Impenetrabile di Alix Garin – Chiacchiere Letterarie

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È passato del tempo dall’ultima volta in cui abbiamo parlato di una graphic novel qui su Chiacchiere Letterarie. In effetti, era parecchio che non ne leggevo una che stimolasse in me la voglia di riflessione e condivisione che sfoccia in una recensione sul blog. Con Impenetrabile di Alix Garin, quella voglia è arrivata fin dalle prime pagine, nutrita non solo dall’intensità del racconto e delle immagini, ma anche dalla risonanza che questa storia ha avuto con la mia esperienza personale.

Ho letto Impenetrabile grazie al nuovo gruppo di lettura al quale partecipo, Overbooked, uno spazio di scambio letterario ma anche di rapporti amicali intrecciati nella lettura condivisa, con l’intento di sentirci vicine anche a distanza. La proposta del fumetto di Garin è arrivata da una delle altre partecipanti ma ha raccolto subito l’approvazione di tutte: è infatti difficile, in quanto soggettività socializzate come donne, non riconoscerci nella storia di Garin e nel suo travagliato rapporto con la sessualità e il piacere.

Tutte noi, infatti, prima o poi ci siamo trovate invischiate nella rete di preconcetti, divieti e paure che caratterizzano la sessualità femminile. Alcune di noi hanno avuto a che fare con la stessa condizione medica della protagonista del fumetto, il vagismo, o con una delle tante che si intrecciano in questa complicata relazione con il nostro corpo e, soprattutto, con il nostro piacere.

Striscia estratta dal fumetto nell’originale francese. Traduzione: “Sei sicura che vada tutto bene? Sì.”

Cos’è per te il piacere?

È da questa complicata domanda che voglio partire per parlarvi del fumetto di Garin. La stessa che viene rivolta alla protagonista (l’autrice stessa, dato che si tratta di un racconto autobiografico) all’inizio del fumetto da una professionista sessuologa. Come definire il piacere sessuale quando non lo si è mai provato o se n’è dimenticata la bellezza?

Per Alix, i rapporti sessuali con il compagno sono diventati da tempo una routine priva di piacere e, nell’ultimo periodo, una vera e propria sofferenza. Al piacere si è sostituito il dolore, così intenso e alieno da toglierle la parola e il coraggio per raccontarlo. L’idea stessa di far sesso con il suo compagno e di soffrire la paralizza di paura, e questa paura innesca il dolore in un ciclo pressoché ininterrotto che la spinge a rifiutare in todo ogni contatto che potrebbe sfocciare nel sesso.

Spaventata dagli effetti che il suo rifiuto sta avendo sul compagno, Alix decide di cercare una soluzione al suo problema. Così, tra le pagine di Impenetrabile assistiamo alla lunga e sfiancante ricerca di una risposta che Alix conduce spostandosi da uno specialista all’altro – ginecologa, psicologa, psichiatra e così via – senza riuscire a districare quel nodo di sofferenza fisica ed emotiva che l’attanaglia.

Finché la parola vaginismo, pronunciata dalla prima persona amica con la quale si confida, apre uno spiraglio di speranza ma anche un nuovo universo di paure: come accettare sé stessa, il proprio corpo, il proprio dolore, ma anche il proprio bisogno di allontanarsi dal sesso con il compagno per riscoprire in altro modo il piacere? come darsi tempo e spazio quando si è in coppia e tutti intorno a noi, e noi per prime, si aspettano che nutriamo quella coppia di costanti rapporti sessuali?

Striscia estratta dal fumetto nell’originale francese. Traduzione: “Nonostante questo, quando si avvicina… ho paura”

È necessario il sesso in una buona relazione?

Questa nuova domanda tormenta Alix nella seconda parte del fumetto, nella quale la vediamo muoversi alla ricerca non solo di sé stessa, ma anche di un nuovo modo di stare in coppia, capace di accogliere le nuove esigenze che percepisce – riscoprisi, riscoprire il piacere, sperimentare, avere ancora paura – e le nuove concezioni dell’amore e del piacere che maturano lungo il suo difficile percorso di guarigione.

Garin ci accompagna in maniera delicata a parlare di poliamore, coppie aperte, relazioni asessuali, ribaltando un’altra serie di preconcetti su ciò che costituisce una “buona relazione” nell’accezione che ci è stata inculcata fin dall’infanzia. Il suo è un percorso all’indietro – verso quella parte di lei dalla quale ha origine il vaginismo e la sofferenza legata al sesso – ma anche in avanti, verso nuove esperienze, prospettive e scoperte che facciamo con lei tra queste pagine intense e splendidamente illustrate.

Il suo è un percorso autobiografico ma è anche un cammino collettivo di autocoscienza, di messa in discussione delle norme e delle imposizioni di genere che pesano soprattutto sulle donne, ma estendono i loro vischiosi tentacoli anche verso i partner uomini. In questo, il compagno di Alix è una rappresentazione di quanto difficile sia mettersi in discussione, e di quanta bellezza possa esserci nell’aprirsi e riscoprirsi ancora sé stessi, ma rinnovati, dopo il cambiamento.

Una striscia estratta dal fumetto nell’originale francese. Traduzione: “Una coppia fa sesso due volte a settimana. Il sesso è vergognoso. Essere in coppia e non fare sesso è solo coinquilinanza.”

La forza di un racconto illustrato

A rendere la storia di Alix così intensa non è solo l’argomento trattato, ma anche il medium scelto dall’autrice: solo una graphic novel poteva infatti restituire con tanta potenza le diverse sfaccettature del dolore e del piacere di Alix, l’intensità del suo percorso di riscoperta di sé e del proprio corpo. Alcune delle tavole mi sono rimaste impresse proprio per la loro capacità di raccontare con le pennellata, senza parole, il travaglio di non ritrovarsi nel proprio corpo, di non riconoscersi nel dolore che produce e che rigetta senza di noi.

Questo scollamento tra esperienza corporea ed esperienza emotiva si ricuce man mano che avanziamo tra le pagine proprio grazie all’evoluzione del tratto e del disegno, che riescono a rendere con vivida realisticità la loro ricongiunzione. A celebrare il momento è un’illustrazione a piena pagina di Alix che fluttua sul pelo dell’acqua, nuda, il volto sereno alzato al cielo, una sola frase a segnare il passaggio: “sono di nuovo viva”.

Un’immagine che ho sentito profondamente e intimamente mia, nella quale mi sono rispecchiata e riscoperta. Ad Alix Garin riconosco il grande merito di aver parlato di me mentre raccontava di sé stessa, di essere riuscita a prendere il suo racconto autobiografico e renderlo universale facendo risuonare quelle corde di sofferenza e bellezza che si intrecciano dentro tutte noi. Alla fine della lettura mi sono sentita rigenerata dal leggere un percorso simile al mio eppure unico nella sua bellezza ed evoluzione, uno dei tanti fili paralleli dell’esistenza che si intrecciano per qualche istanti al mio e poi continuano a snodarsi, liberi e sperabilmente più leggeri, al termine dell’incontro.

Per questo consiglio la lettura di Impenetrabile non solo alle ragazze e alle donne, ma anche ai loro compagni, affinché la storia di Alix sia un nuovo tassello di conoscenza che, chissà, potrebbe migliorare l’esistenza di tutti coloro che vivono una relazione di coppia e non hanno ancora maturato la consapevolezza necessaria per viverla in piena libertà e felicità.

Le illustrazioni presenti nell’articolo sono tratte dalla graphic novel originale in francese “Impénétrable”, scritta da Alix Garin ed edita da Le Lombard; il fumetto è stato tradotto anche in italiano ed è disponibile nel catalogo di Bao Publishing.

Recapiti
Denise