CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 326/A
INTERROGAZIONE PIGA – TRUZZU – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – MULA – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, in merito alle carenze manutentive degli immobili dell’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa (AREA), siti a Cagliari in via Caravaggio.
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I sottoscritti,
PREMESSO che:
– con la legge regionale 8 agosto 2006, n. 12 (Norme generali in materia di edilizia residenziale pubblica e trasformazione degli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) in Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA)), è stata istituita l’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA);
– con la legge regionale 23 settembre 2016, n. 22 (Norme generali in materia di edilizia sociale e riforma dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa), è stata in gran parte abrogata la legge regionale n. 12 del 2006, al fine di aggiornarne ed ampliarne la portata, passando da un modello centrato sull’edilizia residenziale pubblica a uno più complesso e inclusivo di edilizia sociale;
– tale novella legislativa, da ultimo menzionata, ha prodotto una profonda riforma di AREA, eliminando il Consiglio di amministrazione e introducendo l’amministratore unico e il Comitato regionale per l’edilizia sociale (CRES); istituendo nuovi strumenti strategici (DoPIES, l’Osservatorio regionale sulla condizione abitativa (ORECA)), per la programmazione e il monitoraggio, rafforzando il coordinamento con le autonomie locali e la partecipazione sociale, integrando gli obiettivi abitativi con le politiche di sviluppo sostenibile e di inclusione sociale;
SOTTOLINEATO che:
– la disposizione, precedentemente contenuta nell’articolo 1, comma 1, della legge regionale n. 12 del 2006, è stata sostituita, nella legge regionale n. 22 del 2016, da una formulazione più ampia e aggiornata, la quale, tra l’altro, prevede che, al fine di assicurare il fondamentale diritto all’abitare, a favore di chi non risulti in grado di soddisfare autonomamente le proprie esigenze abitative, in condizioni dignitose, sicure e salubri, la Regione promuova politiche di edilizia residenziale pubblica indirizzate, tra l’altro, al raggiungimento dei seguenti obiettivi generali di:
a) salvaguardia della coesione sociale e del diritto all’abitare per le persone singole e i nuclei familiari svantaggiati, garantendo adeguata risposta ai fabbisogni abitativi da questi espressi attraverso l’incremento e la qualificazione del patrimonio di edilizia sociale e il sostegno a titoli di godimento e tipi di intervento offerti in misura insufficiente dal mercato;
b) integrazione sociale per evitare l’instaurarsi di fenomeni di esclusione e ghettizzazione e favorire la creazione o il rafforzamento del senso di appartenenza al luogo e la cura degli spazi abitati, anche mediante la promozione di interventi di autocostruzione e autorecupero;
c) sussidiarietà, mediante la concertazione delle decisioni tra i diversi soggetti istituzionali e sociali interessati;
d) trasparenza amministrativa mediante la partecipazione attiva degli abitanti, a livello individuale o associato, alla formazione delle decisioni;
e) efficacia, efficienza ed economicità degli interventi, attraverso la semplificazione dei procedimenti amministrativi e l’uso di strumenti di controllo e valutazione dei risultati;
f) coordinamento con altre politiche pubbliche, soprattutto urbanistiche, territoriali, ambientali e per l’inclusione sociale, la salute, il diritto allo studio, il lavoro e l’immigrazione;
g) coordinamento con le strategie di sviluppo sostenibile del territorio, privilegiando il recupero edilizio e la riqualificazione urbana di tutti gli edifici dismessi, civili e militari, al fine di incrementare il numero di alloggi rispetto alla nuova costruzione in aree di espansione e promuovendo il risparmio nell’uso delle risorse naturali, lo sviluppo di soluzioni abitative caratterizzate da elevati standard di accessibilità e dotazione di verde e servizi, l’utilizzo di tipologie, tecniche, materiali e forme di gestione orientati alla tutela dell’ambiente e della salute e all’efficienza ed al risparmio energetico;
h) contenimento dei costi di costruzione e gestione, garantendo comunque il miglioramento della qualità e vivibilità dell’ambiente interno ed esterno all’abitazione, anche mediante la promozione di interventi di autocostruzione e autorecupero, di soluzioni innovative e pratiche sperimentali, di misure di qualificazione degli operatori pubblici e privati, l’insediamento di uffici pubblici, la promozione di politiche che favoriscano la mobilità degli assegnatari e l’integrazione degli inquilini con giovani coppie disposte ad acquistare l’alloggio sociale;
DATO ATTO, in particolare, che l’articolo 6, comma 1, lettera b), della legge regionale n. 22 del 2016, dispone, in capo ad AREA, la realizzazione di interventi di manutenzione, recupero e riqualificazione degli immobili afferenti al proprio patrimonio, ivi compresa la verifica dell’osservanza delle norme contrattuali e dei regolamenti d’uso degli alloggi e delle parti comuni;
RILEVATO che nella città di Cagliari, presso via Caravaggio, risultano degli stabili di edilizia residenziale pubblica, gestiti da AREA, in cui risiedono circa quarantacinque famiglie;
EVIDENZIATO che numerosi inquilini, che risiedono negli immobili in questione, hanno denunciato l’incuria manutentiva in cui versano le unità abitative ed, in particolare, un prolungato malfunzionamento degli ascensori il quale, da circa dodici mesi, limita la vita sociale di numerose famiglie con ridotte capacità motorie;
ACCLARATO che, nonostante le informali rassicurazioni da parte di AREA, rivolte agli inquilini coinvolti, e l’impegno per una rapida risoluzione del malfunzionamento degli ascensori in questione, le cui riparazioni sarebbero dovute avvenire entro lo scorso mese di settembre 2025, allo stato attuale purtroppo, tutte le criticità segnalate persistono nella loro gravità;
APPURATO, inoltre, che numerosi assegnatari coinvolti si erano resi disponibili ad anticipare le spese di manutenzione necessarie al fine di giungere, con rapidità, alla soluzione del problema su descritto, senza però ottenere alcun genere di riscontro da parte dei competenti uffici di AREA,
chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione di grave disagio creatasi in danno degli inquilini che abitano presso gli immobili dell’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa (AREA), siti a Cagliari in via Caravaggio e se siano al corrente delle carenze manutentive ivi presenti;
2) quali azioni si intendano portare avanti per avviare, fin da subito, gli interventi manutentivi più urgenti, per sanare almeno e nell’immediato il malfunzionamento degli ascensori, fuori uso da circa dodici mesi, trattandosi di immobili a cinque piani e con numerosi residenti che soffrono di disfunzioni motorie;
3) se risultino già redatti dei progetti immediatamente cantierabili per la manutenzione degli stabili in questione e, in caso di risposta affermativa, quale cronoprogramma sia previsto per la loro concreta realizzazione oppure, in caso di risposta negativa, le ragioni per cui AREA non abbia ancora provveduto in tale senso.
Cagliari, 13 novembre 2025