Sei un subacqueo? Partecipa al Contest per proteggere la Cladocora!
Il progetto per il ripristino di aree degradate di Cladocora caespitosa nel mare dell’Isola di Ustica dove sono presenti colonie con un diverso grado di conservazione.
DOVE SI SVOLGE IL PROGETTO
Il mare di Ustica ospita un tesoro unico: la prima Area Marina Protetta d’Italia (AMP), istituita nel 1986. Questo angolo di mare straordinario, esteso per oltre 15.000 ettari, è un rifugio prezioso per la biodiversità marina.
L’AMP è divisa in tre aree, ciascuna con regole specifiche per proteggere l’ecosistema e favorire un equilibrio tra uomo e natura.
- Zona A: Riserva Integrale – La protezione è massima. Nessuna attività umana è consentita, tranne il nuoto in alcune aree delimitate. Questa zona è una nursery naturale, dove le specie marine possono riprodursi e rinforzare le popolazioni.
- Zona B: Riserva Generale – È una “zona cuscinetto” attorno alla Riserva Integrale. Sono permesse alcune attività controllate, come la pesca sportiva con lenze per i residenti con autorizzazione e la fotografia subacquea, ma sempre nel rispetto dell’ambiente.
- Zona C: Riserva Parziale – Qui è possibile praticare più attività, come la pesca sportiva e professionale (anche ai non residenti), seguendo le regole per garantire che l’ecosistema rimanga sano e produttivo.
Le regole dell’AMP non sono un limite, ma uno strumento per bilanciare la protezione con l’uso responsabile delle risorse. Questo approccio aiuta a proteggere gli ecosistemi più fragili, garantendo al tempo stesso l’opportunità di fruizione da parte di residenti e turisti.
Questo progetto protegge non solo la Cladocora caespitosa, ma l’intero ecosistema che contribuisce a costruire, e può essere riproposto in altre aree del Mediterraneo.
Le fasi del progetto
Censimento e Ricerca
Tra i siti dove è presente la Cladocora, sono stati scelti due coral hotspot: uno per l’intervento e uno per il controllo. Il primo, situato in un’area ad alta pressione antropica, è oggetto di un intervento di restauro messo a punto dall’Università Politecnica delle Marche (DISVA). Il secondo si trova vicino alla zona di Riserva Integrale, in un’area a bassa frequentazione umana e fondali quasi intatti, e sarà osservato periodicamente per valutare eventuali cambiamenti del suo stato di salute. L’obiettivo della ricerca è valutare l’efficacia delle tecniche di nursery e restauro in aree dove il corallo ha subito danni.
Monitoraggio
Il monitoraggio delle colonie di Cladocora caespitosa avviene secondo un protocollo sviluppato dalla Rutgers University in collaborazione con la Stazione Zoologica Anton Dohrn. Questo metodo permette di raccogliere non solo dati fondamentali su crescita, stato di salute del corallo (sbiancamento e necrosi), qualità e temperatura dell’acqua, ma fornisce anche una base scientifica per la pianificazione di future azioni di conservazione. I dati raccolti arricchiscono il database dell’Area Marina Protetta di Ustica, supportando una gestione più efficace dell’ecosistema marino.
Restauro
Utilizzando la metodologia di restauro sviluppata dall’Università Politecnica delle Marche, e grazie a permessi speciali concessi dall’AMP di Ustica, sono state installate speciali strutture sottomarine sul sito degradato, applicando la tecnica della frammentazione. Parallelamente, alcune colonie sono monitorate in laboratorio per garantirne il recupero ottimale prima della loro reintroduzione nell’habitat naturale.
Informazione e sensibilizzazione
Le aree individuate per il progetto sono state dotate di boe speciali che segnalano la presenza di coralli e invitano turisti e residenti a prestare la massima attenzione. Il progetto prevede il posizionamento di altre boe e la realizzazione di due percorsi dedicati ai subacquei, con tabelle di segnalazione sommerse che offrono la possibilità di osservare colonie di Cladocora con diversi stati di conservazione. Sono, inoltre, stati realizzati pannelli informativi e materiali didattici rivolti a subacquei e centri diving, studenti e docenti, turisti, cittadini residenti, che illustrano l’importanza della Cladocora e spiegano le attività previste dal progetto.
Educazione Ambientale e Citizen Science
Nelle scuole di Ustica, tutti gli allievi parteciperanno ad un’attività didattica sulla Cladocora caespitosa e sulle colonie dell’isola di Ustica e riceveranno materiale informativo e didattico. Nei centri diving dell’isola sono stati affissi manifesti informativi per coinvolgere i subacquei in un’attività di Citizen Sience per la protezione della Cladocora. Tutto il materiale informativo sarà disponibile anche presso l’info-point dell’Area Marina Protetta.