I risultati dello studio SAPPHIRE confermano l’efficacia e la sicurezza del nuovo anticorpo monoclonale. L’approvazione del farmaco è in valutazione anche in Europa
Nell’ultimo ventennio abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzione nel trattamento dell’atrofia muscolare spinale (SMA), con l’arrivo sul mercato di molecole come nusinersen e risdiplam, basate sulla tecnologia a RNA, nonché di una terapia genica. Oggi, un nuovo farmaco potrebbe aggiungersi a quelli già disponibili: è apitegromab, che negli studi clinici ha ottenuto solidi risultati nel trattamento di bambini e adulti affetti da SMA.
In un recente comunicato stampa, l’azienda biofarmaceutica Scholar Rock ha infatti reso noti i dati positivi derivanti dalla sperimentazione di Fase III SAPPHIRE, condotta per valutare l’impiego di apitegromab nel trattamento della SMA, dati che sono stati anche pubblicati su The Lancet Neurology.
Avviato nel 2022, SAPPHIRE è uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, condotto tra Stati Uniti ed Europa (anche l’Italia è coinvolta, con i centri di Genova, Messina, Milano e Roma). Nella sperimentazione sono state arruolate persone a partire dai 2 anni di età con diagnosi di SMA di tipo 2 o 3, già sottoposte a terapia con nusinersen o risdiplam. Purtroppo, anche dopo il trattamento con questi farmaci innovativi, in una parte dei pazienti persiste un deficit motorio che ha indirizzato la ricerca scientifica verso nuove possibilità terapeutiche, fra cui proprio apitegromab, un anticorpo monoclonale in grado di inibire l’attivazione di una proteina nota come miostatina, favorendo in tal modo l’incremento della massa e della forza muscolare.
Obiettivo principale del trial SAPPHIRE era di verificare la sicurezza e l’efficacia del nuovo farmaco in aggiunta alle terapie precedenti: i risultati hanno rivelato un miglioramento della funzione motoria sia nei bambini che negli adulti trattati, miglioramento attestato sulla base dell’apposita scala di valutazione Hammersmith Functional Motor Scale Expanded (HFMSE).
“I dati relativi ad apitegromab sono solidi e rafforzano l’ipotesi che i regimi terapeutici efficaci contro la SMA debbano mirare sia alla conservazione dei motoneuroni che alla funzione muscolare”, afferma Akshay Vaishnaw, Presidente della divisione Ricerca e Sviluppo di Scholar Rock. “Al fine di migliorare i risultati e supportare attività quotidiane come respirare, mangiare, deglutire, stare in piedi e camminare, che richiedono forza muscolare e capacità motoria, è fondamentale adottare un approccio globale, rivolto a entrambe le componenti della malattia”.
I risultati dello studio SAPPHIRE confermano il valore di una terapia mirata ai muscoli sia per i bambini che per gli adulti con SMA. Nella sperimentazione sono stati arruolati 188 pazienti: 156 di loro, di età compresa tra 2 e 12 anni, sono stati randomizzati in tre gruppi per ricevere apitegromab in due diverse dosi (10 mg/kg nel primo gruppo, 20 mg/kg nel secondo) oppure placebo; gli altri 32 pazienti, nella fascia di età tra 13 e 21 anni, hanno ricevuto apitegromab alla dose di 20 mg/kg o placebo. In entrambe le casistiche di studio, il farmaco è stato somministrato tramite un’infusione endovenosa ripetuta ogni 4 settimane per 12 mesi, fino a un totale di 52 settimane di studio.
La sperimentazione ha raggiunto il suo obiettivo primario, ottenendo un miglioramento statisticamente significativo della funzione motoria, misurata tramite la scala HFMSE, nei pazienti trattati con apitegromab rispetto al placebo. La differenza nella variazione del punteggio HFMSE rispetto al basale è stata di 1,8 punti a favore dei pazienti trattati con apitegromab, in confronto al placebo, nella popolazione di età compresa tra 2 e 12 anni: i pazienti trattati con la dose da 20 mg/kg di apitegromab hanno mostrato una differenza media di 1,4 punti rispetto al placebo. Anche nella popolazione di età compresa tra 2 e 21 anni è stato osservato un miglioramento clinicamente significativo sulla scala HFMSE negli individui trattati con il farmaco. Infine, apitegromab è stato ben tollerato in tutte le fasce d’età, con un profilo di sicurezza coerente con quello osservato nelle precedenti sperimentazioni.
Sulla base di questi risultati, Scholar Rock ha annunciato di aver presentato una domanda di autorizzazione all’immissione in commercio di apitegromab sia alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense che all’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). Nel frattempo, la società farmaceutica si sta già preparando all’eventuale lancio commerciale del farmaco, che si spera possa avvenire entro la fine di quest’anno negli USA e nel 2026 in Europa.