Milano, 09 novembre 2025 - Il brano, dedicato a Paolo Mendico, è disponibile su SoundCloud e sostenuto da ACBS – Associazione Contro il Bullismo Scolastico
Le offese, soprattutto in età adolescenziale, non finiscono quando smettono di essere pronunciate: continuano a risuonare nella mente. Da questa consapevolezza nasce “Capelli d’angelo”, il nuovo brano del cantautore Marco Galli, dedicato a Paolo Mendico e pensato come contributo concreto alla lotta contro il bullismo.
Il brano è disponibile su SoundCloud e mette al centro il peso delle parole: giudizi, prese in giro, soprannomi, frasi “dette per scherzo” che però possono incidere in profondità, soprattutto in quella fase delicata della crescita in cui l’identità è ancora in costruzione.
Con una scrittura cantautorale diretta e carica di empatia, Galli invita chi ascolta a fermarsi un istante prima di parlare, ricordando che ogni parola può diventare carezza o ferita. La canzone allarga lo sguardo anche oltre l’adolescenza, ricordando come certe cicatrici emotive possano accompagnare le persone per tutta la vita se non vengono riconosciute e curate.
«Ho scritto “Capelli d’angelo” con la speranza che possa aiutare a capire quanto una parola riesca a fare male o bene in quell’età fragile, ma anche dopo»
— Marco Galli, cantautore
Il brano ha trovato il sostegno di ACBS – Associazione Contro il Bullismo Scolastico, realtà impegnata da anni in percorsi di prevenzione, formazione e ascolto nelle scuole e nei contesti educativi.
ACBS – Associazione Contro il Bullismo Scolastico - L’associazione esprime così la propria gratitudine:
«Ringraziamo di cuore Marco Galli per aver scelto la musica come veicolo di consapevolezza. “Capelli d’angelo” è un invito a guardare con più attenzione agli effetti delle nostre parole, promuovendo rispetto, empatia e responsabilità, dentro e fuori dalle aule scolastiche».
“Capelli d’angelo” si inserisce nel solco di quella canzone d’autore che non si limita all’intrattenimento ma si fa strumento di educazione emotiva e sociale, offrendo a ragazzi, famiglie e insegnanti uno spunto di dialogo su un tema quanto mai urgente.