Roma, 4/12/2025 – “La notizia dell’imminente indagine Antitrust europea conferma un punto su cui insistiamo da tempo: integrare un assistente di IA in un servizio essenziale come WhatsApp senza un consenso chiaro e senza reali alternative mina libertà di scelta e concorrenza. Il tema non riguarda solo la privacy, ma la struttura stessa dei mercati digitali. Quando un operatore grande come Meta introduce funzioni proprietarie che diventano, di fatto, “obbligate”, il rischio è un ambiente digitale che finisce per limitare l’autonomia degli utenti. È necessario che le verifiche procedano in modo puntuale e che ogni scelta operativa tenga conto, prima di tutto, dei diritti e delle garanzie dei consumatori”, lo ha dichiarato in una nota Martina Donini, Presidente nazionale Udicon.
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