Quanto vale la vita di una persona con disabilità? L'appello di Casa al Plurale: "Trasformiamo la retorica dell'inclusione in impegni misurabili" - Casa al Plurale

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In occasione della Giornata mondiale della disabilità, l’Associazione ribadisce la necessità di politiche concrete

“Promuovere società che includano le persone con disabilità per promuovere il progresso sociale” è il tema scelto quest’anno dalle Nazioni Unite per la “Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità” del 3 dicembre: un obiettivo che Casa al Plurale incarna da sempre, come associazione di case famiglia per persone con disabilità, aperte e dedite ogni giorno a costruire comunità inclusive e solidali sul territorio di Roma e nel Lazio. La realtà, però, continua a mostrare l’opposto: troppe persone con disabilità vivono ai margini, senza prospettive concrete per il futuro.

In Italia le persone con disabilità sono oltre 3,1 milioni, pari al 5,2% della popolazione. La legge 112/2016 sul “Dopo di Noi” ha aperto una prospettiva nuova, che la Riforma della disabilità sta cercando di consolidare. Tuttavia, i dati mostrano come il carico dell’assistenza resti ancora in larga parte sulle famiglie, con migliaia di persone che non trovano risposte adeguate nei servizi pubblici.

È in questo scenario che Casa al Plurale ribadisce la necessità di politiche concrete per garantire un futuro sereno e dignitoso alle persone con disabilità, anche quando la famiglia non potrà più esserci.

La riflessione che emerge è netta: accanto al sostegno alle famiglie, è indispensabile investire in strutture e progetti di ‘Dopo di noi’, perché senza questi interventi, il contributo economico rischia di restare un aiuto temporaneo, privo di prospettiva o, peggio, una scelta che risponde a logiche di consenso.

Il presidente di Casa al Plurale, Luigi Vittorio Berliri sottolinea: “Vorrei chiedere a ciascun Consigliere Comunale e Regionale, ciascun Onorevole, ha valore la vita di una persona con disabilità? Tutti mi risponderebbero di sì. Ma se ha valore, quante risorse saresti disposto a spostare nel bilancio della città, della regione, della nazione, a favore del futuro sereno delle persone con disabilità? Sapresti quantificare una cifra? E da dove prenderesti queste risorse?”.

Casa al Plurale invita istituzioni e società civile a dare risposte concrete a queste domande, trasformando la retorica dell’inclusione in impegni misurabili. Perché una società che include davvero le persone con disabilità non solo garantisce diritti, ma costruisce progresso sociale per tutti e tutte.

Ufficio Stampa Casa al Plurale

Carmela Cioffi 3381090669

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