ICity Rank 2025: il video racconto e le voci dei protagonisti della giornata di presentazione

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Quali sono le scelte, le strategie e le sfide che rendono davvero “digitale” una città? In occasione della presentazione di ICity Rank 2025, abbiamo realizzato un breve video racconto dell’evento e una serie di interviste focus ai rappresentanti di città che fanno parte del nostro ICity Club, le cui amministrazioni si distinguono per servizi digitali, partecipazione e dati aperti

12 Dicembre 2025

Foto di Rachele Maria Curti - https://flic.kr/p/2rJW2m4

Non basta più la somma di strade, palazzi e piazze. La città è anche il prodotto di innumerevoli interventi della pubblica amministrazione, che ne mutano i servizi pubblici e, di conseguenza, ciò che essa può significare per i suoi cittadini, soprattutto in relazione alla facilità con cui questi possono accedere ai servizi della PA. La città contemporanea è un organismo che apprende, si trasforma, si interroga.

E la digitalizzazione, lungi dall’essere solo uno strato tecnologico, è ormai una dimensione delle interazioni sociali, diventa occasione per testare nuovi modi di vivere insieme, garantire trasparenza e favorire la partecipazione civica, come dimostrano le interviste focus realizzate ai protagonisti delle PA durante FORUM PA Città 2025, lo scorso 4 dicembre, in occasione del quale è stata presentata la quattordicesima edizione di ICity Rank, la mappatura della trasformazione digitale dei 108 comuni capoluogo italiani.

Quest’anno, 16 città – tra cui Siena, Bergamo, Genova, Trento, Firenze, Modena – sono emerse come punte d’avanguardia. Ma dietro ai numeri, alle classifiche e agli indici (“Amministrazioni digitali”, “Comuni aperti”, “Città connesse”) ci sono scelte, investimenti e idee che fanno la differenza per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.

Vediamo cosa è emerso dalle interviste che qui proponiamo. Prima, però, vi proponiamo un breve video racconto, realizzato in diretta durante l’evento.

ICity Rank 2025: le città leader dell’innovazione in Italia

Siena, la soddisfazione di “aprirsi” ai cittadini

Per Siena il maggiore successo di quest’anno è l’essere cresciuti notevolmente nell’indice “Comuni aperti”: hanno scalato ben 16 posizioni e sono primi tra le città sotto i 100.000 abitanti. Un risultato reso possibile grazie a investimenti oculati, orientati verso asset che favoriscono un reale coinvolgimento della popolazione. Come sottolinea Giuseppe Giordano, Assessore a Sanità, Servizi Informatici e Sviluppo Digitale, Giustizia Paliesca del Comune di Siena, una recente indagine sulla soddisfazione della popolazione ha registrato un alto tasso di partecipazione: circa il 70% degli utenti si è dichiarato soddisfatto delle innovazioni apportate dall’amministrazione nell’ultimo anno. La città ha mantenuto ottimi risultati anche nell’indice “Amministrazioni digitali”, pur dovendo fare i conti, come tutti, con la variabile dei fondi PNRR. La vera sfida resta il superamento del divario digitale, soprattutto tra gli anziani. “Ecco perché abbiamo investito nei centri di facilitazione digitale e nella costruzione di una rete sociale forte e partecipata”, sottolinea l’Assessore. I risultati? Sono frutto di sinergia e collaborazione con tutto il territorio.

Bergamo città digitale: sportelli e servizi online per una PA accessibile

Per Bergamo, essere un comune digitale vuol dire investire nell’innovazione per rendere la vita più semplice ai cittadini. Non è sempre facile: la digitalizzazione, se non gestita bene, rischia in alcuni casi di complicare le cose. “Il nostro mantra – afferma Giacomo Angeloni, Assessore a Sicurezza, Protezione Civile, Innovazione e Semplificazione del Comune di Bergamo – è evitarlo e fare in modo che i servizi online possano essere davvero facili. E poi, un altro principio fondamentale è che nessuno debba restare indietro e quindi che la tecnologia non diventi un imbuto, in cui le persone più in difficoltà o meno capaci di utilizzare i sistemi informatici non possano accedere ai servizi”. Gli sportelli di front office sono stati trasformati in luoghi di facilitazione digitale, dove i cittadini imparano a usare la tecnologia con il supporto diretto dei dipendenti comunali. La scommessa è stata cambiare completamente il paradigma: diventare polifunzionali. E così lo spazio fisico e quello digitale si sovrappongono e si reintegrano, ridefinendo i confini della partecipazione e dell’inclusione.

Trento città connessa: la gestione dei dati che guida l’innovazione

Perché Trento punta così tanto sui dati? Perché sono la chiave per prendere decisioni informate e migliorare le politiche urbane, dalla mobilità alla casa. Trento si distingue nell’indice “Città connesse” grazie anche alla collaborazione con il mondo della ricerca, in particolare con la Fondazione Bruno Kessler, e a progetti europei che hanno portato all’istituzione di una piattaforma dati comunale. Parchi di sensori, rilevamento parcheggi in tempo reale, videocamere: tutto contribuisce a informare i cittadini e a orientare le scelte dell’amministrazione. “La gestione avanzata dei dati è uno strumento fondamentale per adottare decisioni che migliorano la vita reale,” spiega Giacomo Fioroni, CIO – Dirigente Innovazione Digitale del Comune di Trento. L’infomobilità, la gestione delle politiche abitative, la trasparenza delle scelte amministrative: tutto si tiene in una rete di scambi tra persone, istituzioni e tecnologie.

Genova, la fiducia nei servizi online e la sfida dei dati aperti

Genova riconferma il proprio posizionamento nell’indice “Amministrazioni digitali”. Elena Levratti, Responsabile Agenda Digitale e Progetti di Innovazione del Comune di Genova, sottolinea l’importanza della fiducia dei cittadini nei servizi online – una fiducia che si costruisce nel tempo, attraverso trasparenza e feedback. “Il 77% dei cittadini si dice soddisfatto, il 90% sostiene che fruisce dei servizi della pubblica amministrazione solo attraverso lo strumento online e il 75% rileva un miglioramento percepibile”, secondo un’indagine locale. Sono numeri che danno la misura del cambiamento, ma anche la responsabilità di continuare a innovare. Per “Città connesse”, Genova punta a crescere, soprattutto in termini di control room e digital twin.

Firenze, una città connessa grazie alla visione di lungo periodo

Il segreto della posizione di Firenze nell’indice “Città connesse”? Una Smart City Control Room che integra digital twin, 2000 antenne Wi-Fi, sensori IoT e applicazioni per l’infomobilità. “È il risultato di anni di lavoro, di una visione di lungo periodo e della competenza di tecnici e amministratori che hanno creduto nella trasformazione digitale”, come spiega Ferdinando Abate, Dirigente Servizio Gestione Infrastrutture Tecnologiche del Comune di Firenze.

Modena ci ricorda che una città non si “apre” da sola. È attraverso l’ascolto attivo della cittadinanza, lo scambio quotidiano nei social, la manutenzione costante della relazione tra governo e popolazione che l’innovazione diventa fattore di coesione. Essere un Comune Aperto per Modena, vuol dire investire sui canali social non solo come strumenti di comunicazione ma come spazi di ascolto e interazione costante con i cittadini. “La presenza quotidiana online ci permette di raccogliere domande, dubbi e percezioni della città, rendendo la partecipazione reale e premiando la coerenza tra strategia e azione”, sottolinea Sergio Duretti, Responsabile Transizione al Digitale e Governo dei Dati del Comune di Modena.

Recapiti
di Redazione FPA