Violenza sulle donne con disabilità, da AIPD due strumenti per prevenire
Violenza sulle donne con disabilità, da AIPD due strumenti per prevenire
Roma, 24 novembre 202 – L’amore non vede la disabilità, la violenza (purtroppo) neanche. Lo ricorda AIPD ets, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, rilanciando quanto emerso dal recente rapporto del ministero dell’Interno “Il pregiudizio e la violenza contro le donne”: dal 1° ottobre 2023 al 30 settembre 2024, sono in totale 540 reati commessi nei confronti di donne con disabilità, con un conseguente incremento del 66% rispetto al monitoraggio realizzato nell’analogo precedente periodo (324 reati). Tra questi reati, rientrano maltrattamenti contro familiari o conviventi, violenza sessuale, atti persecutori.
Un aumento che in parte è certamente dovuto all’emersione e la registrazione di una realtà che prima era sommersa e nascosta. Va però detto che, secondo diverse indagini e analisi, le donne con disabilità hanno fino a quattro volte più probabilità di subire violenza rispetto alle altre donne. Studi e testimonianze specifiche sulla sindrome di Down indicano che la probabilità può arrivare a essere fino a dieci volte maggiore. Nel 2024, inoltre, 14 delle 108 vittime di femminicidio erano donne con disabilità o malattie gravi.
Due passi per parlare tanto e bene di affettività.
Quel che è certo è che le donne con disabilità, specialmente intellettiva, spesso non dispongono di strumenti adeguati per riconoscere comportamenti violenti, né di contesti di ascolto protetti adeguatamente formati.
Per questo AIPD, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, lancia un’iniziativa di formazione e informazione dedicata proprio al tema dell’educazione all’affettività e alla sessualità. E lo fa attraverso due strumenti.
Primo, il Seminario di formazione sui temi dell’educazione all’autonomia rivolto agli operatori con esperienza, che si svolgerà il 27 e 28 novembre presso il Roma Scout Center (Largo dello Scautismo, 1). A seguire, il 29 novembre, si terrà il Convegno “L’amore non è disabile”. Entrambe le iniziative, realizzate nell’ambito del progetto “Forma Mentis”, si propongono come luogo di confronto e di ascolto rispetto a queste tematiche. Saranno offerti non solo spunti di riflessione che favoriscano il dialogo, ma anche strumenti e indicazioni pratiche per costruire percorsi di educazione a un’affettività sana e positiva. Qui tutte le informazioni sui due appuntamenti.
Il secondo strumento è un piccolo vademecum, che AIPD ha costruito, grazie agli educatori e gli operatori che da anni si occupano di queste tematiche e realizzano attività di educazione all’affettività per le persone con sindrome di Down. Il vademecum contiene tre semplici indicazioni per accompagnare le persone con sindrome di Down nella costruzione di relazioni di coppia che siano sicure, positive e caratterizzate dal rispetto. Ecco qui di seguito le indicazioni di AIPD:
- Parlare tanto, bene, semplicemente e liberamente di affettività e sessualità
- La sessualità non è un problema, ma una parte bella della vita
- Parlarne in famiglia e con le famiglie
“L’approccio per affrontare il tema degli abusi sessuali in associazione è parlare apertamente di affettività e sessualità con i partecipanti – spiega Francesco Cadelano, educatore professionale e responsabile di AIPD per le attività di educazione e accompagnamento all’autonomia – Il tema viene affrontato in maniera diretta nell’età dell’adolescenza (dai 15 anni). Si è convinti che l’adultità non si improvvisa, ma si costruisce. Come? Innanzitutto, parlandone sia in modo “incidentale” sia in modo “strutturato”, attraverso attività costruite ad hoc, rivolte a gruppi monosessuali e misti, con un linguaggio semplice (ma non infantile!) e aiutandosi con storie, immagini o video. I principi della “positività” e della “bellezza” orientano la proposta educativa: l’affettività e la sessualità sono aspetti positivi e fondamentali della vita umana; non sono dei “problemi” da affrontare quando si presentano. Siamo convinti che tali argomenti debbano essere sottolineati sia con le persone con sindrome di Down che con le loro famiglie. Parlando dell’affettività e della sessualità come aspetto bello e centrale nella vita degli adulti, educhiamo le persone a rendersi conto quando la sessualità non arrivi in maniera positiva o voluta”.
Il principio della bellezza e la positività dell’affettività e della sessualità non esclude l’attenzione ai pericoli che si possono incontrare nella vita. “Nel libro ‘Amore, amicizia, sesso. Note per educatori” (Erickson, 2021), che resta il nostro punto di riferimento, oltre a tracciare un percorso educativo per persone con disabilità intellettiva, è presente un capitolo che tratta in maniera diretta il tema delle molestie, della privacy e dell’uso dei social. E naturalmente anche questi sono temi che affrontiamo, con semplicità e delicatezza, nei nostri percorsi di educazione e confronto”, conclude Cadelano.
“Come AIPD chiediamo con forza che le istituzioni mettano al centro della loro agenda la protezione delle donne con disabilità: formazione specifica per gli operatori, strumenti di denuncia accessibili, percorsi di empowerment, interventi nei contesti familiari e residenziali, e una vigilanza costante su chi dovrebbe garantire cura e protezione. – afferma il presidente di AIPD Nazionale Gianfranco Salbini – La violenza contro le donne con disabilità non è un’emergenza: è una realtà strutturale che va affrontata con coraggio, competenza e responsabilità. “AIPD continuerà a fare la sua parte, perché ogni donna – con o senza disabilità – abbia il diritto di vivere senza paura”, conclude.
L’impegno delle sezioni
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, diverse sezioni territoriali di AIPD hanno ideato iniziative di informazione e sensibilizzazione insieme a soci e famiglie. Qui di seguito i link alle attività promosse dalle sezioni di Brindisi e Campobasso.
AIPD Brindisi: “Beyond Equality, Oltre l’uguaglianza”
AIPD Campobasso: “Verso la luce”