Vertenze. Tecopress di Dosso di Sant’Agostino (FE), completato il salvataggio dell’azienda meccanica ferrarese grazie al percorso di acquisizione da parte di SirTec, NewCo guidata dalla bolognese Gruppo Sira Industrie Spa. Colla e Paglia: “Si apre una nuova pagina, siamo di fronte a una operazione importante, resa possibile dall’impegno di tutte le parti coinvolte, a partire da chi ha deciso di investire nel futuro dell’azienda”

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Bologna - “Da oggi per Tecopress si apre una nuova pagina su cui scrivere un rinnovato quadro di continuità produttiva e salvaguardia occupazionale. Il 2026 rappresenterà la fase decisiva per la piena reindustrializzazione dello stabilimento e il rientro definitivo di tutte le lavoratrici e i lavoratori. Un’operazione importante, resa possibile dall’impegno e dalla responsabilità di tutte le parti coinvolte, a partire dal Gruppo Sira industrie, che ha deciso di investire nel futuro dell’azienda di Dosso di Sant’Agostino”.

Così il vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e l’assessore al Lavoro, Giovanni Paglia, presentando oggi a Bologna la conclusione del percorso di rinascita dell’azienda ferrarese grazie al completamento del percorso di acquisizione, avvenuto questa mattina, da parte di parte di SirTec, la NewCo guidata dalla bolognese Gruppo Sira Industrie Spa della famiglia Gruppioni.

A illustrare il completamento dell’operazione di salvataggio di Tecopress, assieme a Paglia e Colla, il presidente e Ceo del Gruppo Sira industrie Spa, Valerio Gruppioni, il sindaco del Comune di Terre di Reno, Roberto Lodi, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Ferrara.

Sira Industrie Spa di Pianoro, nel bolognese, holding operativa della famiglia Gruppioni, presente con unità produttive in tre continenti, è attiva nei settori industriali della pressofusione di alluminio, dell’automotive, del riscaldamento domestico e dei bus, minibus e veicoli speciali.

“Ringraziamo le organizzazioni sindacali, le rappresentanze dei lavoratori, le istituzioni locali e il presidente Valerio Gruppioni, oltre alla precedente proprietà della famiglia Dondi, per la responsabilità e il grande impegno profuso, nel pieno rispetto reciproco- hanno aggiunto Colla e Paglia-. Da oggi inizia un nuovo percorso con un gruppo di grande reputazione”.

“Un’operazione che segna un impegno importante per Il nostro gruppo, in un territorio dove già siamo presenti da tempo- ha detto il presidente, Valerio Gruppioni-. Comincia ora un percorso comune con l’istituzione locale e le altre parti sociali per trasformare questo salvataggio in un futuro successo”.

“Questa operazione è molto importante per il nostro territorio- ha sottolineato il sindaco, Roberto Lodi-. Dopo il terremoto questa azienda, come diverse altre, si è rialzata e ripartita dopo una ricostruzione che ha richiesto tanti sacrifici, tra cui quelli delle maestranze. L’amministrazione comunale, per quanto di propria competenza, non farà mancare il proprio appoggio agli imprenditori che hanno investito per il rilancio produttivo e occupazionale di Tecopress”.

“Per le organizzazioni sindacali oggi- hanno detto i rappresentanti di  Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Ferrara- si arriva a questa soluzione concreta, grazie a quanto sottoscritto nell’accordo sindacale siglato in Regione Emilia-Romagna il 30 luglio 2024, di cui i contenuti sono il proseguo per il rilancio dello stabilimento e per la salvaguardia occupazionale. Il sito industriale, va ricordato, si trova in un territorio profondamente colpito da un processo di de-industrializzazione, di conseguenza tale operazione assume un rilievo ancora maggiore”.

La vertenza in sintesi
La crisi di Tecopress (fonderia specializzata nella pressofusione per la produzione di componentistica) era partita a inizio 2024 con una repentina decisione della proprietà di licenziare una settantina di lavoratori. Si apre in Regione un tavolo di salvaguardia occupazionale. Poi, a febbraio, la proprietà dello stabilimento ferrarese aveva annunciato il ritiro dei licenziamenti e l’avvio delle procedure per attivare gli ammortizzatori sociali, dopo un accordo di cassa integrazione stipulato in Regione, aprendo la strada alla ricerca di soluzioni che salvaguardassero il sito produttivo e la continuità occupazionale.

Il salvataggio e il rilancio si realizzeranno attraverso SirTec (nata formalmente il 5 luglio scorso), NewCo di Sira Industrie della famiglia Gruppioni, che a partire dal 1^ agosto subentra a Tecopress prima con un affitto d’azienda poi con un impegno vincolante all'acquisto entro un anno. Nel frattempo, arriva la proroga della Cigs per cessazione per i lavoratori ancora non rientrati in produzione, resa possibile dal Decreto-legge Ilva.
Nel 2025 si conclude positivamente la procedura di composizione negoziata della crisi di Tecopress.

L’azienda di Sant’Agostino nel corso degli anni post sisma 2012 ha ricevuto contributi dalla Regione Emilia-Romagna per poter tornare in produzione e restare un presidio sul territorio.

Gianni Boselli

Ultimo aggiornamento: 02-12-2025, 16:36

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