Dalla biodiversità del Monte Baldo ai pascoli della Lessinia, i territori montani veronesi tornano protagonisti oggi in occasione della Giornata Internazionale della Montagna, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare cittadini e istituzioni sul valore strategico di questi ambienti e sulla necessità di garantirne un futuro sostenibile.
Considerate tra le aree montane più caratteristiche del Nord Italia, Baldo e Lessinia rappresentano due volti complementari dello stesso patrimonio: il primo (oggetto di studio proprio in questi mesi da parte del GAL con il progetto internazionale Promont) è noto come “Giardino d’Europa” per la straordinaria varietà floristica; la seconda custodisce paesaggi modellati nei secoli da pascoli, malghe e comunità resilienti. Entrambi i territori condividono una sfida comune: resistere agli impatti dei cambiamenti climatici, dell’abbandono delle terre alte e di un turismo non sempre equilibrato.
Quest’anno il tema lanciato dall’ONU richiama l’urgenza di promuovere modelli di sviluppo sostenibile, capaci di coniugare tutela ambientale e vitalità socioeconomica. Una richiesta che risuona particolarmente attuale nelle montagne veronesi, dove enti locali, associazioni e operatori del territorio stanno lavorando per preservare gli ecosistemi e rafforzare la presenza delle comunità montane.
«Le aree del Baldo e della Lessinia non devono essere viste sono come mete turistiche – spesso mordi e fuggi -, ma territori vivi, con un’identità profonda e una fragilità talvolta evidente», afferma il presidente del GAL Baldo-Lessinia Ermanno Anselmi.
«In questi anni il GAL con il proprio partenariato ha certato di favorire un turismo più consapevole e rispettoso, di sostenere le attività tradizionali di montagna e di investire nella tutela della biodiversità. La Giornata della Montagna è un richiamo a capire che il futuro di queste aree dipende dalle scelte di oggi».
Un richiamo all’importanza di tutelare queste aree e le attività tradizionali, tra cui quella agricola sul territorio montano, è stato rimarcato da parte di Anselmi anche alla recente Assemblea di Coldiretti Verona, a cui il presidente ha partecipato lo scorso 5 dicembre: «I nostri agricoltori delle aree interne sono i primi custodi del paesaggio rurale. Conservano i territori, le piccole comunità, i villaggi che, insieme agli enti locali e al secondo settore, mantengono vivi territori spesso svantaggiati».
Un concetto che si sposa pienamente con la missione del GAL Baldo-Lessinia, impegnato da anni nel sostenere progetti di sviluppo locale, valorizzazione agricola, turismo sostenibile e salvaguardia del patrimonio ambientale, in particolare sulle aree montane.