Spese di trasferta e rappresentanza. Assonime sulla tracciabilità - redigo.info

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Con la circolare n. 26 del 3 dicembre 2025, Assonime analizza le novità introdotte dal D.LGS. n. 192/2024, dalla L. n. 207/2024 (di Bilancio per il 2025) e dal D.L. n. 84/2025, in materia di tracciabilità delle spese di trasferta, illustrandone l’impatto fiscale per lavoratori dipendenti e imprese.

Gli interventi di legge sulla tracciabilità delle spese

Il nuovo quadro normativo ha introdotto un onere generalizzato di tracciabilità per le spese di vitto, alloggio, viaggio e trasporto sostenute durante trasferte o missioni lavorative quale condizione per la non concorrenza dei rimborsi alla formazione del reddito di lavoro dipendente o autonomo e la deducibilità delle medesime spese ai fini del reddito d’impresa e dell’IRAP.

L’intervento ultimo, del richiamato D.L. n. 84/2025 – riconoscendo le difficoltà operative nel mettere in atto la tracciabilità dei pagamenti fuori dall’Italia e tenuto conto della finalità essenzialmente anti-evasiva concernente, come ricorda la relazione tecnica alla Legge di Bilancio 2025, le attività svolte dai fornitori e dai prestatori di servizi coinvolti nelle trasferte – ha limitato la valenza di questo onere alle spese sostenute nel territorio nazionale, escludendo dunque quelle all’estero.

La circolare 26/2025 – non disponibile all’utenza in versione integrale se non dietro registrazione su Piattaforma – approfondisce i nuovi vincoli di tracciabilità, evidenziando che:

i) solo i pagamenti tracciabili (bonifico, carte, assegni, app collegate a conti correnti) consentono la non imponibilità in capo al dipendente e la deducibilità in capo all’impresa;

ii) l’onere relativo ai viaggi e ai trasporti riguarda in particolare i servizi di taxi e NCC (treni, aerei e altri mezzi di linea restano esclusi).

Gli stessi requisiti di tracciabilità vengono estesi anche alle spese di rappresentanza che, per l’appunto, diventano deducibili solo se tracciate.

Assonime critica sulle incoerenze normative

Osservazioni di natura operativa per le imprese in merito all’adeguamento delle procedure interne di trasferta e alla possibilità di dotare i dipendenti di carte aziendali chiudono la pubblicazione di Assonime, che auspica ulteriori chiarimenti per superare incoerenze normative e difficoltà applicative.​​​​​​​

Redazione redigo.info

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