regista di nazionalità svizzera e francese, è attualmente Senior Fellow presso l’Istituto Svizzero. Meier ha studiato regia cinematografica in Belgio. Il successo dei suoi cortometraggi le ha permesso di dedicarsi a fiction e documentari personali. È stata poi selezionata per partecipare alla serie di film per la TV Arte Masculin Féminin e ha diretto Des épaules solides (Spalle forti), presentato in numerosi festival internazionali, tra cui la sezione ACID del Festival di Cannes 2004. Nel 2008, il suo primo lungometraggio, Home, con Isabelle Huppert, Olivier Gourmet e Kacey Mottet Klein, è stato selezionato alla Semaine de la Critique del Festival di Cannes e ha ricevuto numerosi premi e nomination in tutto il mondo (tra cui tre nomination ai César francesi). Nel novembre 2009, Ursula Meier ha fondato la casa di produzione Bande à part Films, insieme ai registi Lionel Baier, Frédéric Mermoud e Jean-Stéphane Bron. Nel 2012, L’Enfant d’en haut (Sister), con Léa Seydoux, Kacey Mottet Klein e Gillian Anderson, ha ricevuto l’Orso d’Argento – Premio Speciale della Giuria al Festival di Berlino. È stato inoltre nominato agli Independent Spirit Awards come Miglior Film Straniero, e Kacey Mottet Klein ha ricevuto una nomination ai César come Miglior Giovane Attore. Come Home, anche Sister ha vinto tre Quartz agli Swiss Film Awards, incluso quello per il Miglior Lungometraggio, ed è stato scelto per rappresentare la Svizzera agli Oscar. Nel 2014 ha partecipato al film collettivo Les ponts de Sarajevo (I ponti di Sarajevo), presentato fuori concorso nella Selezione Ufficiale del Festival di Cannes. Nel 2018 ha diretto Journal de ma tête (Il diario della mia mente), con Fanny Ardant e Kacey Mottet Klein, presentato nella sezione Panorama della Berlinale. Il film, ispirato a fatti di cronaca svizzeri, fa parte della collezione Ondes de choc (Onde d’urto), una serie di film per la televisione. Nel 2021 ha girato La ligne (La linea), con Stéphanie Blanchoud e Valeria Bruni Tedeschi. Il film è stato selezionato in concorso principale alla Berlinale 2022 e ha vinto tre Quartz agli Swiss Film Awards. Attualmente sta lavorando al suo primo progetto in lingua inglese, Quiet Land, che ha ricevuto il Premio Suissimage.
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Video still, "Le ligne" by Ursula Meier
Photo series documenting Swiss innovation in architecture, engineering, and materials for sustainable environments. Building: View from Tor Alva, the world’s tallest 3D-printed building in the Alpine village of Mulegns, Switzerland. Designed by Benjamin Dillenburger and Michael Hansmeyer (ETH Zürich). © Andrei Jipa
Photo series documenting Swiss innovation in architecture, engineering, and materials for sustainable environments. Building: Construction of Tor Alva, the world’s tallest 3D-printed building in the Alpine village of Mulegns, Switzerland. Designed by Benjamin Dillenburger and Michael Hansmeyer (ETH Zürich). © CheWei Lin
Photo series documenting Swiss innovation in architecture, engineering, and materials for sustainable environments. Image from “The Atlas of Regenerative Materials”, a project initiated by the chair of sustainable construction at ETH Zürich. Building: Bombasei straw bale housings by Atelier Schmidt GmbH. © Damian Poffet
Photo series documenting Swiss innovation in architecture, engineering, and materials for sustainable environments. Image from “The Atlas of Regenerative Materials”, a project initiated by the chair of sustainable construction at ETH Zürich. Building: Bombasei straw bale housings by Atelier Schmidt GmbH. © Damian Poffet
Photo series documenting Swiss innovation in architecture, engineering, and materials for sustainable environments. Image from “The Atlas of Regenerative Materials”, a project initiated by the chair of sustainable construction at ETH Zürich. Building: Bombasei straw bale housings by Atelier Schmidt GmbH. © Damian Poffet
Photo series documenting Swiss innovation in architecture, engineering, and materials for sustainable environments. Image from “The Atlas of Regenerative Materials”, a project initiated by the chair of sustainable construction at ETH Zürich. Building: Coopérative Soubeyran housing by atba SA architecture + énergie. © Jaromir Kreiliger
Photo series documenting Swiss innovation in architecture, engineering, and materials for sustainable environments. Building: Tor Alva, the world’s tallest 3D-printed building in the Alpine village of Mulegns, Switzerland. Designed by Benjamin Dillenburger and Michael Hansmeyer (ETH Zürich). © Andrei Jipa
Photo series documenting Swiss innovation in architecture, engineering, and materials for sustainable environments. Fabrication and Construction of Tor Alva, 3D-Concrete extrusion, ETHZ RFL. © Girts Apskalns
Photo series documenting Swiss innovation in architecture, engineering, and materials for sustainable environments. Assembly of Tor Alva, the world’s tallest 3D-printed building in the Alpine village of Mulegns, Switzerland. Designed by Benjamin Dillenburger and Michael Hansmeyer (ETH Zürich). © Hansmeyer/Dillenburger
Photo series documenting Swiss innovation in architecture, engineering, and materials for sustainable environments. Image from “The Atlas of Regenerative Materials”, a project initiated by the chair of sustainable construction at ETH Zürich. Building: Bombasei straw bale housings by Atelier Schmidt GmbH. © Damian Poffet
Photo series documenting Swiss innovation in architecture, engineering, and materials for sustainable environments. Image from “The Atlas of Regenerative Materials”, a project initiated by the chair of sustainable construction at ETH Zürich. Building: Coopérative Soubeyran housing by atba SA architecture + énergie. © Jaromir Kreiliger