12 dicembre, pensionati e lavoratori scendono in piazza uniti - SPI CGIL Veneto

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Il Veneto si ferma per protestare contro una legge di bilancio ingiusta

Mestre, 11 dicembre 2025. Il Veneto si prepara allo sciopero generale di domani venerdì 12 dicembre, indetto dalla Cgil per cambiare una manovra di bilancio che peggiora le condizioni di lavoratori e pensionati: ci saranno cortei e manifestazioni a Venezia, Padova, Rovigo, Treviso (con Belluno), Verona e Vicenza.

La nostra regione vive una situazione di evidente declino industriale: nel 2025 sono stati affrontati 80 tavoli di crisi aziendali, migliaia di lavoratori in cassa integrazione, oltre ai gravi problemi dei salari erosi dal caro vita e delle liste d’attesa nella sanità sempre più lunghe. E a questo si aggiunge la situazione dei pensionati veneti, sempre più in difficoltà a causa di pensioni basse e di un potere d’acquisto fagocitato dall’inflazione. Come denunciato dallo Spi in questi giorni, la rivalutazione degli assegni previdenziali nel 2026 è una semplice elemosina che per gli anziani del Veneto si tradurrà mediamente in un aumento inferiore ai 20 euro mensili. Mentre le famiglie fanno i conti con stipendi e pensioni insufficienti e servizi pubblici in difficoltà, il Governo sceglie di aumentare l’età pensionabile, taglia le risorse per gli investimenti pubblici e finanzia il riarmo anziché la sanità e l’istruzione. Servirebbe invece una vera riforma fiscale equa e progressiva per sostenere i redditi da lavoro, le pensioni e i servizi.

Tiziana Basso, Segretaria generale Cgil Veneto: “Anche nella nostra regione, un tempo definita locomotiva d’Italia, servono politiche industriali vere per difendere l’occupazione e sostenere lo sviluppo produttivo e l’innovazione. Questa manovra è ingiusta e fa pagare tutto il prezzo dell’austerità ai lavoratori dipendenti e ai pensionati aggravando disuguaglianze già esistenti. Per questo domani sciopereremo: per aumentare salari e pensioni, contrastare la precarietà, investire in sanità e istruzione e dire no al riarmo, per vere politiche industriali e del terziario, per un fisco giusto, per bloccare l’innalzamento dell’età pensionabile”.

Nicoletta Biancardi, Segretaria generale Spi Cgil Veneto: “La manovra del Governo è iniqua, sbagliata e non risponde ai bisogni, non solo dei pensionati ma di tutti i cittadini. Avvantaggia i soliti noti, mentre penalizza pensionati e lavoratori dipendenti, ovvero le categorie che, di fatto, pagano oltre l’80% dell’Irpef totale, sostenendo il welfare pubblico. Il nostro sindacato domani sarà a fianco dei lavoratori alle manifestazioni organizzate dalla Cgil in Veneto. Riteniamo che la rivalutazione delle pensioni all’1,4% sia del tutto inadeguata: in sette anni i pensionati veneti hanno perso oltre 2 mila e 800 euro a causa dell’inflazione e tocchiamo con mano tutti i giorni le difficoltà che vivono i nostri anziani, soprattutto quando di recano al supermercato, ma anche quando devono fare i conti con le bollette di luce, acqua, gas o con le spese per curarsi“.

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SPI Ufficio Stampa