Lunedì 17 novembre è stato presentato Land in Bo - Connect, Compute, Create, il nuovo progetto promosso da Comune e Città metropolitana di Bologna assieme a BolognaFiere, in collaborazione con Regione Emilia-Romagna. Il suo sviluppo è possibile grazie alla collaborazione con IFAB International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development e al supporto tecnico di Fondazione Bologna Welcome e Mind the Bridge.
Land in Bo nasce per supportare l’attrazione di imprese, startup e fondi di investimento orientati all’innovazione, con vocazione prioritaria per intelligenza artificiale e high-performance computing. Offre un punto di accesso concreto e operativo per entrare in relazione con il Tecnopolo DAMA, e in particolare con il sistema di servizi, infrastrutture e progetti AI e supercalcolo, tra cui IT4LIA AI Factory: progetto di rilievo internazionale che promuove l’adozione dell’intelligenza artificiale in Italia e in Europa, asset chiave per la nascita di nuove startup in campo AI.
L’obiettivo del progetto è quello di favorire l’insediamento e lo sviluppo di realtà innovative interessate all’ecosistema economico territoriale e alla costruzione di relazioni con il sistema della ricerca, dell’industria e dell’alta tecnologia, mettendo a disposizione un primo “punto di atterraggio” nei nuovi spazi di viale Aldo Moro 26, in attesa del trasferimento nella sede che sorgerà all’interno del Tecnopolo DAMA.
Gli spazi di Land in Bo – oltre 1.100 metri quadrati nel cuore del quartiere fieristico, ad appena un paio di chilometri da DAMA – ospitano postazioni di lavoro flessibili a uso temporaneo: uffici, coworking, sale riunioni, aree per eventi e networking. A questi si affianca un pacchetto integrato di servizi che unisce:
- servizi per l’accesso a potenza di calcolo avanzata, servizi per la gestione dei dati, opportunità di formazione e supporto specialistico nello sviluppo di modelli di intelligenza artificiale e nell’uso delle infrastrutture di high-performance computing di DAMA;
- supporto alla crescita imprenditoriale, per l’animazione della comunità dei soggetti insediati, per la costruzione di reti e progetti di open innovation;
- supporto all’insediamento definitivo delle startup, delle imprese e dei fondi (nell’ambito dei servizi di Invest in Bologna);
- servizi per l’accoglienza delle persone (sviluppati con il servizio Bologna for Talent).
Startup, imprese e venture capital potranno accedere al progetto presentando candidature e manifestazioni d’interesse visitando il sito dedicato https://landinbo.com/, fino al 30 dicembre 2025.
Con Land in Bo, Bologna e l’intero ecosistema regionale si dotano di un’infrastruttura di “landing”, la porta d’accesso ideale per beneficiare delle potenzialità dell’ecosistema del Tecnopolo DAMA. Un invito a connettersi, calcolare e creare: un’iniziativa che rafforza la vocazione dell’Emilia-Romagna come regione laboratorio di innovazione, aperta al mondo e capace di attrarre imprese, capitali e competenze.
“Da oggi parte una nuova avventura. Land in Bo è un progetto molto importante per Bologna, servirà ad attrarre investimenti e investitori, startup e fondi, ancora prima che la rigenerazione del Tecnopolo sia ultimata. – ha commentato il sindaco di Comune e Città metropolitana di Bologna Matteo Lepore - Abbiamo sempre detto che avere il Tecnopolo doveva essere un’opportunità e proprio il Tecnopolo è il motore della trasformazione della parte di città compresa tra il centro storico e il polo fieristico, Lazzaretto incluso, dove convivono migliaia di studenti e ricercatori. Al Tecnopolo lavoriamo con l’intelligenza artificiale e le startup per fare crescere il tessuto economico del nostro territorio: le opportunità che stiamo mettendo in rete serviranno a tutta l’area metropolitana, dall’Appennino alla pianura”.
“È un progetto molto innovativo sia da un punto di vista tecnologico che per gli spazi che mette a disposizione. Una piattaforma di atterraggio per chi vuole fare startup, spinoff, per imprese e per fondi che guardano l'Emilia-Romagna per investire. Il tutto, nell'innovazione dell'intelligenza artificiale e della sostenibilità. Sono luoghi a disposizione soprattutto dei giovani laureati, di chi vuole progettare il proprio futuro. - commenta Vincenzo Colla, Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna - Un’operazione coerente con la legge regionale per attrarre e trattenere talenti e con la strategia di una regione che vuole fare operazioni di prospettiva di stampo internazionale. Non a caso usciranno bandi dedicati, per riempire di teste e contenuti luoghi come questo”.
«BolognaFiere è, da sempre, una piattaforma di innovazione e connessione tra imprese, talenti e idee. Con Land in Bo facciamo un passo ulteriore: mettiamo a disposizione dello sviluppo tecnologico del territorio uno spazio pensato per attrarre startup, aziende e investitori da tutto il mondo, facilitandone l’accesso al Tecnopolo DAMA e alle sue infrastrutture di supercalcolo — dichiara Antonio Bruzzone, CEO di BolognaFiere, co-promotore del progetto — Crediamo profondamente nel valore delle partnership pubblico-privato come acceleratore di sviluppo e nella capacità dell’Emilia-Romagna di competere sullo scenario globale. Land in Bo rafforza questa visione, trasformando il nostro quartiere in una vera porta d’ingresso per chi vuole crescere, innovare e contribuire allo sviluppo di un nuovo ecosistema industriale e scientifico a livello internazionale»
"Land in Bo è un tassello molto importante della strategia di sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione che ha il suo cuore nel Tecnopolo. La trasformazione in atto e soprattutto la velocità del cambiamento richiedono sempre più una grande capacità di attrarre e mettere in connessione infrastrutture, tecnologie e competenze da un lato e accademia, imprese e startup dall’altro", ha commentato Prof. Francesco Ubertini Presidente della Fondazione IFAB.