Put Your Soul on Your Hand and Walk: un film su Gaza - Ordine dei Giornalisti

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Martedì 25 novembre il cinema Ariosto Anteo spazioCinema di Milano ospita in anteprima il docu-film “Put Your Soul on Your Hand and Walk”, diretto da Sepideh Farsi. Il film narra l’amicizia tra la regista iraniana e la fotoreporter palestinese Fatma Hassona, che ha contribuito alla realizzazione del progetto prima di essere uccisa in un bombardamento il 15 aprile a Gaza. 

Proiettato in lingua originale con sottotitoli in italiano (110 minuti), si inserisce nel contesto del conflitto israelo-palestinese offrendo un punto di vista personale e commovente. L’evento è promosso da Associazione Lombarda dei Giornalisti, Articolo 21, Fondazione Diritti Umani e altri soggetti della categoria. Ospiti in sala: Sanja Lucić (Stampa Estera), Ester Castano (Odg Lombardia) e Danilo De Biasio (Fondazione Diritti Umani). Per i giornalisti sono disponibili biglietti scontati con la parola-chiave GIORNALISTI al sito di prenotazione.

Il film nasce il 7 ottobre 2023, il giorno dell’attacco di Hamas a Israele: mentre promuove il suo precedente film The Siren, Farsi prova a entrare a Rafah dall’Egitto per capire da vicino cosa stia accadendo. È allora che, tramite un contatto, conosce in videochiamata Fatma “Fatem” Hassouna, giovane fotoreporter di 24 anni che vive nella parte nord di Gaza e che non ha mai lasciato la Striscia.

Tra le due, separate da mondi molto diversi, nasce subito una connessione profonda: entrambe conoscono il significato della libertà negata. Farsi è scappata dall’Iran a 18 anni, Fatem non può uscire da Gaza e documenta il suo mondo – macerie, blackout, tentativi di normalità – con una determinazione che diventa forma di resistenza. “Gli occhi di Fatem diventano i miei su Gaza”, dice la regista, che intreccia quindici conversazioni video, frammenti di reportage e le fotografie di Fatem in un mosaico di schermi piccoli, connessioni instabili, immagini che si sgranano e riprendono vita.

Il titolo rimanda alla volontà di Fatem di continuare a raccontare ciò che i civili stanno subendo: “Non possono sconfiggerci perché non abbiamo niente da perdere”. Come in No Other Land, il documentario low-budget vincitore dell’Oscar 2025 sul Gaza Youth Council, anche qui il punto di vista è quello di chi non ha altro luogo dove andare.

Recapiti
Francesco Gaeta