12 Dicembre 2025
Diego Vaschetto torna con il suo Le più belle ferrovie secondarie d’Italia. E noi lo intervistiamo.
Risaliamo all’ormai lontano 2016, Diego Vaschetto, geologo, fotografo di montagna, esperto di fortificazioni alpine e trekking, si era già da un po’ fatto un nome tra gli amanti dei treni e del turismo sostenibile con un illustratissimo Treni di montagna. In quell’anno conquista il cuore dei lettori con il primo volume della serie: Le più belle ferrovie secondarie d’Italia, dedicato al Centro – Nord. Gran successo di critica e di pubblico, e l’inizio di una lunga attesa, che finalmente viene ripagata con l’uscita del secondo volume, dedicato al Centro – Sud, pubblicato come il primo e come molti altri suoi libri, da Capricorno.
Gli appassionati di treni, di fotografia e di turismo sostenibile sono tutti invitati a seguire l’intervista a Diego Vaschetto, che sarà ospite della seconda puntata di INDIETalk giovedì 18 dicembre alle 18.00 sui canali social di PDE, di Capricorno e delle librerie che vorranno condividere lo streaming con il proprio pubblico. L’intervista è stata realizzata in un posto magico come la Squadra Rialzo della Stazione Centrale di Milano, l’officina che restaura e mantiene in piena operatività i treni storici, locomotive, motrici e vagoni di tutti i tipi e di tutte le epoche; un luogo unico visitabile per pochi giorni a ogni inizio d’autunno.
Ma torniamo al libro di Diego Vaschetto: basta scorrere l’indice per iniziare a viaggiare in luoghi ai più sconosciuti, capolinea misteriosi e a ogni riga più promettenti: L’Aquila – Sulmona… Avezzano – Roccasecca… Lagonegro – Spezzano Albanese… Rocchetta Sant’Antonio – Gioia del Colle… E anche quando si parta dalle metropoli, da città a tutti note, l’approdo risulta avventuroso e gravido di sorprese: Roma – Civita Castellana – Viterbo… Cosenza – San Giovanni in Fiore… Bari – Montalbano Ionico…
La selezione è stata dolorosa, e delle tante tratte che si offrivano di regione in regione, Diego Vaschetto ne ha fissate quattordici. Ogni tratta un capitolo, e in ogni capitolo la storia della linea, quando è nata, per quale scopo, come è cambiata nel tempo, la descrizione dell’itinerario con indicazioni puntuali di tipo paesaggistico e storico, le città toccate e le bellezze artistiche da visitare, con approfondimenti su monumenti particolari o su caratteristiche tecniche del materiale rotabile (i treni per intenderci) utilizzato, oltre a cartine dettagliate del percorso e un immane corredo fotografico.
Ma il corredo fotografico merita davvero una considerazione a sé, a parte le fotografie storiche e alcuni contributi di altri appassionati, l’ottanta per cento delle tantissime illustrazioni che accompagnano il volume sono state scattate apposta dall’autore, che ha macinato centinaia e centinaia di chilometri per immortalare non solo le stazioni, ma singoli viadotti, gallerie particolarmente suggestive, scorci paesaggistici unici, perlopiù attraversati da treni, parametrando quindi tra orari ferroviari, ore di luce atmosferica favorevole e punti di scatto raggiungibili spesso solo a piedi e inerpicandosi.
Quindi, un lungo lavoro di ricerca documentale e insieme un impegnativo lavoro sul campo, che spiegano anche gli anni intercorsi tra il primo volume e l’attuale appena uscito. All’appello manca ancora un terzo volume, quello dedicato alle ferrovie secondarie delle Isole: Sicilia e Sardegna. Arriverà quando sarà pronto, sappiamo già che ci toccherà pazientare. Ma, garantisce Diego Vaschetto, forse un volume “intermedio” potrebbe allietare la nostra attesa, visto che Lombardia e Triveneto erano rimaste fuori dal primo volume dedicato al Centro-Nord.