Si è da poco concluso Fare Spazio, il percorso partecipativo promosso dal Comune di Correggio per accompagnare la trasformazione di Palazzo Contarelli e Palazzo dei Principi, luoghi simbolici della vita culturale e sociale della città. Due percorsi distinti ma pensati in continuità, per aprire una riflessione condivisa sul futuro degli spazi culturali della città e sul modo in cui la comunità li vive e li riconosce come propri.
Un processo in due tempi, per un’unica visione condivisa
Il percorso si è articolato in due fasi: la prima dedicata a Palazzo Contarelli, la seconda a Palazzo dei Principi. In totale, sono stati realizzati cinque incontri di partecipazione e un momento finale di restituzione dei percorsi, aperti a tutta la comunità. Per ogni percorso è stato attivato un tavolo di negoziazione con associazioni e realtà locali attive negli ambiti centrali di ciascun intervento.
Il lavoro è stato coordinato da un team BAM! composto da tre facilitatrici, che hanno curato i percorsi dalla progettazione degli incontri alla gestione dei momenti partecipativi fino alla sistematizzazione delle proposte.
Palazzo Contarelli: da un progetto musicale alla visione di un luogo creativo e accessibile
Prima dell’avvio di Fare Spazio, Palazzo Contarelli – luogo identitario di Correggio fin dalla sua realizzazione nel 1762 – era già oggetto di un progetto di rigenerazione urbana a vocazione musicale finanziato dal Bando Rigenerazione Urbana 2021 di Regione Emilia-Romagna.
Il percorso partecipativo ha permesso di allargare lo sguardo, raccogliere esigenze e desideri della comunità e rivedere il progetto iniziale alla luce di nuove idee, più articolate e pensate a partire da bisogni concreti e dal contesto attuale.
Durante gli incontri la cittadinanza ha immaginato il nuovo Palazzo Contarelli come un polo creativo aperto, capace di ospitare attività e servizi diversi ma complementari: dalle sale registrazione, ai luoghi per la formazione e l’ascolto, fino allo spazio dedicato a web radio e podcast.
Queste proposte sono state accolte dall’Amministrazione, che nel frattempo ha avviato i lavori e presentato un ulteriore progetto ampliato a un bando ministeriale, che permetterebbe di poter estendere ulteriormente l’intervento seguendo le indicazioni della cittadinanza.
Palazzo dei Principi: una nuova centralità da immaginare
La seconda fase del percorso si è concentrata su Palazzo dei Principi, oggi sede del Museo Civico e della Biblioteca comunale, prossima al trasferimento presso un nuovo spazio. Proprio questo cambiamento ha aperto una riflessione più ampia: come conservare la centralità quotidiana del palazzo e sfruttare l’opportunità di ripensarne gli spazi?
Il confronto con la cittadinanza ha fatto emergere la necessità di mantenere Palazzo dei Principi come luogo vivo, riconoscibile e frequentato, capace di rispondere ai bisogni culturali e sociali di diverse fasce di età, dagli adolescenti agli anziani.
Dagli incontri è emersa l’idea di Palazzo dei Principi come luogo aperto e polifunzionale: un museo capace di ospitare mostre temporanee, un archivio più accessibile con una sala consultazione e laboratori, uno spazio rinnovato per l’Ufficio Turistico, ambienti dedicati a corsi, conferenze e momenti di socialità.
Queste idee sono il frutto di un percorso ricco di prospettive, che ci ha permesso di combinare attività esplorative, design thinking, co-progettazione in un flusso costante di feedback tra un incontro e l’altro.
Da una fase di forte divergenza e visioni eterogenee, il gruppo è confluito verso scenari condivisi ed è stato possibile iniziare a visualizzare un possibile futuro modo di presentarsi del Palazzo. Un futuro che valorizzi le sue funzioni culturali e le apra a nuove modalità di utilizzo da parte della comunità
Cosa è emerso
Fare Spazio ci ha ricordato che i numeri hanno senso solo se raccontano anche relazioni: cinque incontri, 225 presenze complessive – 119 per Palazzo Contarelli e 106 per Palazzo dei Principi – ci parlano in realtà di una comunità ampia e diversificata che ha scelto di prendersi del tempo per ragionare insieme su due luoghi cruciali per la vita culturale della città.
Questo percorso ha reso evidente, per noi e per chi ha partecipato, che:
- un edificio in disuso ma ricco di storia e memoria, come Palazzo Contarelli, può tornare ad essere vissuto dalla comunità se diventa un luogo di produzione, non solo di fruizione;
- uno spazio già vissuto quotidianamente, come Palazzo dei Principi, può affrontare un cambiamento importante senza perdere la sua centralità, se il ridisegno degli spazi parte dalle persone che li attraversano e li vivono;
- le associazioni e le realtà locali, numerose e molto diverse tra loro, non sono semplici “portatrici di interesse”, ma alleate fondamentali nel dare forma e continuità alle visioni emerse.
Soprattutto, abbiamo visto ancora una volta che la partecipazione non è solo uno strumento per raccogliere idee, ma un modo per prendersi cura dei luoghi, riconoscerli come beni comuni e costruire, passo dopo passo, una città che fa davvero spazio alle idee, alla cultura e alle persone.