Ciao e benvenuto in questo nuovissimo articolo in cui analizziamo, con elettromiografia, le differenze tra lo squat nella variante bodybuilding e powerlifting.
Lo Squat è indiscutibilmente uno degli esercizi fondamentali per la forza e l’ipertrofia degli arti inferiori: coinvolge attivamente anche core e zona lombare, stimola la postura, e — se inserito in un piano di allenamento ben strutturato — contribuisce indirettamente anche allo sviluppo della parte superiore del corpo grazie alla risposta ormonale e meccanica.
Bodybuilding vs Powerlifting: definizioni e filosofia
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Squat versione “bodybuilding”: spesso eseguito con bilanciere alto sulla schiena (high-bar), stance (posizione piedi) più stretta o moderata, postura relativamente eretta, profondità paragonabile o anche sotto il parallelo, tempo sotto tensione medio-alto, con l’obiettivo di stimolare i muscoli in modo controllato, enfatizzare quads, glutei e una buona simmetria.
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Squat versione “powerlifting”: spesso eseguito con bilanciere in posizione bassa (low-bar), stance più ampia (gambe leggermente più divaricate), busto con maggiore inclinazione in avanti, bilanciere poggiato su deltoidi/posterior deltoidi, con l’obiettivo di sollevare il massimo carico possibile, enfatizzando la catena posteriore (glutei, femorali, schiena), e la stabilità a carichi elevati.
Naturalmente, queste sono generalizzazioni: molti atleti usano ibridi, o adattano la tecnica in funzione di obiettivi, anatomia, mobilità, programmazione.
8 ESERCIZI SPALLE A CORPO LIBERO/CALISTHENICS
Gli esercizi spalle corpo libero rappresentano una delle modalità più efficaci per rinforzare l’intero cingolo scapolare senza ricorrere a pesi o macchinari. Le spalle, infatti, oltre ad essere fondamentali per l’estetica del corpo, influenzano:
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postura
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stabilità toracica e scapolare
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forza nei movimenti verticali e orizzontali
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performance atletica
Allenarle correttamente aiuta a prevenire infortuni, soprattutto a carico della cuffia dei rotatori, migliorando al contempo mobilità e controllo motorio.
In questa guida troverai tutto ciò che serve per costruire spalle forti e sane attraverso esercizi spalle corpo libero, adatti sia a principianti sia ad atleti avanzati.
Dettaglio tecnico: posizione del bilanciere, postura, piedi, schiena
Posizione del bilanciere
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High-bar back squat (tipicamente bodybuilding / weightlifting / squat “classico”): il bilanciere viene appoggiato sulla parte alta dei trapezi, spesso sopra i deltoidi posteriori ma più in alto rispetto al low bar. Questo consente un busto più verticale.
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Low-bar back squat (tipico powerlifting): la barra è posizionata più in basso, a livello medio dei trapezi, appoggiata sui posteriori deltoidi, creando una sorta di “mensola” naturale. Questo cambia la leva e permette al corpo di sfruttare meglio i fianchi e la catena posteriore, rendendo possibile sollevare carichi maggiori.
Postura del busto e angoli di movimento
Le due varianti differiscono nettamente nella meccanica articolare:
| Variante | Busto / schiena | Angolo anche vs. ginocchia / profondità | Note |
|---|---|---|---|
| High-bar | Busto più verticale, torso eretto | Maggiore flessione dell’anca, ginocchia tendono a spostarsi in avanti; profondità → spesso profonda (parallelo o sotto) | Meno stress su bassa schiena, più carico su quadricipiti e ginocchia |
| Low-bar | Busto inclinato in avanti, torso più “flesso” | Maggiore enfasi su anche e catena posteriore, spesso stance più larga, profondità richiesta da powerlifting (anche piegata dietro il parallelo) | Permette più carico, enfatizza glutei, femorali, schiena, spesso minor stress sul ginocchio in favore di anca/anca-femore |
Nella variante low-bar, la combinazione di bilanciere basso + busto inclinato + stance più ampia produce una traiettoria della barra e un centro di gravità che favoriscono la “spinta coi fianchi” e la muscolatura posteriore. In high-bar, la traiettoria è più verticale, spesso favorendo l’attivazione dei quadricipiti.
Posizione dei piedi e ampiezza della stance
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Nello stile da powerlifting (low-bar), è comune usare un’ampiezza delle gambe maggiore rispetto al high-bar, con piedi leggermente ruotati verso l’esterno; questa stance ampia favorisce stabilità, attivazione dell’anca e dei glutei, e consente un buon equilibrio durante la discesa e la risalita.
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Nella versione bodybuilding / high-bar, spesso la stance è più stretta o moderata, con piedi alla larghezza delle spalle o poco più, e un orientamento dei piedi verso l’esterno di circa 10-15 gradi, per mantenere un busto eretto e un migliore allineamento biomeccanico.
La variazione di stance non solo influisce sulla stabilità e comfort, ma anche su quali gruppi muscolari lavorano di più: stance larga → maggiore attivazione glutei / catena posteriore, stance stretta → maggiore lavoro su quadricipiti e femorali.
Schiena e core: postura e stabilizzazione
Indipendentemente dalla variante, una schiena stabile e con curvatura neutra è fondamentale. Nel high-bar la torso più verticale facilita il mantenimento di una schiena dritta; nel low-bar invece il busto inclinato richiede maggiore attivazione del core, lombari, e stabilità della colonna per evitare compensazioni o infortuni. Molti atleti di powerlifting fanno un leggero “sit back” (sedersi indietro) piuttosto che “down” — coinvolgendo in modo marcato anche glutei e femorali.
Inoltre, alcuni protocolli suggeriscono di usare una respirazione controllata: inspirazione profonda, “stacco” della barra, passo indietro, mantenimento del core contratto, discesa e risalita, con espirazione controllata — per stabilizzare core e proteggere la colonna.
Cosa dicono gli studi: attivazione muscolare ed elettromiografia (EMG)
Per valutare l’efficacia delle due varianti, diversi studi hanno misurato l’attività muscolare (tramite EMG) e la cinematica in squat ad alta o bassa barra:
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Un importante studio di Muscle activation varies between high-bar and low-bar back squat (Murawa et al., 2020) ha confrontato HBBS (high-bar back squat) e LBBS (low-bar back squat) su soggetti esperti in powerlifting, con carichi compresi tra 60 e 70 % 1RM. I risultati mostrano un’attivazione significativamente maggiore nella fase eccentrica — per tutti i muscoli considerati — nella variante low-bar rispetto alla high-bar.
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In particolare, nella concentric phase, low-bar ha mostrato maggiore attivazione di estensori dell’anca e muscoli della catena posteriore (glutei, erector spinae — i.e., schiena), rispetto alla high-bar.
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Altri studi su atleti da bodybuilding e varie variazioni dello squat (bilanciere alto/basso, stance diversa, front squat, profondità, etc.) indicano che la posizione del bar + stance + ampiezza piedi determinano differenze rilevanti nell’attivazione di glutei, femorali, quadricipiti e adduttori.
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Ad esempio, nella ricerca The Activation of Gluteal, Thigh, and Lower Back Muscles in Different Squat Variations Performed by Competitive Bodybuilders, gli autori riportano che posizioni con stance larga aumentano l’attivazione dei muscoli delle cosce (es. vastus lateralis, adductor longus), mentre profonde variazioni di squat non sempre producono differenze marcate di EMG, a meno di cambiare stance o posizione del bilanciere.
In sintesi: la variante low-bar tende a stimolare maggiormente glutei, femorali e la catena posteriore; la high-bar e versioni “bodybuilding-oriented” tendono a favorire un’attivazione più equilibrata, spesso con maggiore enfasi sui quadricipiti.
È interessante notare che un altro studio, Comparison of 6-RM Squatting with Low and High Barbell Placement (van den Tillaar & Helms, 2020), su squat 6-RM non ha rilevato differenze significative di attivazione EMG tra le due varianti durante le singole ripetizioni, ma ha segnalato differenze nella cinematica: con low-bar angolo dell’anca più contenuto, maggiore angolo al ginocchio, busto più inclinato, velocità media di risalita maggiore, ecc.
Ciò significa che a carichi elevati, le differenze di attivazione muscolare potrebbero attenuarsi — ma le differenze meccaniche e di leva restano, il che può influenzare prestazione, sicurezza e adattamenti nel lungo termine.
CREATINA E PALESTRA
Cosa sai a riguardo della creatina?
Il mondo dell’allenamento (e delle palestre in particolare) è ricco di falsi miti.
Questi “falsi” riguardano in buona parte anche l’integrazione!
La creatina NON fa eccezione…
È utile assumerla ai fini dell’incremento di massa muscolare?
Fa realmente ritenzione idrica o, al contrario, aiuta ad eliminarla?
Questo è molto altro lo vediamo nell’articolo dedicato:
Tabelle comparative & grafici
Tabella: differenze strutturali tra squat “bodybuilding (high-bar)” e “powerlifting (low-bar)”
| Caratteristica | High-bar (“bodybuilding / squat classico”) | Low-bar (“powerlifting”) |
|---|---|---|
| Posizione bilanciere | Sulla parte alta dei trapezi / spalle alte | Sui trapezi medi / deltoidi posteriori (più bassa) |
| Angolo torso / busto | Torso più verticale / meno inclinato | Torso più inclinato in avanti |
| Stance / posizione piedi | Larghezza moderata/stretta, piedi leggermente esterni | Spesso stance più ampia, piedi ruotati esterno |
| Coinvolgimento muscolare prevalente | Quadricipiti, femorali, glutei (dipende), ginocchio → buona attivazione quad | Glutei, femorali, catena posteriore, anche e core per stabilità |
| Profondità tipica | Parallelo o sotto parallelo, profondità di squat elevata possibile | Profondità conforme regole powerlifting: anche sotto il parallelo, “sedersi indietro” |
| Vantaggio | Maggiore attivazione muscolare equilibrata, buona per ipertrofia, postura eretta, tecnica “classica” | Permette carichi maggiori, massimizza forza, enfatizza posteriori e core, leva favorevole |
| Criticità / requisiti | Richiede mobilità caviglie/ginocchia/anca per profondità con busto eretto | Richiede buona mobilità spalle/deltoidi, buona tecnica per evitare stress su schiena |
Esempio di grafico: attivazione relativa muscoli principali (glutei vs quad) in high-bar vs low-bar
(Nota: grafico illustrativo