Le 10 richieste di Assintel
Assintel, in quanto rappresentante del tessuto imprenditoriale ICT italiano, avanza le seguenti richieste all’attenzione delle Istituzioni e degli Stakeholder affinché vengano promossi interventi concreti, efficaci e mirati a sostenere la competitività, la digitalizzazione e la crescita del sistema produttivo nazionale.
1. Favorire la cooperazione tra università e imprese attraverso co-design formativo, project work, stage e casi reali di collaborazione. I percorsi di dottorato e gli ITS devono essere rafforzati con una maggiore presenza di docenza aziendale e procedure semplificate. È inoltre auspicabile internazionalizzare l’istruzione terziaria e quaternaria, incentivando scambi e partenariati con atenei e centri di ricerca esteri, in particolare nei settori tecnologici e digitali.
Contestualmente, è opportuno diffondere metodologie didattiche innovative, come projectbased learning (PBL) e challenge-based learning (CBL), per sviluppare competenze pratiche e capacità di problem solving applicate ai contesti reali di impresa.
2. Promuovere la creazione di una rete nazionale di Life Design Center dedicati alle discipline STEM, per orientare studenti e lavoratori lungo tutto l’arco della vita formativa e professionale, con particolare attenzione alla riqualificazione digitale. È inoltre necessario offrire un supporto continuo alle scuole e agli studenti tramite programmi di alternanza scuola-lavoro, summer camp tecnologici e sportelli territoriali dedicati all’orientamento e allo sviluppo delle competenze digitali.
3. Istituire comitati permanenti scuole-imprese, con la partecipazione di rappresentanti del mondo produttivo, delle istituzioni formative e delle associazioni di categoria, per monitorare l’evoluzione dei fabbisogni professionali.
4. Avviare un Osservatorio Permanente sulla Formazione Digitale, con funzioni di analisi, coordinamento e indirizzo delle politiche nazionali in materia di competenze tecnologiche e digitali.
5. Alimentare un sistema virtuoso tra Cofidi, Banche e Fondo di Garanzia. Per le aziende che offrono prodotti e servizi digitali finanziare o anticipare al 100% i finanziamenti a fondo perduto per R&D; finanziare progetti di digitalizzazione delle MPMI a medio termine (3 anni) e anticipare al 100% i finanziamenti a fondo perduto per la digitalizzazione.
6. Continuare a finanziare i DIH delle associazioni di categoria che operano sul territorio nazionale e che da anni si autofinanziano per promuovere e realizzare la digitalizzazione delle MPMI che rappresentano.
7. Definire regole scritte e chiare per il partenariato pubblico-privato, affinché le opportunità offerte dalle gare pubbliche diventino accessibili anche alle PMI. I bandi di finanziamento devono essere semplificati nella struttura e includere tra le voci finanziabili al 100% consulenza, formazione, compliance a norme di legge e certificazioni, servizi SaaS e più in generale tutti i servizi digitali pagabili in abbonamento anche con carta di credito.
8. Modificare il programma Transizione 5.0, suddividendo i fondi in due linee distinte: Transizione digitale 5.0 e Transizione ecologica 5.0, per garantire una maggiore efficacia e coerenza nell’impiego delle risorse.
9. Riformare la disciplina delle gare pubbliche per favorire l’accesso delle MPMI. Devono essere premiate le aggregazioni di MPMI che partecipano alle gare CONSIP, riconoscendo il valore della collaborazione tra imprese come leva di crescita e innovazione. I lotti di gara devono risultare più piccoli per consentire anche alle micro e piccole imprese di partecipare in modo competitivo. Le fidejussioni richieste non devono superare il 60% dell’importo complessivo. Non devono essere stipulati contratti quadro, ma bandite gare per progetti concreti, aderenti ai bisogni reali della Pubblica Amministrazione e del territorio. Infine, devono essere semplificate le procedure di partecipazione e di SAL, così da ridurre gli oneri burocratici.
10. I bandi di finanziamento devono essere semplificati nella struttura e includere tra le voci finanziabili al 100% consulenza, formazione, compliance a norme di legge e certificazioni. Inoltre devono essere adeguati alle nuove modalità di offerta SaaS noleggio (a locazione operati).