Copertura già in bilancio, il Parlamento rilancia con emendamenti: il testo del Governo atteso a gennaio
“Andiamo avanti con il riconoscimento del caregiver familiare”: con queste parole, la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli ha annunciato che il disegno di legge governativo sarà presentato a gennaio, dopo l’approvazione della manovra. Il testo, già condiviso a livello tecnico, introduce tutele differenziate in base all’intensità del compito di cura e si collega direttamente alla legge di bilancio 2026, dove è stata stanziata una prima copertura economica. L’annuncio, diffuso attraverso una nota ufficiale del Ministero e ribadito nel question time del 19 novembre, segna un passaggio politico atteso da anni.
LA MANOVRA ECONOMICA: COPERTURA ANTICIPATA PER UNA NORMA ANCORA IN DEFINIZIONE
Nel testo della legge di bilancio 2026, attualmente in prima lettura al Senato, è prevista l’istituzione di un Fondo per i caregiver familiari con una dotazione iniziale di 1,15 milioni di euro per il 2026, destinata a finanziare le prime misure di riconoscimento e sostegno. A partire dal 2027, la dotazione sarà incrementata fino a 207 milioni di euro annui. Le risorse, affidate al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, saranno ripartite tra Regioni e Province autonome. Il fondo anticipa l’attuazione del disegno di legge, che dovrà essere approvato dal Parlamento per rendere operative le misure a partire dal 2026.
GLI EMENDAMENTI ALLA LEGGE DI BILANCIO: IL PARLAMENTO RILANCIA E CORREGGE
Le misure previste dal disegno di legge governativo, come confermato dalla ministra Locatelli, introducono tutele differenziate in base all’intensità del compito di cura, con priorità ai caregiver familiari conviventi e prevalenti. Il testo, già condiviso a livello tecnico, sarà presentato al Consiglio dei Ministri dopo l’approvazione della legge di bilancio. La ministra ha sottolineato che l’iter parlamentare potrà contribuire a migliorarlo, nel rispetto del lavoro svolto dal Tavolo interministeriale.
Gli emendamenti presentati da diversi gruppi parlamentari alla legge di bilancio si inseriscono in un percorso già avviato nel 2023, che ha visto il deposito di numerose proposte di legge sul riconoscimento del caregiver familiare. Pur non approvate, quelle iniziative hanno contribuito a definire un impianto condiviso, oggi ripreso in forma emendativa: dal riconoscimento giuridico del ruolo, all’introduzione di un’indennità mensile, fino alle tutele previdenziali e ai criteri di accesso ai servizi sociosanitari. Le proposte emendative attualmente in discussione, infatti, mirano a integrare e ampliare l’impianto del DL, anticipando alcune misure o correggendo criteri ritenuti troppo restrittivi.
Tra i firmatari figura anche la deputata Ilenia Malavasi (PD), già promotrice di una proposta di legge sul caregiver familiare presentata nel 2023. In una lettera pubblicata su Quotidiano Sanità, Malavasi ha criticato l’impianto governativo per la sua limitatezza e per l’assenza di confronto con il Parlamento. Secondo quanto anticipato, il testo prevederebbe tutele economiche solo per caregiver conviventi, con criteri rigidi (91 ore settimanali di assistenza, ISEE sotto i 15.000 euro) e un contributo di 400 euro mensili a partire dal 2027.
VERSO GENNAIO: CONVERGENZE POSSIBILI, TESTO ANCORA RISERVATO
“Il testo sarà approvato nella prima seduta utile del Consiglio dei Ministri, dopo l’approvazione della legge di bilancio”: con queste parole, pronunciate nel question time alla Camera, la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli ha confermato che il disegno di legge sul riconoscimento del caregiver familiare è già stato definito e trasmesso al Dipartimento per gli Affari giuridici e legislativi. Nessuna versione ufficiale è stata ancora resa pubblica, ma il provvedimento - frutto del lavoro del Tavolo tecnico interministeriale - segnerà l’avvio formale dell’iter legislativo.