Consumi22 Ott 2025
A metà del 2025, l'Osservatorio Consumi Confimprese, realizzato in collaborazione con Jakala, fornisce una panoramica dettagliata sull'andamento dei consumi in Italia. Sebbene il mese di giugno abbia registrato un rallentamento di -0,7% a valore, il mercato retail offre ancora spunti di crescita e resistenza in alcuni segmenti chiave. In questo articolo, esploreremo le principali tendenze di consumo emerse nel primo semestre dell'anno, con un focus sulle categorie che stanno performando meglio e le previsioni per la seconda metà del 2025.
Il contesto economico e i fattori di incertezza
Il rallentamento generale dei consumi in Italia nel 2025 è attribuibile a vari fattori che influiscono sulla propensione al consumo. Le tensioni geopolitiche globali, le oscillazioni dei mercati internazionali e l’incertezza legata alle politiche fiscali e tariffarie stanno mettendo a dura prova i consumatori. L’inflazione, l’instabilità politica e la volatilità dei mercati internazionali hanno creato un ambiente economico incerto, che ha portato i consumatori a essere più cauti nelle loro scelte di spesa.
Nonostante queste sfide, il mercato italiano è riuscito a mantenere una certa resilienza. La diversificazione dei settori merceologici ha consentito al retail di rispondere in modo dinamico, con alcuni settori che hanno mostrato segni di crescita e resistenza. I retailer italiani, attraverso risposte rapide e adattamenti alle nuove circostanze, sono riusciti a bilanciare le difficoltà economiche con l’esigenza di soddisfare le aspettative di un pubblico sempre più esigente.
In particolare, l’evoluzione della domanda è stata condizionata da cambiamenti nei comportamenti d’acquisto. I consumatori, pur affrontando un periodo di incertezze, continuano a cercare prodotti e servizi che possano rispondere alle loro esigenze quotidiane, rimanendo però attenti ai costi e alle offerte promozionali.
Settori in crescita: abbigliamento e saldi
Un dato significativo emerso dal report di giugno è la crescita del settore abbigliamento e accessori, che ha visto un incremento del +3,5%. Questo risultato sorprendente è stato influenzato in parte dalle condizioni climatiche particolarmente favorevoli, che hanno spinto molti consumatori a rinnovare il proprio guardaroba prima dell’inizio dei saldi estivi.
Le condizioni climatiche calde, infatti, hanno anticipato il cambio di stagione, inducendo i consumatori a fare acquisti in anticipo. Questo fenomeno è indicativo di come il comportamento dei consumatori possa essere influenzato dalle variabili stagionali e dalle condizioni atmosferiche. L’abbigliamento, in particolare, è un settore che mostra una forte stagionalità, con picchi di domanda legati a periodi specifici dell’anno.
Inoltre, l’innovazione nelle collezioni, le campagne pubblicitarie mirate e l’introduzione di nuove linee di prodotti sono stati fattori che hanno stimolato gli acquisti. I retailer che hanno saputo rispondere rapidamente ai cambiamenti nella domanda hanno ottenuto buoni risultati, sfruttando anche le tendenze eco-sostenibili che attraggono sempre più consumatori.
Il ruolo dei saldi e del turismo
Un altro aspetto fondamentale per il mercato retail in Italia è l’impatto dei saldi estivi e del turismo internazionale. Confimprese ha certificato una crescita del +2,7% nelle vendite durante il periodo dei saldi, trainata principalmente dalla presenza di turisti stranieri nelle principali città italiane. I saldi estivi rappresentano un’opportunità strategica per il retail, soprattutto nei periodi di incertezze economiche, quando i consumatori cercano occasioni di risparmio.
I centri commerciali e gli outlet sono risultati tra i canali più performanti, con una domanda particolarmente elevata nelle città che accolgono un numero significativo di visitatori internazionali. Il turismo, infatti, si conferma un fattore cruciale per il successo delle vendite durante i saldi, contribuendo significativamente alla ripresa delle attività commerciali in molte località.
L’afflusso di turisti stranieri ha, inoltre, permesso ai retailer di beneficiare di una domanda extra, compensando in parte la riduzione delle vendite domestiche. Le città come Milano, Roma e Firenze sono risultate particolarmente dinamiche, dove il turismo ha avuto un ruolo centrale nel supportare il commercio al dettaglio.
Previsioni per la seconda metà del 2025
Guardando al futuro, le previsioni indicano un possibile recupero dei consumi nella seconda metà dell’anno, grazie all’arrivo di turisti, all’incremento degli scontrini medi e a un miglioramento della fiducia dei consumatori. Nonostante l’incertezza, il retail italiano ha il potenziale per tornare a crescere.
Le tendenze dei consumi nel 2025 suggeriscono che, pur in un contesto di incertezze, ci sono ampie possibilità per il retail di recuperare e prosperare. Un’attenta analisi del mercato e l’adattamento alle nuove dinamiche di consumo saranno determinanti per il successo futuro.