Imprese piccole, contributo 2025 dal Fondo per la sicurezza - redigo.info

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Sono ammissibili al contributo del Fondo per la Sicurezza – cofinanziato dalla Camera di Commercio e da 32 Comuni del territorio aderenti e rivolto alle piccole imprese che intendono dotarsi di sistemi di sicurezza per affrontare la microcriminalità – le spese di acquisto e di installazione, al netto dell’IVA, dei seguenti sistemi di sicurezza:

  1. sistemi di video-allarme antirapina;
  2. sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico e nebbiogeni;
  3. sistemi passivi: casseforti, porte e serrande blindate, antitaccheggio, inferriate, vetri antisfondamento, dispositivi di illuminazione notturna interni ed esterni installati allo scopo di consentire la vista dell’interno dei locali aziendali (anche la presenza di eventuali intrusi), sistemi integrati di verifica, contabilizzazione e stoccaggio del denaro;
  4. contratti stipulati con Istituti di vigilanza per la sorveglianza dei locali aziendali (sono ammessi i canoni del servizio a partire dal 1° gennaio 2025).

Nel caso di impianti installati in Comuni aderenti all’iniziativa, il contributo copre il 50% delle spese fino ad un massimo di 3.000,00 € per i sistemi di tipologia a) e fino ad un massimo di 1.200,00 € per i sistemi di tipologia b) – c – d).

Nel caso di impianti realizzati in Comuni non aderenti, il contributo copre il 40% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 2.400,00 € per i sistemi di tipologia a) e fino ad un massimo di 960,00 € per i sistemi di tipologia b) – c) – d).

Tali somme non sono comprensive dell’eventuale premialità di € 250,00, che verrà riconosciuta alle imprese in possesso del rating di legalità.

L’intervento è previsto per spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2025. Le risorse camerali a disposizione sono pari ad € 100.000,00.

L’agevolazione è concessa in base al regime “de minimis” e non è cumulabile con altri interventi agevolativi per la stessa tipologia di spesa.

Destinatari del contributo del Fondo per la sicurezza

Il contributo verrà assegnato con priorità alle domande relative a:

– tipologia a) impianti di videoallarme antirapina collegati in video alle Forze dell’Ordine presentate da imprese rientranti nei codici Ateco di cui all’art. 2 (punti 15);

– altre tipologie di impianti;

– impianti tipologia a) installati da imprese non rientranti nell’elenco dell’art. 2 (punti 5) e infine le altre tipologie di impianti installati da imprese non rientranti nell’art. 2 (punti 0), secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande telematiche.

Possono presentare domanda solo le imprese che non hanno ottenuto almeno una volta, per qualsiasi tipologia di impianto, il contributo Fondo Sicurezza nelle tre annualità precedenti al 2025 in riferimento alla stessa localizzazione.

I soggetti beneficiari devono possedere tutti i requisiti previsti dal bando al momento della presentazione della domanda e mantenerli fino al momento della liquidazione, pena la revoca del contributo.

Sono requisiti di ammissibilità: la regolarità del pagamento del diritto annuale camerale; la regolarità del DURC.

Va precisato che, in fase di concessione, non verrà considerato irregolare il diritto annuale non versato, ma oggetto di possibile ravvedimento operoso (art. 13 D.lgs. 472/97); prima della liquidazione del contributo, il diritto annuale dovrà comunque essere regolare.

Modalità operativa

Le domande vanno presentate dalle ore 10,00 di lunedì 17 marzo fino alle ore 20,00 di venerdì 19 dicembre 2025, esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa. L’invio telematico dovrà avvenire mediante la piattaforma ReStart.

Sarà possibile precompilare il modulo generato dalla piattaforma ReStart, da lunedì 10 marzo 2025. La domanda dovrà essere composta, a pena di esclusione, da:

  • il modulo generato dalla piattaforma ReStart, dal titolo “Richiesta di contributo” che ha solo una funzione informatica;
  • la domanda redatta secondo il modello predisposto, pubblicato tra gli allegati, regolarmente compilato (scegliere quello corrispondente al sistema di sicurezza che si intende acquistare). La mancanza di questo modulo di domanda comporterà l’esclusione dell’impresa dal contributo;
  • i preventivi di spesa o le fatture già emesse a partire dal 1° gennaio 2025.

La Camera di Commercio gestisce il Fondo per conto degli altri enti promotori.

Le domande verranno valutate in ordine cronologico e, con cadenza mensile, verrà adottato un atto di concessione dei contributi. Dopo ogni atto di concessione, l’ufficio competente invierà tramite PEC alle imprese beneficiarie la notifica della concessione del contributo e l’indicazione del codice CUP. Tramite PEC verranno comunicate anche le esclusioni dal contributo.

Rendicontazione

L’impresa dovrà inviare la rendicontazione, esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa, mediante piattaforma ReStart, entro e non oltre il termine assegnato, ossia entro 30 giorni dalla comunicazione del C.U.P. (Codice Unico Progetto), avvenuta in sede di concessione del contributo.

La Camera si impegna a liquidare ai beneficiari l’importo spettante entro 30 gg dalla presentazione completa della documentazione richiesta.

Redazione redigo.info

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