Incentivi auto elettriche: il Ministro Pichetto Fratin tradisce cittadini e imprese. Federcontribuenti valuta azione legale

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Roma, 23 ottobre – Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, “ha tradito la fiducia di migliaia di cittadini e imprese con una gestione irresponsabile e opaca degli incentivi per l’acquisto di auto elettriche. Promessi fino a giugno 2026, i bonus sono stati bruciati in poche ore con un click day che ha premiato pochi e lasciato molti nell’incertezza”. Così in una nota Federcontribuenti secondo cui  “questa e’ l’ennesima beffa istituzionale”,  valutando un’azione legale contro il Ministro “per il danno economico e ambientale causato perche’ non si tratta solo di mancati contributi ma di aver sabotato un intero comparto industriale e una transizione ecologica che il Governo stesso dice di voler promuovere”. Secondo l’associazione dei consumatori questo e’ un danno ambientale, industriale e sociale. “Cittadini e famiglie – sottolinea Federcontribuenti – hanno rinviato l’acquisto di veicoli elettrici confidando in incentivi stabili. Ora si ritrovano con promesse svanite e costi insostenibili.

Imprese del settore automotive vivono da anni in cassa integrazione prolungata. Gli incentivi dovevano garantire continuità produttiva e occupazionale. Invece, si è scelto il caos. Il comparto colonnine di ricarica, fotovoltaico e comunità energetiche attendeva un segnale di stabilità per investire. Il segnale è arrivato: instabilità, improvvisazione, disinteresse”.

   “Il click day del 23 ottobre – conclude Federcontribuenti –  ha mostrato il volto peggiore della burocrazia italiana: zero trasparenza, zero pianificazione, zero rispetto per i cittadini. Un sistema che premia la velocità di connessione e penalizza chi lavora, chi aspetta, chi ha creduto nelle istituzioni. Stiamo raccogliendo segnalazioni da cittadini e imprese danneggiate. Valuteremo ogni profilo giuridico utile per chiedere conto al Ministro Pichetto Fratin del danno causato. Non si tratta di polemica politica: si tratta di responsabilità istituzionale”.

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