Nota stampa della seduta n. 94 | Consiglio regionale della Sardegna

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CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 94 – Antimeridiana

Martedì 28 ottobre 2025

Question Time, discusse 11 interrogazioni e un’interpellanza   In apertura dei lavori del Consiglio il vicepresidente Frau ha dato il via libera al question time tra il parlamento sardo e Giunta. Il consigliere Sorgia ha chiesto informazioni all’assessore all’Agricoltura sul mancato scorrimento della graduatoria di Laore. In replica, l’assessore Satta ha detto che l’interrogazione è del 2024 e la graduatoria è in movimento e in esaurimento sia per assistenti tecnici, per istruttori amministrativi. Dei 616 idonei iniziali 88 sono stati assunti da Laore, 50 dalla Regione, e altri cinquanta circa da agenzie regionali, aziende sanitarie, enti regionali come Ersu e ministeri. Quanto alle pratiche Pac di Argea ha detto: “Non c’è una esternalizzazione del servizio da parte di argea, la Leonardo spa svolge soltanto attività di supporto”. L’onorevole Sorgia ha sollecitato l’ulteriore scorrimento della graduatoria. Dai banchi di Forza Italia il consigliere Cera ha chiesto lumi sul ritardo dell’intesa Stato Regione per la realizzazione dell’impianto di Gnl Santa Giusta. “Due anni per una procedura che nonostante l’esito positivo del decreto Via la Regione non ha ancora deliberato l’Intesa e così l’impianto di rigassificazione e di stoccaggio a terra non può essere realizzato. Sono tante le perplessità, invece,  per i tempi delle nuove autorizzazioni rispetto all’impianto galleggiante previsto invece dalla Regione”. Per la Giunta ha risposto l’assessore Cani (Industria) ha detto: “L’aggiornamento del piano energetico ambientale della Regione è in itinere per la futura metanizzazione dell’Isola. E’ il nuovo Dpcm, approvato appunto dal Consiglio dei ministri, che prevede il rigassificatore galleggiante, previo rilascio dell’apposita intesa da parte della Giunta regionale”. Per l’interrogante “la risposta è soddisfacente ma non le conclusioni”. L’onorevole Sorgia (Misto) ha chiesto all’assessora Portas (Cultura) notizie e spiegazioni sulla carenza organica di assistenti amministrativi a seguito del mancato scorrimento della graduatoria di Laore. ma la rappresentante della Giunta ha detto di non aver ricevuto l’interrogazione. “Non sono in grado di rispondere in maniera esaustiva”. Sul tema della sclerosi multipla l’on. Cera ha sollevato “il tema del mancato riconoscimento del day hospital del Centro di Oristano, nonostante operi dal 2023, con il conseguente disagio dei pazienti costretti a rivolgersi ad altri presidi per ottenere diagnosi e piani terapeutici. Vorremmo risposte concrete e atti, anche in considerazione del triste primato che la provincia di Oristano registra sul fronte di questa patologia”. Per l’assessore Bartolazzi “la Giunta ha approvato il percorso nel 2024 e in relazione ai dati di prevalenze ha previsto un centro almeno in ciascuna provincia storica, quindi anche a Oristano. Sono in corso le procedure per il formale riconoscimento per diagnosi e piani terapeutici, nei prossimi mesi contiamo di completare il percorso amministrativo”. L’on. Cera ha “preso atto che qualcosa di muove. Speriamo che entro l’anno i problemi e i disagi finiscano”. La consigliera Paola Casula (Sinistra futura) ha sollevato il tema del “patrimonio dei minerali estraibili sardi rispetto al lavoro e all’economia sarda. Quale contributo può dare su questo il Consiglio e quale la Giunta. I minerali sono parte dell’identità sarda e vorremmo sapere qual è lo stato dell’attività estrattiva in Sardegna e quali sono le attività nelle concessioni cessate”. L’assessore Cani ha spiegato che il servizio delle attività estrattive era “privo di direttore all’avvio di questa amministrazione e abbiamo prima di tutto proceduto a nominarlo. Abbiamo una banca dati che con precisione ci dice quali e dove sono le attività estrattive in esercizio. Sono in essere le attività di vigilanza e controllo, compatibilmente con le scarse risorse umane mentre sono in corso interventi di recupero ambientale finanziati dalla Regione”. Per l’assessore all’industria “è stata avviata l’attività di aggiornamento del Piano del comparto estrattivo della Sardegna e ribadisco qui la volontà di promuovere l’attività di valorizzazione con Igea e Università di Cagliari”. Per replica la consigliera Casula ha chiesto di inserire nei lavori delle commissioni il tema delle risorse estrattive. Sempre la consigliera Casula ha interrogato la Giunta sullo stato di attuazione legge 20 del 2024, articolo 3 comma 17: “A che punto è la redazione del piano energetico della Sardegna? Vorremmo aggiornamenti su questo”. L’assessore Cani ha spiegato all’Aula che “il lavoro è in corso, con una cabina di regia che prevede anche le università sarde e le partecipate della Regione come Sardegna ricerche, Sardegna.it e Sotacarbo. Stiamo discutendo le linee di indirizzo strategiche e ci saranno incontri pubblici con gli stakeholders e i cittadini. Stiamo anche definendo il percorso operativo per la nascita della società energetica regionale, sono in corso le procedure per affidare lo studio di fattibilità”. (c.c) Il vice presidente Frau ha dato la parola all’on. Alessandro Sorgia (Misto) per l’illustrazione dell’interrogazione n. 265/Asull’urgenza di attivare le misure di sostegno al comparto agricolo colpito dal maltempo nel mese di agosto 2025”. Il relatore ha evidenziato che gli ultimi violenti temporali hanno causato ingenti danni alle colture agricole sarde e che molte aziende hanno perso parte del raccolto. Sorgia ha ricordato che anche Coldiretti Sardegna ha chiesto l’attivazione della procedura di calamità naturale. Il consigliere ha anche sottolineato che le richieste di risarcimento si sono spesso arenate e i presentatori non hanno ottenuto alcun ristoro. “Serve tempestività per evitare chiusure”, ha detto e serve un accesso alle procedure semplice, trasparente e accessibile. Nel testo Sorgia chiede di interrogare la Presidente della Regione, l’assessore regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale, Gianfranco Satta, ognuno per quanto di competenza, per sapere: “se sia già stata avviata una ricognizione dei danni in collaborazione con LAORE Sardegna e i comuni interessati; quali iniziative urgenti intenda assumere l’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per attivare le misure previste dalla normativa nazionale e regionale in materia di calamità naturali in agricoltura; se sia prevista la costituzione di un fondo regionale straordinario per fornire ristori immediati alle aziende agricole colpite; quali misure si intendano adottare per migliorare l’efficacia e i tempi delle procedure di indennizzo, anche alla luce delle criticità riscontrate in occasione di precedenti eventi calamitosi”. L’assessore Satta ha sottolineato che “il Servizio competente ha già attivato le procedure di verifica previste per la predisposizione della delibera di declaratoria di esistenza del carattere di eccezionale avversità atmosferica con la delimitazione dell’area interessata. In seguito, una volta stanziate le risorse, sarà possibile istituire l’aiuto e approvare le direttive di attuazione, che consentano a Laore di pubblicare l’avviso e avviare le procedure per indennizzare le imprese”. Satta ha poi sottolineato che “non esiste un fondo regionale straordinario per fornire ristori immediati, né sarebbe possibile procedere in tal senso in quanto i regolamenti in materia di indennizzi per i danni causati da calamità richiedono specifiche condizioni per accedere alla misura. Tra queste – ha proseguito –  la dimostrazione della perdita della produzione lorda vendibile pari o superiore al 30% rispetto alla media del fatturato riferito al triennio precedente a quello in cui si è verificato l’evento”. Satta ha poi elencato una serie di attività che hanno portato al risarcimento di danni causati da alti eventi straordinari, legati all’emergenza idrica, ai danni causati dalle cavallette, dagli incendi, dalle piogge persistenti, dalla Blue tongue, fino al sostegno dato al comparto apistico. Una volta sanato il pregresso, ha spiegato l’assessore Satta, “l’obiettivo”,  compatibilmente con i tempi imposti per poter disporre della documentazione necessaria e accedere alle misure,  “è di avviare e, possibilmente, concludere i procedimenti entro l’anno successivo a quello in cui si è verificato l’evento”. Il consigliere Sorgia ha proposto, nella sua replica, l’istituzione di un fondo dedicato a tali eventi straordinari. Il vice presidente Frau ha quindi dato la parola all’on. Emanuele Cera (FdI) per l’illustrazione dell’interrogazione 242/A“sul mancato trasferimento del compendio immobiliare della borgata di Marceddì, a favore del Comune di Terralba, in attuazione dell’articolo 3, comma 2, della legge regionale n. 35 del 1995 tuttora vigente”. Nel testo, in particolare, si chiede alla Presidente della Regione, Alessandra Todde, e all’assessore regionale degli Enti locali, finanze e urbanistica, Francesco Spanedda, di sapere: “quali siano le ragioni che, ad oggi, hanno impedito il perfezionamento del trasferimento del compendio immobiliare della borgata di Marceddì a favore del Comune di Terralba, così come previsto dall’articolo 3, comma 2 della legge regionale n. 35/1995 e sollecitato formalmente dal Sindaco di Terralba; se siano state avviate, e in caso affermativo con quali esiti, le procedure per la predisposizione del programma integrato di riordino urbano delle aree in argomento, ai sensi dell’articolo 133 della su richiamata legge regionale n. 9 del 2023; quali azioni urgenti intenda porre in essere la Giunta regionale al fine di sbloccare l’iter in questione e giungere, in tempi certi e definiti, alla conclusione dell’annoso procedimento di trasferimento, che rappresenta un passaggio essenziale per la valorizzazione della borgata di Marceddì e lo sviluppo integrato dell’intero territorio comunale di Terralba”. Il relatore ha evidenziato di aver ricevuto, a fine ottobre, una risposta dettagliata da parte dell’assessore, ma ha sottolineato “che nonostante il trasferimento da parte dello Stato alla Regione Sardegna, nel 2016, alcune norme di attuazione non sono state in qualche modo conseguenti. In ultima, la legge del 2023, specifica proprio sul programma integrato di riordino urbano della Borgata, doveva trovare attuazione in tempi certi”. Si parlava, ha continuato, di 180 giorni, ma così non è stato. Cera ha voluto evidenziare l’impegno dell’assessore, “ma vorrei – ha detto – che l’impegno sia riconducibile a un arco temporale certo”. L’assessore Spanedda ha spiegato che si tratta di un complesso che comprende 301 unità immobiliari, pari a una ventina di isolati, che si trovano all’interno dei 300 metri dalla costa, in zona b. In quell’area ci sono edifici che non sono regolari, alcuni dei quali occupati irregolarmente. Il problema che si sta cercando di risolvere, ha spiegato Spanedda, è dovuto alla sentenza della Corte costituzionale, che sulla legge 9 del 2023, ha consentito di regolarizzare gli occupanti, ma non la cubatura irregolare. Per questo motivo, ha proseguito Spanedda, non era utile trasferire al Comune di Terralba edifici che avrebbe dovuto demolire. Stiamo lavorando, ha concluso, per trovare una soluzione entro l’anno per regolarizzare anche cubatura costruita in maniera spontanea. Cera ha ringraziato l’assessore Spanedda per aver individuato un arco temporale certo per arrivare alla soluzione del problema. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu, ha ritirato l’interrogazione 280/C “sulla partecipazione della Regione alla festa de “Il Fatto Quotidiano” per la promozione del progetto Einstein Telescope (ET) Sos Enattos”, rilevando che per la seconda volta la presidente della Regione Alessandra Todde non si è presentata in aula per rispondere all’interrogazione a lei rivolta. “Ne prendiamo atto”, ha detto, annunciando che la ripresenterà il prossimo mese. Il vice presidente Frau ha dato la parola al capogruppo dei Riformatori, Umberto Ticca, per l’illustrazione dell’interrogazione 293/A “sulla paventata chiusura del pronto soccorso del presidio ospedaliero Santissima Trinità e degli stabili della Cittadella della salute dell’Azienda sanitaria locale (ASL) Cagliari”. Nel testo chiede di interrogare la presidente della Regione e l’assessore regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale, Armando Bartolazzi, per sapere: “se siano a conoscenza della situazione su esposta e, in particolare, delle note inviate dall’ASL Cagliari alle strutture amministrative regionali e al Prefetto di Cagliari; quali provvedimenti urgenti intendano adottare per scongiurare la chiusura dei presidi sanitari segnalati ed evitare ai cittadini sardi le drammatiche conseguenze della disattivazione dei servizi nella città di Cagliari”. Ticca ha ricordato che il nuovo direttore generale, dottor Atzori, in una lettera al Prefetto ha  paventato il rischio di chiusura dell’ospedale Santissima Trinità, come già fatto dal suo predecessore, Marcello Tidore, in commissione Salute e Politiche sociali. Per Ticca non è pensabile chiudere il Santissima Trinità, neanche temporaneamente. “Serve una posizione ufficiale chiara”, ha detto rivolgendosi all’assessore. L’assessore Bartolazzi ha dato rassicurazioni sul fatto che l’assessorato sia a conoscenza dei problemi del Santissima Trinità, così come delle ulteriori situazioni connesse alla necessità di adeguamento e messa a norma delle strutture sanitarie regionali. “L’assessorato è costantemente impegnato nella programmazione e nell’individuazione di risorse dedicate alla realizzazione degli interventi necessari”, ha detto e ha confermato che non è prevista alcuna chiusura del pronto soccorso del Santissima Trinità. L’assessore ha, poi, aggiunto che “con specifico riferimento al presidio ospedaliero Santissima Trinità è stata effettuata una rimodulazione degli interventi già finanziati a parere sul fondo PSC 2000-2020 per consentire l’avvio delle prime opere prioritarie. Contestualmente si sta procedendo all’assegnazione, con una proposta di deliberazione di prossima presentazione alla Giunta regionale, di ulteriori risorse regionali destinate alla realizzazione degli interventi individuati nel dettaglio dall’Asl8 di Cagliari, a seguito di specifica ricognizione”. Bartolazzi ha anche sottolineato che ci sono molte strutture nella regione che hanno bisogno di interventi e che l’assessorato sta lavorando in sinergia con le Prefetture e con i Vigili del fuoco  per “cercare di trovare le azioni da mettere in atto in maniera coordinata che scongiurino comunque la chiusura di queste strutture. Questo per garantire le prestazioni del sistema sanitario nazionale”. Ticca ha ringraziato l’assessore: “Era la risposta che speravo di sentire, – ha detto – spero di vedere  anche nella prossima Finanziaria le risorse delicate perché, che le strutture siano vecchie lo sappiamo, che ci sia un rischio chiusura è un’altra questione”. Il vice presidente Frau ha dato la parola all’on. Alessandro Sorgia (Misto) per illustrare l’interrogazione 295/A “sull’accesso omogeneo in Sardegna al farmaco tirzepatide (Mounjaro) per pazienti con diabete mellito di tipo due aventi diritto alla rimborsabilità del Servizio sanitario nazionale (SSN)”. Nel testo chiede di interrogare la presidente della Regione e l’assessore regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere: “se la Regione abbia integralmente recepito l’ammissione alla rimborsabilità di Mounjaro (tirzepatide) e attivato in tutte le aziende sanitarie (ASL/AOU) i percorsi prescrittivi e distributivi (inclusa la prescrizione informatizzata su sistema TS ai sensi della Nota 100), assicurando accesso uniforme ai pazienti con piano terapeutico valido; quale sia, alla data odierna, la modalità di erogazione adottata in Sardegna (farmacie convenzio-nate in DPC e/o farmacie territoriali ospedaliere), e se sussistano differenze tra aziende sanitarie che possano limitare l’accesso ai pazienti seguiti presso strutture diverse dalla propria azienda sanitaria locale (ASL) di residenza; se siano stati rilevati casi di carenza o discontinuità di fornitura del medicinale sul territorio regio-nale, con quali motivazioni (es. approvvigionamenti, logistica, picchi di domanda) e con quali tempi di risoluzione; e quali misure di contingency siano state attivate (prioritizzazione pazienti diabetici, gestione scorte, sostituzioni terapeutiche condivise con i centri prescrittori); se l’Assessorato abbia predisposto, in raccordo con Federfarma Sardegna e con le direzioni farmaceutiche territoriali, linee operative vincolanti per: l’ordinabilità del farmaco tramite DPC nelle farmacie convenzionate di tutte le ASL;l a presa in carico interaziendale dei pazienti seguiti in AOU, Azienda ospedaliera di rilievo na-zionale e di alta specializzazione (ARNAS), centri specialistici diversi dalla ASL di domicilio; la tempestiva comunicazione a pazienti e medici delle eventuali carenze e delle procedure alternative; se si intenda attivare un monitoraggio regionale mensile dei tempi di erogazione (prescrizione – consegna), delle giacenze e delle richieste inevase per tirzepatide, con pubblicazione di un cruscotto trasparente e coinvolgimento delle società scientifiche diabetologiche/endocrinologiche; se sia prevista una misura straordinaria di tutela (es. rimborso o compensazione) per i pazienti aventi diritto alla rimborsabilità che, in assenza di canali attivi o per carenza locale, abbiano sostenuto spese proprie per garantire la continuità terapeutica nel periodo di attivazione/assestamento del servizio; entro quali tempi l’Assessorato prevede di uniformare completamente procedure e canali su tutto il territorio regionale e di garantire il pieno allineamento alle disposizioni AIFA/SSN per Mounjaro (tirzepatide)”. L’assessore Bartolazzi, nella sua risposta, ha sottolineato che il farmaco sarà disponibile in farmacia entro pochi giorni e che non ci saranno differenziazioni tra le diverse Asl. Per quanto riguarda la possibilità di rimborso per i pazienti che hanno acquistato il farmaco nel periodo di attivazione del servizio, l’assessore ha affermato che “verranno effettuati dovuti approfondimenti anche in relazione alle risorse disponibili al fine di verificare se i pazienti che da febbraio ad oggi abbiano deciso di acquistare il farmaco possano essere rimborsati”. Il vice presidente Frau ha quindi dato la parola al capogruppo di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu, primo firmatario dell’interrogazione 303/C2 “in merito alle dimissioni del Presidente del Teatro lirico di Cagliari e alla situazione in cui versa la Fondazione Teatro lirico di Cagliari”. Nel testo, i firmatari chiedono di interrogare la presidente della Regione e l’assessora regionale della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere: “se fossero informate della situazione in cui versa il Teatro lirico di Cagliari; se abbiano avuto informazioni più pr

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