Roma, 17 novembre 2025 – Il convegno “Il terzo settore tra presente e futuro. Quale ponte tra non profit e profit? Competenze professionali, opportunità e partnership con istituzioni, imprese e territori”, nasce da una proposta di Confassociazioni Lazio alla quale ha aderito Confassociazioni Salute e Terzo Settore, con l’obiettivo di esplorare la situazione attuale e le prospettive future del Terzo Settore, analizzando le opportunità e le sfide nella costruzione di un sistema più integrato, sostenibile e capace di rispondere ai bisogni complessi delle comunità. Il Terzo Settore si trova oggi, come è noto, al centro di una trasformazione profonda, sospinto da cambiamenti sociali, economici e normativi che ne ridefiniscono confini, missioni e strumenti.
Per questo occorre partire dai dati, e dall’analisi dell’ISTAT, forniti dal Censimento permanente che conduce con cadenza triennale e dall’aggiornamento annuale del Registro Statistico sulle Istituzioni Non Profit (INP) e confrontarsi con questi dati esistenti anche in vista della terza edizione della rilevazione multiscopo di aggiornamento che, partita lo scorso marzo, si è conclusa questo ottobre.
Come è noto le Istituzioni Non Profit comprendono le associazioni (riconosciute e non riconosciute), le fondazioni, le cooperative sociali, i comitati, le organizzazioni non governative, le organizzazioni di volontariato, i partiti politici, i sindacati, le associazioni di categoria, gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti che svolgono attività di carattere sociale, le imprese sociali e le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) (abrogati dalla Riforma del Codice del Terzo Settore (2017) esistenti, con varie proroghe fino all’avvio del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) nel 2021 )
I dati raccolti dalle varie fonti sono utili per verificare, tra l’altro, il bilancio (entrate/uscite), il tipo di attività economica svolta (market o non market), la tipologia di finanziamento prevalente (pubblico o privato), le attività di raccolta fondi realizzate e le modalità utilizzate. In questo scenario complessivo in evoluzione, sarà dedicata particolare attenzione agli Enti del Terzo Settore (ETS) iscritti al RUNTS che sono chiamati a un ruolo sempre più strategico: quello di ponte tra mondo non profit e imprese for profit, facilitando nuove forme di collaborazione, generazione di valore condiviso e innovazione sociale.
I promotori intendono iniziare ad affrontare temi cruciali come l’impatto delle riforme legislative in particolare di tipo tributario, la co-programmazione e la co-progettazione tra pubblico e privato, la finanza sociale, la transizione digitale, la formazione e le competenze professionali e manageriali necessarie anche nel mondo del volontariato e dell’associazionismo, le nuove alleanze tra organizzazioni della società civile e imprese responsabili.
Attraverso il contributo di esperti, rappresentanti istituzionali ed organizzazioni del Terzo Settore il convegno si propone come momento di riflessione e confronto per tracciare insieme una nuova rotta per il futuro, in cui gli ETS possano rafforzare la propria identità e diventare catalizzatori di sviluppo sociale, economico e culturale. Gli ETS del futuro saranno sempre meno “settore a parte” e sempre più interlocutori autorevoli nel disegnare un’economia inclusiva, sostenibile e orientata al bene comune.
Dal convegno può nascere un percorso, anche formativo, per dare nuove competenze e più voce al mondo del Non Profit e in generale dell’associazionismo professionale (nel Lazio e in particolare a Roma conta oltre diecimila associazioni tra professionali, culturali e di Terzo Settore, la cui quasi totalità opera su base esclusivamente volontaria) che tra fragilità e resilienza, sta riscoprendo la propria centralità nel costruire ponti tra mondi diversi, ma sempre più interconnessi.
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