22 Ottobre 2025
Pubblicato da La Nuova Frontiera, il nuovo romanzo dell’autrice spagnola attraversa il mondo del lavoro, trasformando la routine in materia letteraria.
«Il mio libro parla di come la burocrazia soffochi la creatività», ci dice Sara Mesa, che abbiamo intervistato in occasione dell’uscita di Il concorso, pubblicato da La Nuova Frontiera. Con la sua consueta lucidità, l’autrice di Un amore e La famiglia torna in libreria con la storia di una giovane donna intrappolata tra procedure insensate, regole contraddittorie e silenzi istituzionali dell’ufficio pubblico dove viene assunta.
Mesa ammette che la sfida più grande è stata rendere letterariamente interessante un tema apparentemente noioso e quotidiano: «Per la prima volta ho riso mentre scrivevo: la realtà è tragicomica». Nel suo romanzo, le mansioni ripetitive e le gerarchie immobili diventano specchio di una società che sembra prediligere la stabilità alla libertà, la sottomissione all’invenzione.
Dentro questa macchina amministrativa che tutto regola e tutto disperde, i rapporti tra colleghe e colleghi rappresentano – spiega la scrittrice – «l’unico elemento umano interessante in un luogo del genere». È lì che si accendono piccoli gesti di resistenza, un’ironia sommessa, uno sguardo che continua a interrogare la realtà anche quando sembra impossibile cambiarla.
Come in Un amore e La famiglia, anche qui Mesa esplora i confini del potere e le forme intime della ribellione quotidiana. Il concorso non è solo una critica del lavoro burocratico, ma un invito a riconoscere e condividere quella «rabbia sociale» che, nelle parole dell’autrice, può ancora trasformarsi in consapevolezza collettiva.
Potete vedere e ascoltare l’intervista completa nel video qui sotto e su tutti i nostri canali social.