Le piccole e medie imprese italiane sono pronte a scommettere su un nuovo modello di sviluppo fondato sulla partecipazione dei lavoratori e sulla condivisione dei risultati aziendali.
È quanto emerge dalle interlocuzioni promosse dall’ASRI – Scuola di Relazioni Industriali dell’ANCL, che ha sondato la disponibilità delle imprese ad avviare percorsi di condivisione gestionale ed economica: un orientamento chiaro e diffuso indica che la leva per accrescere la produttività e la competitività risiede nella valorizzazione dei collaboratori e in una più equa redistribuzione della ricchezza generata dalle migliori performance.
“Coinvolgere le persone significa aumentare i risultati, e viceversa” – è la convinzione che sta guidando molte realtà produttive verso un cambio di paradigma.
Negli ultimi cinquant’anni la struttura economica italiana ha conosciuto numerose trasformazioni senza mai snaturarsi: al centro restano le piccole e piccolissime imprese, cuore pulsante dei distretti manifatturieri e industriali.
La forza di queste realtà sta nel rapporto diretto e fiduciario con i propri collaboratori, un legame che oggi si conferma elemento distintivo e competitivo del modello produttivo italiano.
Che si parli di partecipazione, condivisione di progetti o obiettivi, le PMI si dichiarano pronte a crescere e ad accettare nuove sfide di mercato, ma vogliono farlo insieme ai propri lavoratori, promuovendo maggiore soddisfazione economica e professionale per tutti.
“Il futuro delle imprese italiane passa dalla capacità di costruire un vero patto di crescita con i propri collaboratori – dichiara Dario Montanaro, Presidente ASRI – Solo attraverso la partecipazione e la condivisione degli obiettivi sarà possibile affrontare le sfide della produttività e della competitività in modo sostenibile, mantenendo quel modello di prossimità e fiducia che da sempre contraddistingue il nostro sistema produttivo”.