La colazione con Oana: yogurt fatto in casa - Vogliamoci Bene!

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Quanto si può conoscere di una cultura attraverso il cibo? Considerato un vero e proprio linguaggio universale, spesso consente di superare le barriere linguistiche e culturali creando occasioni di condivisione, scambio e conoscenza reciproca. 

Con il progetto Vogliamoci bene! Slow Food Italia promuove una dieta buona e sana attraverso le diverse culture alimentari che convivono con quella italiana e la arricchiscono, fornendo nuovi spunti per conoscere piatti gustosi ed equilibrati.

In un menù ideale dalla colazione alla cena, spuntini inclusi, cinque cuochi provenienti da altrettanti Paesi diversi ci insegnano a realizzare cinque ricette tradizionali, dimostrando che tutti possono sperimentare ingredienti nuovi, e che mangiare sano e sentirsi comunità attraverso il cibo è davvero semplicissimo.

Inauguriamo questo percorso di condivisione e inclusione culinaria con Oana Mocanu, cuoca di origine romena che vive e lavora a Torino, che ci insegna come preparare lo yogurt fatto in casa.

Raccontaci la tua ricetta: quali sono gli ingredienti principali che la rendono speciale nella tradizione culinaria del tuo Paese, e come mai l’hai scelta?

Il mio piatto vuole portare un messaggio semplice, ma chiaro: nonostante sia un alimento che la maggior parte di noi compra già pronto, per realizzarlo bastano pochissimi ingredienti. Un gesto semplice che diventa un rito, e racconta di una tradizione vera e genuina. Per prima cosa si porta a bollore un litro di latte, quando avrà raggiunto circa i 40°, si aggiungono due cucchiai di yogurt. Si può scegliere quello che si preferisce, purché contenga i fermenti necessari. Quindi si mescola bene, si lascia raffreddare e si ripone nei barattoli, che dopo aver riposato otto ore a temperatura ambiente, andranno in frigo per circa dodici ore. A questo punto, lo yogurt è pronto da gustare! 

Qual è il tuo primo ricordo legato alla cucina, o un momento significativo che ti ha ispirato a iniziare il tuo percorso da cuoca?

Il mio primo ricordo legato alla cucina è molto vivo nella mia mente. Sono cresciuta in Romania, in una famiglia parecchio legata alla terra e al concetto di mangiare bene che per me significa fatto in casa. Mia mamma era ingegnere nell’industria alimentare e lavorava con la carne, mentre mio papà si occupava dei campi dove coltivavamo pomodori, legumi e tante altre verdure. 

Fin da bambina ho sempre cucinato con mia mamma che mi ha insegnato tutto, dalle nostre ricette tradizionali, fino alla cucina senza sprechi, che dà valore a tutto il cibo. Ricordo il profumo della sua cucina, sapeva di spezzatino di carne e di ciorba, una zuppa fatta con ossa e verdure fresche dell’orto come cipolle, carote, patate, peperoni e piselli. Era una cucina rispettosa degli ingredienti, creativa e saggia, salutare e facilmente realizzabile se si scelgono gli ingredienti giusti. 

Quando sono arrivata in Italia ho iniziato a lavorare, facendo tante cose diverse. Alla fine, però, ho deciso di seguire la mia passione, diventare una vera cuoca: e grazie alla formazione ci sono riuscita! Oggi lavoro in un ristorante dove cucino per circa 150 persone al giorno. 

Come descriveresti in tre parole la tua idea di cucina?

Se dovessi riassumere in tre parole la mia idea di cucina, sceglierei amore, recupero e salute. 

Amore perché per me cucinare significa dedicare il mio tempo agli altri, prendermene cura.  

Recupero perché in cucina non si dovrebbe buttare nulla, ogni parte va rispettata ed è degna di essere cucinata, se si sa come utilizzarla al meglio. Questo significa anche rispettare il tempo impiegato da chi produce quell’ingrediente, oltre che l’ambiente e le sue risorse. 

Salute perché dedicarsi agli altri significa volere il meglio per loro, preparando piatti che siano genuini, con ingredienti freschi e stagionali. Per questo i miei menù cambiano ogni giorno seguendo la stagionalità: in questo modo riesco a portare in tavola un piatto buono e sano che parla di cura… per tutti e tutte! 

Vogliamoci Bene!

Realizzato da Slow Food Italia con il contributo di UniCredit, il progetto Vogliamoci Bene! ha coinvolto cinque cuochi e cuoche che attraverso le loro ricette invitano a sperimentare e a mettersi in gioco.  

Le video ricette sono state diffuse all’interno della rete degli Orti Slow Food a scuola e di comunità, per promuovere l’inclusione attraverso il cibo, scoprendo tradizioni culinarie diverse dalla propria, ma non per questo distanti. Il messaggio è semplice: cucinare è un gesto che unisce, insegna e fa stare bene, e che possono fare tutti e tutte. Cuciniamo e mangiamo insieme: il cibo è la nostra salute. 

Guarda qui tutti i video. 

Recapiti
Press Slow Food