La piattaforma politica proposta dalle associazioni LGBTQIA+ campane in vista delle elezioni regionali riceve le prime adesioni, ma segna anche una rottura rispetto alla totale unità d’intenti registrata nelle tornate elettorali del 2015 e del 2020.
Quest’anno, Roberto Fico (Centrosinistra) e Nicola Campanile (PER) hanno entrambi sottoscritto il documento programmatico. Al contrario, Giuliano Granato (Campania Popolare) ha scelto di non rispondere alle associazioni, di fatto non aderendo alla piattaforma.
Una posizione interlocutoria arriva invece da Edmondo Cirielli (Centrodestra), che ha incontrato Antonello Sannino, delegato dalle associazioni. Cirielli si è detto pronto a contrastare le discriminazioni, ma al momento, a pochi giorno dal voto, non ha ancora sottoscritto la piattaforma.
Altri candidati, come Carlo Arnese (Forza del Popolo), si erano detti pronti alla firma, ma il suo ritiro dalla competizione elettorale per dissidi interni al partito lo esclude di fatto dai giochi. Da Stefano Bandecchi, infine, non è giunto alcun segnale.
Un cambio di passo rispetto al passato
La situazione attuale contrasta nettamente con il 2015 e il 2020, quando la piattaforma fu sottoscritta da tutti i candidati alla presidenza, compreso l’allora esponente del centrodestra, Stefano Caldoro.
Quell’impegno unanime, ricordano le associazioni, portò a conquiste legislative e sociali di rilievo per la Campania:
- Agosto 2020: Approvazione della legge regionale contro l’omolesbobitrasfobia, in un momento in cui a livello nazionale il DDL Zan si avviava verso l’affossamento.
- 2024: Costituzione dell’Osservatorio LGBTQIA+ regionale.
- 2025: Avvio di avvisi pubblici per finanziare centri antidiscriminazione e case rifugio arcobaleno sul territorio con l’obiettivo per il 2026 di portare la Campania ad avere un numero di centri pari a quelli dell’intero Nord Italia.
Le nuove richieste delle associazioni
Sulla scia di questi risultati, le associazioni chiedono un rinnovato impegno per consolidare i diritti acquisiti e compiere ulteriori passi avanti. La nuova piattaforma chiede di:
- Mantenere saldi i punti della legge regionale del 2020.
- Inserire nello Statuto della Regione il contrasto a tutte le forme di discriminazione, incluse quelle basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.
- Istituire un tavolo permanente sulla medicina di genere.
- Rafforzare i percorsi di prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST) e di supporto all’autodeterminazione delle persone trans.
- Promuovere interventi nelle scuole e sostenere la genitorialità, anche in contesti omoaffettivi.
Analisi politica: silenzi e aperture
L’attuale quadro politico presenta diverse note significative. Da un lato, spicca la firma di Nicola Campanile, la cui lista “PER” ha una forte vocazione cattolica, e quella “importante” del candidato di centrosinistra Roberto Fico.
Dall’altro, sorprende il silenzio di Giuliano Granato e delle forze di sinistra che lo appoggiano (da Potere al Popolo al PCI e Rifondazione Comunista), nelle cui piattaforme politiche, notano gli attivisti, non compaiono temi legati ai diritti civili.
Infine, la posizione di Cirielli (Centrodestra) si distingue sia da quella di Granato (scegliendo il dialogo) sia da quella del suo predecessore Caldoro (non firmando, almeno per ora).
La piattaforma è proposta da:
- ANTINOO ARCIGAY NAPOLI
- ASSOCIAZIONE TRANS NAPOLI
- ALFI LE MAREE NAPOLI
- PRIDE VESUVIO
- AGEDO NAPOLI
- FAMIGLIE ARCOBALENO
- POCHOS NAPOLI
- FONDAZIONE GIC
- DISCOVERY QUEER
- COOPERATIVA FORTUNATO
- AMIGAY ONLUS
- COORDINAMENTO CAMPANIA RAINBOW
REGIONALI 2025-PIATTAFORMA POLITICA LGBTQIA+
Articolo tratto da https://www.arcigaynapoli.org/2025/11/18/diritti-civili-piattaforma-proposta-dalle-associazioni-lgbtqia-in-campania-fico-e-campanile-firmano-cirielli-temporeggia-granato-non-firma-e-sceglie-il-silenzio/
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