PENSARE COME UNA MONTAGNA
MOSTRE, INSTALLAZIONI, SCULTURE E COSTUMI VARIOPINTI IN MUSEO
ATELIER DELL’ERRORE / TEN
Una mostra antologica che ripercorre dieci anni di ricerca visionaria dell’Atelier dell’Errore attraverso i nuclei più significativi della sua produzione artistica. Nato come laboratorio per bambine e bambini neuro-divergenti, il collettivo è oggi una realtà artistica riconosciuta a livello internazionale che fonda la sua pratica su due soli principi operativi: Animali ed Errori. Tra dipinti, disegni, video e installazioni, creature fantastiche abitano gli spazi della GAMeC in un percorso poetico e fuori dagli schemi, dove ogni “errore” è trasformato in bellezza e immaginazione.
PERDO VAZ / BECOMING MOUNTAIN
La grande installazione pittorica accoglie i visitatori all’ingresso del museo. Il dipinto, montato su una struttura curva, raffigura una veduta della Presolana, restituita attraverso lo sguardo e l’esperienza diretta dell’artista portoghese: un approccio che riflette pienamente la sua pratica, basata sul contatto diretto con luoghi remoti, esplorati nell’ambito di spedizioni che stimolano un’esperienza corporea immersiva, da cui prende forma il processo creativo di Vaz, tra figurazione e astrazione.
MERCEDES AZPILICUETA / COSTUMI DELLA PERFORMANCE QUE ESTE MUNDO PERMANEZCA
Per la performance presentata nel 2024 all’Oasi della Biodiversità di Brembate e dedicata al tema della riscoperta degli spazi naturali, Mercedes Azpilicueta ha ideato insieme ad Alberto Allegretti costumi che traducono in forma visiva e gestuale le caratteristiche dei tre uccelli protagonisti: martin pescatore, picchio verde e upupa. Frutto di un lavoro condiviso con i performer, i costumi diventano strumenti narrativi che raccontano la capacità di adattamento delle specie di fronte ai cambiamenti ambientali e aprono a visioni di mondi possibili, in cui l’essere umano può imparare dalla natura nuove forme di convivenza e trasformazione.
YESMINE BEN KHELIL / RIEN NE POURRA NOUS SEPARER
Realizzata in collaborazione con l’Orto Botanico “Lorenzo Rota”, nel cui Giardino d’inverno è stata esposta lo scorso anno, l’installazione pittorica dell’artista tunisina è composta da una serie di dipinti realizzati su tela di cotone fine, che lasciano filtrare la luce e intravedere il paesaggio. Utilizzando l’acanto e le sue robuste radici come metafora delle complesse dinamiche migratorie e culturali che caratterizzano il Mediterraneo, l’artista costruisce un ponte culturale e simbolico, mettendo in luce come la natura possa essere un elemento di connessione e comprensione reciproca.
JULIUS VON BISMARCK / LANDSCAPE PAINTING (MINE)
Negli spazi del museo è presentata una grande installazione fotografica dell’intervento ideato da Julius von Bismarck per le Miniere di Dossena, che restituisce la visione bidimensionale dello spazio ricercata dall’artista.
GABRIEL CHAILE / VERTOVA
In Val Seriana, Gabriel Chaile ha raccolto testimonianze sulle tradizioni locali della produzione di pane e pasta per creare un’opera-forno capace di riattualizzarle e rafforzare il senso di comunità. Durante un Bread Baking Party presso il Circolo degli anziani di Vertova sono stati preparati i “Michini di San Patrizio”, antico pane benedetto, e i Teedèi, tipiche tagliatelle impastate dalle donne del paese per l’occasione. Queste pratiche condivise hanno trasformato la festa in un momento di incontro e memoria collettiva, espressione di un’ospitalità che l’opera – ora esposta all’ingresso della GAMeC – rende visibile e concreta.
MICHELA DE MATTEI E INVERNOMUTO / PARAFLU
La ricomparsa dei lupi in diverse zone d’Italia ha portato Michela de Mattei e Invernomuto ad analizzare la figura di questo predatore quale simbolo di indipendenza e conoscenza, conflitto e trasformazione. Paraflu si addentra e travalica i paesaggi delle Alpi lombarde, alternando riprese in 16mm a effetti generati dall’intelligenza artificiale che amplificano il senso di spaesamento e ambiguità evocati dal lupo. Il risultato è un’opera stratificata, dove immagini, illusioni ottiche e un montaggio narrativo frammentato danno vita a un universo disorientante, in cui lo spettatore è invitato a confrontarsi con il proprio immaginario.
CHIARA GAMBIRASIO / M’AMA
La scultura, ideata per il borgo di Rusio, è l’esito di un percorso sviluppato in collaborazione con Fondazione Dalmine e condiviso con alcune donne che da bambine hanno frequentato la colonia estiva di Dalmine a Castione della Presolana. Attraverso l’uso del colore, le partecipanti hanno rievocato ricordi legati alla colonia, mentre l’artista ha trasformato questa esperienza in una riflessione più ampia sul senso di perdita che caratterizza il nostro rapporto con la natura. M’ama evoca l’idea di Madre Natura, o una “montagna-mamma”: la forma è infatti quella di una montagna che si fonde a un ceppo, in una sorta di abbraccio che invita i visitatori a riconnettersi con la memoria e con l’ambiente naturale.
AGOSTINO IACURCI / DRY DAYS, TROPICAL NIGHTS
L’opera è stata presentata lo scorso anno all’interno della Polveriera Superiore, architettura bellica di fine Cinquecento oggi parte dell’Orto Botanico “Lorenzo Rota” di Bergamo. Composta da diversi elementi scultorei luminosi, costituisce una riflessione sul paesaggio e la sua costante trasformazione nel tempo. Il titolo dell’installazione si riferisce a due indicatori ambientali significativi – i giorni secchi e le notti tropicali –, suggerendo che, se le attuali tendenze climatiche dovessero continuare, la Pianura Padana e l’Italia potrebbero trasformarsi in un paesaggio tropicale con estese aree desertiche nel giro di poche centinaia di anni. L’installazione è accompagnata da un intervento sonoro di Lechuga Zafiro.
FRANCESCO PEDRINI / POLARIS
La fotografia documenta una delle installazioni dell’osservatorio poetico Magnitudo, realizzato dall’artista nei boschi di Roncobello. Scattata in collaborazione con l’astrofotografo Antonio Finazzi, cattura il moto apparente delle stelle: lunghe scie di luce che ruotano intorno al tronco e alla Stella Polare, unico punto fisso attorno a cui tutto il firmamento sembra muoversi.
GIULIO SQUILLACCIOTTI / MUT
Il film racconta, attraverso l’esperienza di due giovani allevatori e dei loro genitori, la ciclicità della vita in alpeggio. Sin dal titolo — “monte”, in dialetto bergamasco — si evince il ruolo della montagna che, onnipresente, modella i ritmi e le esperienze di chi la abita. Nel film, tuttavia, questa resta sullo sfondo delle azioni dei giovani protagonisti: il formato quadrato del cortometraggio lascia spazio a inquadrature che ne racchiudono porzioni, guidando l’attenzione verso i dettagli e le interazioni fra i membri della famiglia, e quelle fra loro e gli animali. Una scelta stilistica che anziché limitare il respiro visivo immerge lo spettatore in una prospettiva intima, che rinuncia ai campi aperti, descrittivi, per raccontare il legame profondo tra la montagna e chi la vive.
GAMeC
ORARI DI APERTURA
lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 15:00-19:00
sabato e domenica: 10:00-19:00
martedì chiuso
BIGLIETTI
Intero: € 10,00
Ridotto: € 8,00
INSTALLAZIONI, INTERVENTI MONUMENTALI E OSSERVATORI ASTRONOMICI NEI COMUNI DELLA PROVINCIA
GAIA FUGAZZA / MOTHER OF MILLIONS
Sottochiesa (Val Taleggio)
Stalla Gherba, Borgo Santa Rosa
Il progetto sviluppato da Gaia Fugazza in collaborazione con NAHR – Nature, Art & Habitat Residency in seguito a un periodo di residenza in Val Taleggio è una scultura di grandi dimensioni che rappresenta una figura che s’ispira a una pianta la cui peculiare caratteristica di far germogliare nuovi getti dalle sue foglie ha affascinato l’artista. Installata in una stalla tipica della Val Taleggio, l’opera tesse una stretta relazione fra il mondo vegetale e quello umano.
Visitabile nei seguenti giorni e orari:
Sabato 1 novembre, ore 13:00-16:00
Sabato 6 dicembre, ore 13:00-16:00
Sabato 27 dicembre, ore 13:00-16:00
Sabato 3 gennaio, ore 13:00-16:00
Coordinate Google Maps (imbocco Via Santa Rosa)
Coordinate Google Maps (Stalla Gherba)
Per informazioni: biglietteria@gamec.it
BIANCA BONDI / GRACES FOR GEROSA
Gerosa (Val Brembilla), Chiesa di Santa Maria in Montanis
Sviluppata in collaborazione con la comunità di Val Brembilla, l’opera dell’artista sudafricana Bianca Bondi dialoga con l’architettura e gli interni della chiesa sconsacrata di Santa Maria in Montanis, attingendo alla storia locale. Sette figure a grandezza naturale mettono in scena una coreografia sospesa: senza testa e sormontate da rigogliosi bouquet di fiori, coralli e materia cristallizzata, i corpi si trasformano in contenitori vitali di energia e di rinascita.
Domenica 16 novembre, ore 9:00-11:00
La Proloco di Val Brembilla organizza un percorso guidato in due aziende agricole del paese e all’opera Graces for Gerosa
Ore 9:00 Visita guidata e degustazione – Azienda Agricola Offredi Marco
Ore 9:45 Visita guidata e degustazione – Azienda Agricola “I Canti”
Ore 10:30 Visita guidata all’opera Graces for Gerosa – Chiesa di Santa Maria in Montanis
Attività gratuita; prenotazione obbligatoria entro il 12 novembre
E’ possibile partecipare ai singoli appuntamenti o all’intero percorso
Proloco Val Brembilla
E-mail: prolocobrembilla@gmail.com
Cell. 388 7777354
AGNESE GALIOTTO / LA MONTAGNA NON ESISTE
Almenno San Bartolomeo
Villa dell’Amicizia
L’affresco di Agnese Galiotto riprende il tema della relazione fra esseri umani e uccelli, caro all’artista, creando una relazione visiva tra il volo e il monte Albenza che si innalza alle spalle dell’edificio.
L’affresco è sempre visibile
Coordinate Google Maps
Fino al 31 ottobre negli spazi espositivi della Villa dell’Amicizia è presentata una serie di disegni di Agnese Galiotto, insieme al cortometraggio Migratori.
Orari di apertura:
martedì e mercoledì: 14:00-18:00
giovedì: 9:30-13:00
venerdì: 9:30-13:00 / 14:00-18:00
sabato: 9:00-12:30
Chiusa lunedì e domenica
Biblioteca Almenno San Bartolomeo
E-mail: biblioteca@comune.almennosanbartolomeo.bergamo.it
Tel. 035 643484
ABRAHAM CRUZVILLEGAS / AN UNSTABLE AND PRECARIOUS SELF-PORTRAIT MUNCHING SOME TRADITIONAL FRITOS, SIPPING A COUPLE OF CABALLITOS OF CASA DRAGONES, AFTER A BUSY JOURNEY WITH SOME DEAR FRIENDS, LISTENING AT THE SAME TIME TO THE ‘CLAIR DE LUNE’, PERFORMED BY MENAHEM PRESSLER, AND ‘FOLIE À DEUX’, BY STEFANI JOANNE ANGELINA GERMANOTTA
Dalmine, Fondazione Dalmine
Abraham Cruzvillegas ha realizzato un’installazione site-specific negli spazi esterni della Fondazione Dalmine, coinvolgendo alcune associazioni locali in un’esperienza partecipata. L’opera, composta da oggetti di uso quotidiano e materiali di scarto provenienti dal territorio, esplora con ironia le idee di progresso legate all’immaginario industriale.
L’installazione è sempre visibile da Via Adamello, e fino al 18 gennaio in occasione di date programmate indicate sul sito di Fondazione Dalmine.
fondazionedalmine.org
JULIUS VON BISMARCK / LANDSCAPE PAINTING (MINE)
Dossena, Miniere
Intervenendo direttamente sulle pareti del più antico comprensorio minerario della Val Brembana, l’artista tedesco ha trasformato la cava in un trompe-l’œil “rovesciato”: invece di simulare la profondità, linee e tratteggi annullano la tridimensionalità, restituendo una visione bidimensionale dello spazio.
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Visit Dossena
E-mail: info@visitdossena.it
Tel. 0345 49443
Cell. 339 5884292
FRANCESCO PEDRINI / MAGNITUDO
Per la comunità di Roncobello Francesco Pedrini ha ideato un nuovo punto di osservazione del cielo al Passo del Vendulo. Nato da una riflessione sul degrado del bosco causato dal cambiamento climatico e dalla diffusione del bostrico, l’intervento trasforma un’area colpita dalla moria degli abeti rossi in un “osservatorio poetico” composto da tre installazioni immersive.
Proloco Roncobello
E-mail: proloco@roncobello.com
Tel. 0345 84085