Stellantis, Melfi e Mirafiori: i nuovi lanci di 500 ibrida e Jeep Compass sono il risultato della nostra azione sindacale

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Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretario Generale FIM-CISL Ferdinando Uliano

Stellantis, Melfi e Mirafiori: i nuovi lanci di 500 ibrida e Jeep Compass sono il risultato della nostra azione sindacale

“Se oggi possiamo contare su un recupero dei volumi produttivi di Stellantis per il 2026, con il lancio della 500 ibrida e della Jeep Compass nelle versioni ibrida ed elettrica, è il frutto diretto dell’azione sindacale che abbiamo messo in campo nel corso del 2024.”

Lo ha detto il Segretario Generale FIM-CISL, Ferdinando Uliano, intervenendo oggi al Consiglio Generale della FIM Lazio, a Frosinone, davanti a oltre 120 delegati del settore auto.

Uliano ha ricordato con fermezza che è stata la FIM-CISL, con le altre organizzazioni sindacali, attraverso un lavoro costante di pressione ai tavoli con Stellantis e con il MIMIT, sostenuto anche da iniziative di sciopero e mobilitazioni, a conseguire il cambiamento di rotta.

“Nel piano Forward 2030, quei modelli erano inizialmente previsti solo in versione elettrica. Siamo stati noi a chiedere e ottenere che venissero introdotte anche le versioni ibride, garantendo così una prospettiva produttiva più solida per Melfi e Mirafiori e una maggiore tutela dell’occupazione.” Uliano ha inoltre sottolineato che anche le prossime produzioni di Melfi, previste per il 2026 – come la DS7 e la Lancia Gamma – avranno motorizzazioni ibride, offrendo nuove e importanti opportunità produttive per lo stabilimento e per tutto l’indotto.

“Adesso è indispensabile che Governo e istituzioni europee intervengano per modificare il quadro normativo e dare respiro a una transizione giusta, sostenibile sul piano ambientale, produttivo e sociale. Servono certezze sia per i produttori che per i consumatori: deve essere chiaro che si potrà continuare a produrre e acquistare motorizzazioni ibride senza il rischio di sanzioni o limitazioni assurde.”

Il leader della FIM-CISL concludendo ha precisato che: “ora ci aspettiamo investimenti adeguati, nuovi modelli e una missione chiara per tutti gli stabilimenti italiani, a partire da quelli più esposti come Cassino e Termoli. La transizione deve essere un’opportunità per il lavoro e per l’industria, non un percorso di riduzione e abbandono.”

Roma, 29 ottobre 2025                                                                                          Ufficio Stampa FIM CISL Nazionale

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