Nell’ambito delle celebrazioni degli 80 anni dell’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, AGIS lombarda ha promosso un’indagine trasversale sul pubblico delle imprese dello spettacolo in Lombardia, presentata sabato 29 novembre presso il Ridotto dei Palchi Arturo Toscanini del Teatro alla Scala.
La ricerca, condotta da Ergo Research, nasce con l’intento di rappresentare la frequentazione delle sale da spettacolo in Lombardia da parte della popolazione sotto il profilo attitudinale e valoriale, dopo averne tracciato una profilazione socio-economica. Vengono sondate la propensione alla partecipazione, le motivazioni, le resistenze, sia di coloro che dichiarano di fruire di spettacolo, sia di chi non ha un pregresso recente di frequentazione.
Apre i lavori Fortunato Ortombina, Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro alla Scala: «Siamo in un momento storico in cui l’umanità sta esprimendo una profonda esigenza di fruire lo spettacolo dal vivo. Il Teatro alla Scala è un esempio eloquente di tale necessità, registrando il tutto esaurito nella quasi totalità delle produzioni in programma. Siamo in prima linea nei confronti del nostro ruolo di servizio pubblico, impegnandoci quotidianamente nella proposta di opere, balletti e concerti, garantendo standard qualitativi di eccellenza».
«Questa indagine ci restituisce una fotografia chiara: la Lombardia è una regione in cui lo spettacolo è un bisogno culturale reale e vivo. I dati confermano che i nostri cittadini, in particolare i più giovani, cercano cinema, teatro, musica ed esperienze condivise» osserva con soddisfazione Francesca Caruso, Assessore alla Cultura di Regione Lombardia, «E questo ci dice che investire nello spettacolo significa investire nell’identità di un territorio. Il fatto che la nostra regione superi la media nazionale nella partecipazione alle diverse forme di spettacolo ci conferma che stiamo andando nella direzione giusta. E non poteva esserci occasione migliore degli 80 anni di AGIS per ribadire quanto sia fondamentale il ruolo dell’associazionismo culturale: un presidio che tiene insieme imprese, sale, comunità e pubblico. Il modo migliore per celebrare questo anniversario è guardare avanti, continuando a costruire insieme un sistema dello spettacolo ancora più forte, più accessibile e più vicino alle persone».
Soffermandosi sulle abitudini dei cittadini milanesi, l’Assessore alla Cultura della Città di Milano, Tommaso Sacchi, osserva che «I dati confermano il ruolo centrale di Milano nel panorama culturale italiano. La nostra città registra una partecipazione teatrale ben superiore alla media nazionale e regionale ed esprime da sola un terzo del pubblico lombardo. Questa vitalità nasce da un ecosistema culturale che unisce tradizione e innovazione, garantendo un’offerta ampia e di qualità. Particolarmente significativo è il coinvolgimento dei giovani: quasi un milanese su due tra i 15 e i 34 anni ha scelto il teatro nell’ultimo anno, a dimostrazione di una cultura capace di parlare al presente e alle nuove generazioni».
Con la sua dichiarazione, Francesco Giambrone, Presidente AGIS, torna a posare lo sguardo sul motore di questo studio: «Le celebrazioni degli ottant’anni dell’AGIS rappresentano un’occasione preziosa per celebrare la storia dell’Associazione e dei tanti mondi che essa rappresenta, ma soprattutto devono essere un momento per immaginare e costruire il futuro. Per farlo, è fondamentale partire da quello che è oggi il settore dello spettacolo e soprattutto dall’analisi degli stimoli che arrivano dal territorio, stimoli spesso molto differenti che raccontano di un Paese che, pur nella frammentarietà e nella diversità delle tante situazioni territoriali, accoglie una straordinaria ricchezza che è tutta rappresentata dalla nostra Associazione. Le nostre unioni regionali, come AGIS lombarda, hanno un valore straordinario: grazie alla loro vicinanza con le realtà locali e al legame con le comunità, riescono a coglierne gli orientamenti e le istanze e a valorizzare le differenze e le peculiarità di ciascuna realtà. Qui, oggi, stiamo interpretando al meglio ciò che desideriamo siano le celebrazioni degli ottant’anni dell’AGIS: non solo memoria di un importante passato, ma visione condivisa per il domani».
Rilancia il Presidente AGIS lombarda, Domenico Dinoia: «Gli 80 anni di AGIS sono un traguardo importante che abbiamo voluto trasformare in un’occasione di crescita per l’intero settore. Le trecento imprese associate all’AGIS lombarda, che rappresentano tutte le anime dello spettacolo, hanno condiviso l’obiettivo di promuovere una riflessione sul pubblico, fulcro delle nostre attività, per esplorare nuove opportunità di sviluppo».
«L’indagine è un punto di partenza per il nostro lavoro. Il cinema è il combinato disposto della visione di un film in un luogo insieme ad altre persone», sottolinea Tomaso Quilleri, Presidente ANEC lombarda. «Se gli over 55 non sono ancora tornati in sala con la stessa frequenza del pre-pandemia, i giovani hanno riconosciuto la funzione sociale dell’esperienza cinematografica».
Per quanto riguarda il comparto dello spettacolo dal vivo, il Coordinatore della Sezione in seno ad AGIS lombarda, Fiorenzo Grassi rileva che «i dati emersi sono senza dubbio positivi. Gli spettatori sono tornati a riempire i teatri perché si fidano delle nostre proposte e apprezzano le scelte artistiche. C’è quindi margine per un’intensificazione della frequenza».
«Con la loro offerta polifunzionale di cinema, teatro e musica e la diffusione capillare sul territorio, le sale della comunità rivestono un ruolo centrale nel panorama lombardo. La riconoscibilità di questi luoghi favorisce una fruizione trasversale tra i diversi generi di spettacolo» evidenzia don Gianluca Bernardini, Presidente ACEC.
L’indagine fornisce un quadro chiaro circa la sovrapposizione nella scelta tra le diverse forme di spettacolo. Attraverso questo strumento le imprese di spettacolo, insieme alle artiste, artisti, maestranze, operatrici e operatori, hanno la possibilità di approfondire e sviluppare nuove pratiche di avvicinamento e coinvolgimento del pubblico
Al termine dell’incontro, e fino alla Prima della Scala, che coincide con l’anniversario della fondazione di AGIS, l’Unione lombarda lancia una campagna di comunicazione con l’obiettivo di valorizzare il ruolo dell’Associazione e la rilevanza dello spettacolo nella costruzione dell’identità collettiva.
Si ringrazia Fondazione Teatro alla Scala per aver partecipato attivamente all’organizzazione e ospitato questo appuntamento.