Mercoledì 19 novembre, alle ore 18, Casa dei Carraresi ospiterà Ivano Dionigi che presenterà il suo libro “Magister. La scuola la fanno i maestri non i ministri”.
Con l’Autore dialogheranno Luigi Garofalo e Paolo Ruffilli.
«Nel nostro Stato, la carica di gran lunga più importante sarà questa: il ministro dell’istruzione. Ecco perché il legislatore non deve mai permettere che l’istruzione dei giovani diventi una questione secondaria o marginale. Il primo punto, pertanto, sarà questo: eleggere a quella carica il migliore tra tutti i cittadini». – Platone (Leggi 765d-766a)
La scuola non stampa moneta, non crea lavoro, non garantisce felicità, ma è il luogo in cui si forma la nostra coscienza linguistica, critica, storica, etica, politica. È alla scuola che spetta l’educazione dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze, che sono la bellezza, l’unità e la speranza del Paese. Smettiamola di credere che il mondo, come scriveva Eliot, sia «proprietà esclusiva dei vivi», senza trapassati, né posteri. Disegniamo, invece, il volto di una scuola inedita che recuperi i perché interrogativi, che insegni a cogliere la profondità e la relazione tra le cose, che consenta di scoprire il valore del passato e della memoria e al contempo di inventare il mai visto e l’inaudito. Interrogare, intelligere, invenire: queste, dunque, le tre ‘i’, i fondamenti su cui costruire la formazione. Per teste ben fatte piuttosto che teste ben piene, come auspicava Montaigne, si deve frequentare il pensiero dei classici, fondativo e al tempo stesso antagonista del presente. Si comprende allora il significato della frase di Manara Valgimigli: «La scuola la fanno i maestri, non i ministri». Per tanti ha significato cambiare le sorti della loro vita perché è solo nel rapporto tra maestro e allievi che si sprigiona il campo di energia dell’educazione. Un’utopia? Una necessità vitale. Possiamo bearci dei trionfi della tecnica, ma è necessario che l’interrogazione di Socrate riequilibri lo slancio di Prometeo.
Ivano Dionigi. Professore ordinario di letteratura Latina, è stato Magnifico Rettore dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna dal 2009 al 2015. E’ membro dell’Accademia delle Scienze di Bologna e del Centro Studi Ciceroniani. Il 10 novembre 2012 viene nominato da Benedetto XVI presidente della neonata Pontificia Accademia di Latinità. Tra le sue pubblicazioni si ricordano Lucrezio. Le parole e le cose (Pàtron 1988 e ss.), le serie per lo studio scolastico del latino Verba et res e Il latino pubblicate presso Laterza Edizioni Scolastiche e Il presente non basta. La lezione del latino (Mondadori 2016). Nel 2018 esce Quando la vita ti viene a trovare. Lucrezio, Seneca e noi (Laterza) e nel 2019 Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza (Solferino).