La Regione Piemonte rilancia con forza la sfida della sostenibilità ambientale e della prevenzione dei rifiuti. Con il bando PRE.SI 2025, l’amministrazione regionale mette a disposizione importanti contributi a fondo perduto per sostenere la transizione verso un’economia circolare, rivolta a micro, piccole e medie imprese e agli enti del Terzo settore attivi sul territorio piemontese.
L’obiettivo è chiaro: ridurre la produzione dei rifiuti alla fonte, favorendo processi produttivi più efficienti, il riutilizzo dei materiali e l’allungamento del ciclo di vita dei beni. Un intervento strategico che unisce tutela ambientale e competitività economica.
Il bando si rivolge alle MPMI con sede operativa in Piemonte, regolarmente iscritte al Registro delle imprese, e agli ETS iscritti al REA, purché classificabili anch’essi come MPMI. Tra i requisiti richiesti figurano il possesso di almeno un bilancio approvato e la piena disponibilità dell’immobile in cui verrà realizzato l’intervento.
L’agevolazione prevista è particolarmente significativa:
- 85% di contributo a fondo perduto per microimprese ed enti del Terzo settore iscritti al REA;
- 80% per le altre imprese ammissibili.
Sono previste percentuali differenziate per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, con incentivi maggiori per mezzi elettrici o a idrogeno. La spesa ammissibile deve essere compresa tra 50.000 e 330.000 euro.
Il bando sostiene un’ampia gamma di progetti: dalla rigenerazione e riparazione dei beni alla reingegnerizzazione dei cicli produttivi, dalla riduzione dei rifiuti di imballaggio al contrasto allo spreco alimentare, fino alla realizzazione e ampliamento dei centri del riuso, sia standard che creativi. Particolare attenzione è rivolta anche alla riduzione dell’uso della plastica monouso e alla diminuzione della pericolosità dei rifiuti prodotti.
Le domande potranno essere presentate online dal 15 dicembre 2025 al 15 maggio 2026, con procedura a sportello, fino a esaurimento delle risorse disponibili. I progetti dovranno essere conclusi entro 18 mesi dalla concessione del contributo.
Redazione redigo.info