Soverato (CZ), 9 novembre 2025 - Aprire le porte del proprio atelier perché la bellezza possa diventare un gesto di cura. È ciò che ha fatto la stilista Azzurra Di Lorenzo, che ieri a Soverato ha accolto nel suo spazio l’incontro “Prendersi cura della propria bellezza durante e dopo la malattia”, promosso dall’Associazione Angela Serra – Sezione “Stefanizzi” di Catanzaro.
Una mattinata intensa, fatta di sguardi, parole sincere e piccoli gesti capaci di trasformarsi in forza, inserita nel percorso “Dalla cura al prendersi cura”, che pone al centro non solo la terapia, ma anche la dignità, l’identità e la presenza emotiva e comunitaria delle persone che affrontano la malattia.
«Credo profondamente nella bellezza come forma di cura. Era doveroso accogliervi qui. La donna deve brillare sempre, anche e soprattutto nei momenti difficili», ha dichiarato Azzurra Di Lorenzo, sottolineando il senso profondo dell’iniziativa e del suo impegno personale sul territorio.
A fare gli onori di casa insieme ad Azzurra, l’Associazione Angela Serra – Sezione “Stefanizzi”, rappresentata da Antonella Mancuso, che ha ricordato come l’incontro si inserisca in un lavoro quotidiano di vicinanza: attività motoria, sostegno psico-oncologico, corsi di uncinetto, art-therapy, noleggio parrucche, passeggiate e tante altre iniziative rivolte a pazienti e caregiver. L’obiettivo è essere una presenza “leggera ma costante”, capace di accompagnare chi vive la malattia senza farlo sentire solo.
Durante la mattinata, la scrittrice Rossella Nasso ha presentato l’opuscolo “Prevenire, marciare, restare”, realizzato grazie al finanziamento promosso dal Consigliere regionale Ernesto Alecci. Il testo raccoglie quattro storie di donne in cammino nel loro percorso oncologico, con un messaggio chiaro: creare rete, informazione e sostegno, e incoraggiare le pazienti a restare nella Breast Unit di Catanzaro, riducendo le migrazioni sanitarie.
Il Consigliere Ernesto Alecci ha evidenziato l’importanza di iniziative come questa, ricordando che esiste una sanità calabrese che funziona e che è fondamentale far sentire le donne accompagnate e non sole. Ha inoltre espresso apprezzamento per chi sceglie di restare e investire sul territorio, come fa ogni giorno Azzurra Di Lorenzo con il suo lavoro e con la disponibilità ad aprire il proprio atelier a momenti di impegno sociale e culturale.
Una parte particolarmente emozionante della mattinata è stata dedicata alla cura dell’immagine: Maila Critelli, volontaria e make-up artist, ha offerto una seduta di trucco a una paziente, ricordando come a volte basti un rossetto o un consiglio sulle sopracciglia per aiutare le donne a “tornare a splendere”.
Hanno preso parte all’incontro anche i giovani di Primavera Studentesca dell’UMG di Catanzaro, rappresentati da Angelo Maletta, che hanno ribadito il valore di iniziative in cui territorio, salute e consapevolezza si incontrano. Presente, inoltre, la Presidente della Fidapa – sezione di Soverato, Vittoria Lazzaro, che si è detta entusiasta dell’iniziativa e profondamente toccata dalle testimonianze ascoltate.
L’Associazione Angela Serra ha ricordato come la cura non sia soltanto terapia, ma anche relazione, sostegno e vicinanza, riconoscendo la persona nella sua interezza. La mattinata si è conclusa con uno scambio libero di esperienze e riflessioni, confermando il valore della comunità come spazio gentile in cui ritrovare forza, consapevolezza e speranza.
Al centro, l’abbraccio concreto tra associazione, istituzioni, mondo giovanile e il gesto generoso di una stilista, Azzurra Di Lorenzo, che ha scelto di mettere il proprio atelier al servizio di un’idea di bellezza che non è solo estetica, ma anche cura, rispetto e presenza.
Azzurra Di Lorenzo è attiva a Soverato, dove ha creato un atelier che è prima di tutto uno spazio di incontro, ascolto e relazione. Attraverso le sue collezioni e le iniziative ospitate nel suo spazio, promuove una visione della bellezza come forma di cura e come strumento per restituire fiducia, dignità e luce alle persone, in particolare alle donne che attraversano momenti di fragilità.
