La Lombardia inserisce il PDTA per l’adrenoleucodistrofia nell’elenco regionale

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Il documento definisce i centri di riferimento per la patologia, la modalità di presa in carico dei pazienti e l’avvio dello screening neonatale 

Con la delibera del 10 novembre 2025 (XII/5285), la Regione Lombardia ha ufficialmente aggiunto il Percorso Diagnostico‑Terapeutico Assistenziale (PDTA) dedicato all’adrenoleucodistrofia all’elenco regionale dei PDTA per malattie rare. È un passaggio che amplia la rete di presa in carico dei pazienti e introduce, dal 1° gennaio 2026, lo screening neonatale per questa patologia, segnando un punto di svolta nella diagnosi precoce e nella possibilità di intervento tempestivo.

ADRENOLEUCODISTROFIA: CARATTERISTICHE E IMPATTO

L’adrenoleucodistrofia legata all’X (X‑ALD), o più semplicemente adrenoleucodistrofia (ALD), è una malattia metabolica ereditaria, legata a mutazioni del gene ABCD1, che colpisce in modo più grave gli individui di sesso maschile. L’alterazione genetica provoca l’accumulo nell’organismo di acidi grassi a catena molto lunga, con conseguenti danni progressivi al sistema nervoso centrale e alle ghiandole surrenali. I fenotipi clinici della patologia sono diversi: dalla forma cerebrale infantile (CCALD), che evolve rapidamente e può portare a grave disabilità o morte se non trattata, all’adrenomieloneuropatia (AMN), caratterizzata da progressiva spasticità e deficit motori, fino all’insufficienza surrenalica isolata (“Addison only”). Esistono anche forme cerebrali adolescenziali e adulte, oltre a manifestazioni più lievi nelle donne portatrici. Questa variabilità clinica rende indispensabile un percorso di gestione della malattia strutturato e condiviso.

COS’È UN PDTA E PERCHÉ È IMPORTANTE

I Percorsi Diagnostico‑Terapeutici Assistenziali sono strumenti operativi che definiscono criteri comuni per la diagnosi e il trattamento di una malattia e per la presa in carico e il monitoraggio dei pazienti. La loro funzione è garantire uniformità di cura e continuità assistenziale, riducendo le disuguaglianze e assicurando che pazienti e famiglie trovino risposte omogenee sul territorio regionale. L’inserimento di un PDTA nell’elenco regionale significa che la patologia entra a pieno titolo nella rete di riferimento per le malattie rare, con protocolli validati e centri dedicati.

LE MISURE PREVISTE DAL PDTA DELLA LOMBARDIA 

Il PTDA lombardo per l’adrenoleucodistrofia, pubblicato a novembre 2025, è articolato e dettagliato. Prevede innanzitutto l’avvio dello screening neonatale dal 1° gennaio 2026: alla nascita, i neonati saranno sottoposti ad analisi biochimiche per rilevare i “very long chain fatty acids” (VLCFA), cioè gli acidi grassi a catena molto lunga che si accumulano nella malattia, con successiva conferma diagnostica mediante analisi del gene ABCD1.

Sono inoltre definiti percorsi diagnostici differenziati: ad esempio, in caso di sospetto clinico di adrenoleucodistrofia o di insufficienza surrenalica non spiegata (Addison idiopatico, cioè una forma di insufficienza delle ghiandole surrenali senza causa nota), il PDTA indica quali esami eseguire: dalle analisi biochimiche alla risonanza magnetica cerebrale con mezzo di contrasto, fino al sequenziamento genetico.

La sorveglianza clinica è un altro pilastro: i pazienti devono essere seguiti con risonanze magnetiche periodiche, valutazioni neurologiche ed endocrinologiche e controlli ormonali per individuare precocemente segni di coinvolgimento cerebrale o di insufficienza surrenalica.

Sul fronte terapeutico, il documento stabilisce che il trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (HSCT) è indicato nei pazienti con segni radiologici iniziali ma ancora senza sintomi gravi. Questo intervento, se eseguito in fase precoce, può modificare la storia naturale della forma cerebrale (X-CALD). Per le forme croniche come l’adrenomieloneuropatia (AMN, caratterizzata da spasticità e deficit motori progressivi), il PDTA prevede protocolli riabilitativi, terapie sintomatiche e supporto nutrizionale.

Il documento dedica attenzione anche alla gestione endocrinologica: sono fornite linee guida per la diagnosi e il trattamento dell’insufficienza surrenalica, con indicazioni sulla terapia sostitutiva e sul monitoraggio a lungo termine.

Infine, il PDTA individua come centri clinici di riferimento l’Ospedale dei Bambini Buzzi, la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta e l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, l’ASST Spedali Civili di Brescia e l’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, e sottolinea l’importanza di un’assistenza integrata che includa supporto psicologico e sociale alle famiglie, criteri di accesso ai servizi sociosanitari e percorsi di accompagnamento per garantire continuità assistenziale.

L’ADRENOLEUCODISTROFIA ENTRA A PIENO TITOLO NELLE RETE MALATTIE RARE DELLA LOMBARDIA

L’ingresso dell’adrenoleucodistrofia nell’elenco dei PDTA della Lombardia segna un passo decisivo verso diagnosi precoce e interventi tempestivi e rafforza la rete regionale delle malattie rare. La pubblicazione del documento sul portale del Centro di Coordinamento Malattie Rare Mario Negri consente inoltre a operatori sanitari e famiglie di accedere a informazioni chiare e aggiornate, consolidando la trasparenza e la diffusione delle buone pratiche.

Recapiti
info@osservatoriomalattierare.it (Alessandra Babetto)