DALLA MARCA ALLA GERMANIA: CARRETTA CHIUDE L’ANNO IN CRESCITA E VOLA ALLA SPS 2025

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Dal 25 al 27 novembre 2025 l’azienda meccatronica di Quinto di Treviso sarà tra i protagonisti della Smart Production Solutions di Norimberga, il più importante appuntamento internazionale dedicato all’automazione industriale e alla digitalizzazione dei processi produttivi. Carretta chiude l’anno verso i sei milioni di euro di fatturato. Renato Pavanetto, Chief Executive Officer: «Il nostro percorso si fonda su tre pilastri: internazionalizzazione, operazioni di M&A e verticalizzazione di linee produttive»

 

Carretta porta la meccatronica trevigiana alla fiera SPS – Smart Production Solutions di Norimberga. Dal 25 al 27 novembre 2025, Norimberga diventa la capitale mondiale dell’automazione industriale. All’evento di riferimento per l’industria 4.0 parteciperanno i principali player internazionali impegnati a ridefinire il futuro dei processi produttivi digitali. Tra loro, anche Carretta, azienda trevigiana fondata nel 1990 a Quinto di Treviso e oggi punto di riferimento per le soluzioni di ingegneria meccatronica personalizzate.

Con uno stand al Padiglione 3, Stand 372, Carretta presenterà al pubblico internazionale le proprie soluzioni “tailor made” per la produzione intelligente, progettate per ottimizzare tempi, qualità e sostenibilità dei processi industriali. Dall’automazione elettrica ai sistemi digitali modulari, fino all’integrazione di tecnologie AI e robotiche, l’azienda porterà in fiera il meglio della sua esperienza trentennale al servizio della manifattura evoluta.

Il 2025 si chiude per Carretta con un fatturato verso i sei milioni di euro, risultati in linea con lo scorso anno, a conferma della solidità di un modello di crescita fondato su competenze e innovazione continua. Alla guida di Carretta c’è una famiglia che ha trasformato un laboratorio artigianale in un punto di riferimento della meccatronica veneta, ancora oggi i quattro fratelli Renato, Massimo, Andrea e Giancarlo Pavanetto condividono la titolarità dell’azienda.

«Il nostro percorso di crescita si fonda su tre obiettivi chiari: internazionalizzazione, operazioni di M&A mirate e verticalizzazione di linee produttive specifiche – spiega Renato Pavanetto, Chief Executive Officer di Carretta –. Internazionalizzare significa portare il nostro know-how meccatronico su mercati in cui l’automazione personalizzata è sempre più richiesta. Le acquisizioni strategiche, invece, ci permettono di ampliare competenze e tecnologie, accelerando l’innovazione. La verticalizzazione, infine, serve a rendere i nostri processi sempre più industrializzabili e scalabili. È questa visione, concreta e ambiziosa, che rende Carretta un’azienda solida e interessante anche per i fondi di investimento più attenti all’industria del futuro.»

L’azienda veneta progetta e realizza soluzioni di ingegneria meccatronica e automazione industriale su misura per i principali settori manifatturieri. Dalla progettazione meccanica ed elettrica alla programmazione software PLC, integra tecnologie avanzate per ottimizzare i processi produttivi, migliorare l’efficienza e ridurre i tempi di lavorazione. Carretta sviluppa macchinari, impianti e sistemi robotizzati ad alta precisione, affiancando le aziende nel percorso verso la fabbrica intelligente. Nei suoi 5.000 metri quadrati di sedi operative tra Quinto di Treviso e Riese Pio X, lavorano i suoi 44  tecnici specializzati tra personale assunto e consulenti (progettisti meccanici, elettrici, programmatori PLC e installatori), impegnati nello sviluppo di oltre 700 commesse l’anno. 

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – LA STORIA DI CARRETTA

Per Carretta, azienda di Quinto di Treviso oggi sinonimo di ingegneria meccatronica avanzata, tutto comincia nel 1990, in una casa-laboratorio dove mamma Romea (che oggi ha 82 anni) realizzava cablaggi per ferri da stiro. È lì che germoglia il seme dell’innovazione, il filo elettrico che si trasformerà, trent’anni dopo, in una piattaforma di automazione riconosciuta a livello europeo. 

Alla guida di Carretta Srl oggi ci sono i quattro fratelli Renato, Massimo, Andrea e Giancarlo Pavanetto che condividono la titolarità dell’azienda. Renato, amministratore delegato, coordina la direzione generale e la strategia di sviluppo, orientando il gruppo verso internazionalizzazione e innovazione. Massimo e Andrea operano nell’area tecnico-commerciale, a contatto con clienti e partner, traducendo le esigenze del mercato in progetti concreti e su misura. Giancarlo, invece, rappresenta la radice produttiva dell’impresa: tecnico elettrico esperto, guida le attività di officina e cablaggio, garantendo che ogni impianto rispetti gli standard di precisione e qualità che distinguono il marchio Carretta.

Fondata nel 1990 come fornitore di quadri elettrici per costruttori locali di presse e cesoie, Carretta si distingue fin da subito per l’approccio ingegneristico e la capacità di leggere i trend emergenti. La prima svolta arriva a metà anni Novanta, con la gestione di assi lineari e motori brushless per applicazioni ad alte prestazioni: una rivoluzione silenziosa che apre la strada a nuovi standard nella movimentazione di materiali nei settori dell’alluminio, del legno e della plastica.

L’ingresso nel nuovo millennio coincide con l’evoluzione verso sistemi sempre più intelligenti. Nel 2000 l’azienda introduce equipaggiamenti semi-automatici su specifiche custom, controllati da software PLC: impianti in grado di gestire operazioni complesse di presa, movimentazione e stoccaggio con tempi ridotti. Nel 2005 Carretta si specializza nelle soluzioni per il Material Handling: attrezzature automatizzate per magazzini e linee di carico-scarico progettate per ottimizzare la logistica dei grandi terzisti. È l’epoca in cui le fabbriche diventano “smart” e la Treviso industriale si scopre terreno fertile per la robotica applicata alla produzione.

Un passaggio chiave arriva nel 2009 con l’acquisizione di Meccanica Dima, storico fornitore di automazioni speciali per l’industria del mobile e degli elettrodomestici. L’operazione consente all’azienda di ampliare il know-how meccanico e di avviare la divisione “Plant Engineering Solutions”, che nel 2011 porta alla progettazione di impianti completi, dal concept alla produzione.

Gli anni successivi sono un susseguirsi di innovazioni. Nel 2014 nascono le Prototype Machinery, foratrici ad alta tecnologia con 552 mandrini verticali per lavorazioni di precisione su legno e compositi. Nel 2015 è la volta delle Laser Technology Machinery per la foratura laser di top acustici decorativi, e del primo sistema di Mixed Case Palletizing, in grado di comporre pallet misti automatizzati per la grande distribuzione.

Dal 2016 al 2018 Carretta accelera nel campo della robotica High Tech: celle di carico con pinze custom, robot delta ad alta velocità e sistemi di visione 3D per il random bin picking. Parallelamente, nel 2017, l’azienda avvia una startup innovativa nell’ambito della circular economy premiata a livello europeo per la capacità di trasformare fanghi di depurazione in energia e biomateriali: un passo deciso verso l’open innovation e la collaborazione con il mondo accademico.

Con la partecipazione al progetto europeo ESMERA / Horizon 2020 nel 2019 e lo sviluppo delle Modular Cobot Cell nel 2020, Carretta consolida il proprio ruolo di laboratorio d’innovazione applicata. Da una piccola officina familiare a un gruppo capace di anticipare i paradigmi della fabbrica del futuro, la storia di Carretta resta quella di un’intuizione semplice: far dialogare l’ingegno umano con la precisione della macchina, senza mai perdere il calore del filo che un tempo legava una madre ai suoi ferri da stiro.

 


 

Recapiti
Agata Berlina
ketra.style@gmail.com
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