Aiuti di Stato. Misure a sostegno del patto per l’industria pulita - redigo.info

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​​​Il Clean Industrial Deal State Aid Framework (CISAF), adottato dalla Commissione europea il 25 giugno 2025, é il nuovo quadro di regole sugli aiuti di Stato che accompagna il Clean Industrial Deal (il patto per l’industria pulita).

L’obiettivo è accelerare la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili e promuovere:

– la decarbonizzazione e

– la competitività dell’industria europea.

Il CISAF svolge un ruolo centrale nel fornire agli Stati membri gli strumenti necessari per sostenere il finanziamento degli ingenti investimenti per la realizzazione degli ambiziosi obiettivi previsti dal Patto. Sostituisce il Quadro temporaneo di crisi e transizione, al quale si ispira, e prevede:

a. condizioni di compatibilità semplificate e

b. procedure accelerate rispetto alle disposizioni vigenti in materia di aiuti di Stato,

offrendo agli Stati membri maggiore flessibilità e, al tempo stesso, un orizzonte temporale più ampio e regole di compatibilità più stabili, avendo come scadenza il 31 dicembre 2030.

In definitiva, CISAF è un regime giuridico per la valutazione della predetta compatibilità delle misure di aiuto di Stato ai sensi dell’articolo 61(3)(c) dell’Accordo SEE che rientrano nell’ambito di applicazione del Clean Industrial Deal. Esso rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2030.

L’obiettivo del CISAF è consentire agli Stati SEE di concedere aiuti in modo rapido e prevedibile a settori chiave per la transizione verde e industriale dell’Europa.

Come si sostiene il patto per l’industria pulita?

Una circolare Assonime – n. 25/2025 (chiusa al pubblico) – illustra le diverse sezioni del nuovo Framework analizzando le condizioni di compatibilità previste per le specifiche misure di aiuto in esso delineate, volte in particolare a:

– accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e dei combustibili a basse emissioni di carbonio;

– attuare la decarbonizzazione industriale e

– garantire una sufficiente autonomia nella capacità produttiva di tecnologie green.

La circolare richiama infine, brevemente, le prime misure di incentivazione adottate da alcuni Stati membri in attuazione delle nuove regole. 

Redazione redigo.info

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