Giovani e volontariato: la fotografia nel report di Csv Belluno Treviso - CSV Belluno Treviso

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Giovani e Volontariato: presentata ieri sera l’indagine del Csv Belluno Treviso condotta su oltre 4.000 studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Belluno e Treviso che ha fotografato motivazioni, criticità e desideri delle nuove generazioni

La ricerca, condotta nell’anno scolastico 2023/2024 all’interno di 19 istituti secondari delle province di Belluno e Treviso, ha raccolto le percezioni e i comportamenti di 4.128 studenti rispetto al mondo del volontariato; i rispondenti sono 519 giovani della provincia di Belluno e 3.537 della provincia di Treviso.

L’età media è 16 anni e gli istituti frequentanti sono suddivisi tra licei (1.968), istituti tecnici (1.373) e scuole professionali (787).

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con gli Uffici Scolastici di Belluno e Treviso insieme alle CPS Consulte provinciali degli Studenti e agli Amici delle Scuole in Rete.

Il report è stato presentato al pubblico  in streaming – nell’ambito delle iniziative per la Giornata Internazionale del Volontariato (5 dicembre) – ed è ancora visibile su Facebook e YouTube del Csv Belluno Treviso.

Volontariato, crescita personale e competenze

La grande maggioranza degli intervistati riconosce al volontariato un ruolo educativo importante: il 75% ritiene che favorisca la crescita personale e lo sviluppo di competenze utili anche nel mondo del lavoro; tra le competenze ritenute più sviluppate spiccano comunicazione (93%), confronto con altre persone (91%), cooperazione (90%), responsabilità (89%), confronto con diversità (87%) ed empatia (85%).

Le criticità

Accanto alla forte valorizzazione dell’esperienza, emergono – pur contenute – alcune criticità: il 10,5% degli studenti non concorda sul fatto che donare sia importante, il 6,8% non crede che il volontariato migliori il proprio benessere psicologico e l’autostima, il 4,4% non pensa che aiuti a sviluppare fiducia nella società, il 15,2% ritiene sia addirittura inutile per il Paese.

Anche se le percezioni più negative restano quelle minoritarie, non per questo sono trascurabili: c’è, infatti, un 13% che associa il volontariato allo “sfruttamento” e un 10% che lo considera una perdita di tempo.

Ambiti preferiti e disponibilità di tempo

Gli ambiti in cui i giovani sarebbero più propensi a impegnarsi sono: attività al fianco di bambini (18%), comunità, intesa come il paese in cui si vive (16%), ambiente (11%), sport (10%), povertà (8%).

Interessante vedere come sette studenti su dieci abbiano già avuto modo di sperimentare azioni di volontariato. Chi lo ha fatto indica come motivazioni principali il desiderio di rendersi utile (28%), la disponibilità di tempo libero (16%) e l’interesse verso una specifica associazione (12%). Tra gli ostacoli di chi non ha mai svolto attività volontaria emerge soprattutto la mancanza di tempo (45%), ma va pesato anche un 24% di studenti che non l’ha mai fatta semplicemente perché non interessati.

La valutazione complessiva dell’esperienza da chi l’ha effettuata è estremamente positiva: oltre il 95% assegna un giudizio superiore alla sufficienza e il 65% attribuisce un punteggio tra 8 e 10.

La scuola come contesto strategico

Il tema del volontariato è stato affrontato a scuola dal 72% degli studenti e il 20% è venuto a conoscenza di esso proprio in ambito scolastico. La maggioranza chiede più spazio e occasioni per approfondire attraverso la partecipazione a progetti sul volontariato (72%), la conoscenza delle associazioni del territorio (60%), l’ascolto di testimonianze (58%), l’attivazione per la promozione di iniziative (51%).

La dichiarazione del presidente

Così ha commentato Giancarlo Cavallin, presidente del Csv Belluno Treviso: «Questa ricerca conferma quanto i giovani siano sensibili, curiosi e pronti a mettersi in gioco quando trovano contesti accoglienti ed esperienze significative. I dati ci incoraggiano a rafforzare il ponte tra scuola, famiglie e associazioni, per offrire percorsi di volontariato capaci di valorizzare talenti e passioni ed è quanto intendiamo fare in stretta collaborazione con gli Ambiti scolastici territoriali di Belluno e Treviso. Non possiamo però tralasciare quella percentuale di giovani che considerano il volontariato uno sfruttamento o una perdita di tempo. Le nostre proposte nell’ambito della promozione, con attività nelle scuole durante l’anno ma anche di volontariato estivo, e la formazione ampia sulle tematiche del volontariato, vanno proprio nella direzione di migliorare ancora la percezione dell’importanza di donare agli altri senza ritorni».

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Ufficio Stampa