Nota stampa
1° dicembre 2025
La verità sul potenziale dei biocarburanti nei trasporti
Con l’avvicinarsi del 10 dicembre, data in cui la Commissione UE si presenterà la sua proposta per la revisione del Regolamento sulle emissioni di CO₂, T&E torna ad attaccare i biocarburanti con un rapporto che punta più a generare allarmismo che a fornire informazioni equilibrate.
I fatti dicono altro. Lo studio “Development of outlook for the necessary means to build industrial capacity for drop-in advanced biofuels” realizzato dalla DG “Research and Innovation” (Directorate C – Clean Planet) della Commissione UE del 2024 ha dimostrato che il potenziale tecnico di biomassa sostenibile conforme alla RED III è ampio e in crescita.
Lo studio elaborato quindi dalla stessa Commissione europea evidenzia che il potenziale totale di biomassa disponibile per i mercati energetici nella UE-27 e nei paesi candidati per il 2030 varia da 310 a 836 milioni di tonnellate secche (equivalenti a 132-353 Mtoe/anno di biocarburanti), mentre per il 2050 da 294 a 892 milioni di tonnellate (equivalenti a 128-382 Mtoe/anno di biocarburanti).
Questo significa che ci sarà materia prima sufficiente per sostenere la produzione di biocarburanti avanzati in grado di soddisfare la domanda sia per la marina che l’avio (che da solo consuma circa 50 milioni di tonnellate di jet fuel) e che potrà coprire anche una parte del trasporto stradale.
Lo studio evidenzia inoltre la possibilità di sviluppare nuove tecnologie per convertire risorse oggi inutilizzate (biomassa gassosa, letame, fanghi di depurazione) in carburanti drop-in e quindi evidenzia come il potenziale dei biocarburanti può essere in crescita se supportato da un quadro normativo favorevole e duraturo
La stessa Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), del resto, nel suo recentissimo rapporto “Delivering Sustainable Biofuels. Pathways to 2035” del mese scorso, evidenzia il ruolo fondamentale che avranno i biocarburanti attuando semplicemente le policies esistenti nei vari comparti del trasporto, dove a livello mondiale nel 2035 copriranno oltre il 40% della domanda di energia rinnovabile del trasporto stradale (v. grafico 1).
La vera opportunità è dunque ora. Occorre intervenire per dotare l’Europa di una normativa veramente improntata alla libertà tecnologica e che consenta quindi di sbloccare investimenti per accelerare la decarbonizzazione dei trasporti con soluzioni già disponibili e che hanno dimostrato la loro efficacia. Forse è proprio questo che spaventa T&E, più interessata solo ad elettrificare il trasporto che a una strategia realmente efficace per ridurre le emissioni di CO2, dimenticando oltretutto che a livello mondiale circa il 60% dell’elettricità è ancora prodotta da fonte fossili e lo sarà ancora per molto come si legge anche nei rapporti dell’AIE.
Fonte (2025) IEA, “Delivering Sustainable Biofuels. Pathways to 2035 “
DOWNLOAD 1.12.25.Nota stampa. La verità sul potenziale dei biofuels