L’integrazione delle nuove tecnologie nella didattica tradizionale ha innescato processi di innovazione che, adattati al contesto dell’apprendimento, hanno fornito impulso per una didattica sempre più al passo con i tempi. Tra i benefici spiccano la possibilità di esperienze formative più coinvolgenti e una maggiore interazione tra studenti e insegnanti, fino alle potenzialità di sperimentare in ambienti digitali ciò che viene appreso in aula.
Si tratta, nello specifico, di approcci ibridi che permettono di confrontarsi con programmi, nozioni e contenuti in maniera interattiva, supportando l’accesso e la fruizione da parte di tutti gli studenti. A tali innovazioni ha contribuito la rivoluzione tecnologico-informatica degli scorsi decenni, periodo in cui la didattica ha esteso le proprie modalità per integrare modelli inclusivi con l’obiettivo di favorire la partecipazione.
In questo scenario, FME Education è impegnata al fianco di tutti i partecipanti della comunità scolastica: studenti, insegnanti, famiglie e istituzioni. Oltre dieci anni di esperienza in cui l’Editore ha affiancato l’evoluzione didattica progettando, realizzando e mettendo a disposizione risorse e contenuti digitali innovativi. Con questo intento, FME Education pone grande attenzione alle dinamiche didattiche contemporanee, focalizzandosi su aspetti quali l’inclusione, l’interazione e lo stimolo alla curiosità.
In particolare, con l’espressione ‘apprendimento ibrido’ si definiscono le modalità di studio e insegnamento che combinano l’approccio tradizionale con quello digitale: nascono così programmi e percorsi di istruzione in cui lo spazio fisico e quello virtuale si fondono a beneficio di chi studia. Un aspetto importante risiede nel fatto che l’istruzione ibrida può abbracciare sia i metodi tradizionali sia quelli innovativi, integrandoli in maniera fluida in base alle esigenze. Ne deriva un modello flessibile – definito ‘scuola estesa’ – che ha trovato supporto anche da iniziative istituzionali come il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) e il PNRR, che inquadrano l’innovazione come importante strumento di mediazione e supporto nella didattica.
Tra le varie strategie si possono ricordare le seguenti: il blended learning, che alterna lezioni frontali e attività online; la flipped classroom (classe capovolta), che propone lo studio a casa e il confronto e la pratica in classe; il modello HyFlex, che permette di scegliere, per ogni singola sessione, se partecipare fisicamente o virtualmente; non da ultimo, il microlearning con micro-lezioni fruibili ovunque per adattare i ritmi formativi alla vita quotidiana. Pratiche diverse che cercano di favorire l’inclusione a scuola, un tema verso cui anche FME Education è impegnata da anni per consentire a tutti di accedere con pari qualità ed equità.
/