I 5 VELENI NASCOSTI DEL LAVORO - Massimo Rosa

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Non sono gli unici ma sicuramente fra i più pericolosi:

# 1 – L’AMNESIA DA COMPETENZA

Più diventi bravo, più il tuo lavoro diventa invisibile.

Risolvi problemi prima che esplodano, previeni crisi, ottimizzi processi.

Risultato?

Nessuno se ne accorge.

Chi viene premiato?

Quello che “spegne incendi” (che spesso lui stesso ha acceso).

L’eccellenza vera è condannata all’irrilevanza perché non fa rumore.

# 2 – IL TRADIMENTO DEL CORPO DOPO I 35

Tutti parlano di burnout mentale, nessuno del degrado fisico silenzioso.

La schiena che cede, gli occhi che bruciano, l’insonnia cronica, il peso che sale o crolla, le mani che formicolano.

Stai letteralmente consumando il tuo corpo per uno stipendio, e tra 20 anni dovrai pagare cure mediche con i soldi che stai guadagnando oggi.

# 3 – LA TRAPPOLA DELLO “STIPENDIO BUONO”

Guadagni abbastanza da non poterti permettere di andartene.

Mutuo, rate, abitudini, famiglia.

Sei intrappolato non dalla povertà ma dal comfort appena sopra la sopravvivenza.

Odi il tuo lavoro ma hai troppo da perdere.

È una prigione dorata dove la porta è aperta, ma tu non puoi uscire.

# 4 – L’EROSIONE DELL’IDENTITA’

Dopo anni nello stesso ruolo, non sai più chi sei senza il tuo titolo professionale.

“Sono un marketing manager” sostituisce “sono una persona che ama, crea, sogna”.

Quando ti chiedono “parlami di te”, parti dalla tua professione.

Hai outsourciato la tua identità all’azienda, e quando lei ti lascia, scopri di essere vuoto.

# 5 – IL TERRORE DELLE COMPETENZE OBSOLETE

Quella paura notturna che tutto ciò che sai fare diventerà inutile.

Stai correndo su un tapis roulant che accelera sempre.

Formarsi non è più crescita, è sopravvivenza.

E il momento in cui smetti di correre, per stanchezza, per età, per scelta, vieni scartato come un telefono vecchio.

La tua esperienza ventennale?

Vale meno di un junior che sa usare l’ultimo tool di AI.

Quale dei 5 veleni ti stai intossicando?

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Massimo