Sabato 22 novembre, alle 16, Piacenza ospiterà l’anteprima nazionale del cortometraggio “Briciole al cielo”, una produzione che nasce per sensibilizzare profondamente sul valore della donazione di organi attraverso la storia vera del piccolo Giordano, un bambino genovese che ha ricevuto un nuovo cuore e ha potuto continuare a vivere.
L’evento si terrà presso l’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano e vedrà la partecipazione di ospiti provenienti da diverse regioni italiane, tra professionisti sanitari, istituzioni, rappresentanti del mondo associativo, persone trapiantate o in attesa di un organo e testate nazionali.
A rappresentare AIDO Nazionale sarà presente la presidente Flavia Petrin, che porterà il contributo e la visione dell’Associazione sul tema della cultura del dono, con particolare attenzione alle nuove generazioni e alla responsabilità collettiva che riguarda ciascuno di noi. La presenza della presidente testimonia quanto questo progetto sia in piena sintonia con la missione di AIDO: trasformare storie individuali in consapevolezza pubblica, perché nessuno resti solo nell’attesa di una possibilità di vita.
Una storia vera, narrata dal punto di vista di un bambino
“Briciole al cielo”, scritto e diretto da Gian Francesco Tiramani e prodotto dal Cineclub Piacenza, racconta la vicenda di Giordano dall’interno, usando un linguaggio visivo intimo e originale: lo spettatore guarda il mondo attraverso i suoi occhi. Il corto è stato girato nei luoghi reali in cui si sono svolti i fatti e interpretato da chi quella storia l’ha vissuta davvero.
Un messaggio di speranza che attraversa l’Italia
Il film nasce con un obiettivo preciso: offrire un segno di speranza alle circa 8.000 persone che oggi, in Italia, attendono un organo. È un messaggio che tocca profondamente AIDO, impegnata ogni giorno nel promuovere una cultura del sì informata, responsabile e consapevole.
“Briciole al cielo” segue il successo di “SeventyFive BPM”, realizzato due anni fa per il 50° di AIDO e presentato in contesti prestigiosi come il Senato della Repubblica e la Mostra del Cinema di Venezia, con oltre centomila spettatori in cinque continenti.
Un percorso che continua
Dopo Piacenza, il cortometraggio sarà presentato a Torino e Genova e verrà successivamente messo a disposizione delle sezioni AIDO per attività formative e di sensibilizzazione, nelle scuole e sul territorio.
L’auspicio è che il cinema, come spesso accade, diventi una porta: per riflettere, per conoscere, per sentirsi responsabili della vita degli altri.
Perché ogni storia come quella di Giordano ricorda che la donazione non è un gesto lontano o astratto, ma una possibilità concreta di rimettere in moto un’esistenza.
E a volte basta un sì per far ripartire un cuore.
