Per quanto sia un pilastro della creator economy, la monetizzazione su Instagram non è la via di guadagno più competitiva per i creator. “Colpa” di un sistema che, a differenza di quanto accade sugli altri social maggiori, esclude un contributo diretto della piattaforma. Per contro, su Instagram è forte la presenza dei brand, sempre pronti a fare squadra con gli influencer per intercettare i pubblici di interesse. Proprio nelle partnership con le aziende sta il profitto per i creator (nonché probabilmente la ragione principale per cui tanti ancora restano su Instagram alle porte del 2026). In particolare, le opportunità migliori le incontrano i profili medio-piccoli, quelli riferiti a community di nicchia, che sempre più sono distintive dell’identità di Instagram. Il contributo della piattaforma in questo contesto risiede in risorse pensate specificamente per valorizzare l’incontro tra brand e creator.
Instagram non paga direttamente i creator
Questa è la prima cosa da sapere riguardo la monetizzazione su Instagram (e ciò che fa storcere il naso a molti influencer). A differenza di YouTube o TikTok, la piattaforma Meta non sostenta i creator semplicemente per le visualizzazioni che ottengono.
Ad oggi, la forma di monetizzazione che più si avvicina a tale modalità è un programma di bonus in fase di test, disponibile soltanto negli Stati Uniti e in Corea del Sud. Con questo programma, Instagram offre ricompense per un periodo di tempo limitato, accessibili esclusivamente su invito. I bonus si dividono in “stagionali” (ad esempio, “Bonus dell’Anno Nuovo”) e “breakthrough” (per creator alle prime armi).
Le regole per la monetizzazione
Per fare monetizzazione su Instagram è necessario conoscere le Normative della piattaforma a riguardo. In particolare, il contenuto che viene monetizzato deve essere conforme alle Condizioni d’uso e agli Standard della community, che bloccano contenuti di natura sessuale, violenta, volgare o contenuti d’odio. È importante sottolineare che post che in generale sono appropriati per Instagram non sono necessariamente appropriati per la monetizzazione. L’obiettivo della piattaforma è mantenere le persone al sicuro.
Ci sono inoltre dei formati vietati per la monetizzazione, ad esempio video che contengono un’immagine statica, video in loop e collage di testo. Comportamenti vietati includono invece l’engagement bait e le richieste di remunerazione in cambio di azioni dannose o che urtano la sensibilità. Sono vietati inoltre i contenuti non originali, le fake news e le informazioni mediche fuorvianti. Anche chi già sta guadagnando deve assicurarsi di continuare a seguire queste regole, per evitare di vedere i contenuti demonetizzati.
Le fonti di monetizzazione su Instagram
1. I follower
- Abbonamenti al canale
Come altri social, anche Instagram consente ai creator di guadagnare attivando gli abbonamenti ai loro canali. In cambio di una tariffa mensile, i follower più fedeli accedono a contenuti esclusivi, come post, stories e dirette. È possibile anche creare chat riservate fino a 30 abbonati alla volta. I contenuti esclusivi sono contrassegnati con un anello di colore viola, e sono raggruppati nella scheda del profilo corrispondente all’iconcina della corona.
Gli abbonati ottengono un badge accanto al nome, che permette loro di distinguersi nei commenti e nei DM.
Instagram prevede anche delle promo speciali per spingere gli abbonamenti ai canali, oltre ad adesivi dedicati.
Per attivare questa forma di monetizzazione su Instagram, il creator deve incontrare una serie di requisiti:
- Avere compiuto 18 anni;
- Risiedere in un Paese idoneo;
- Avere almeno 10.000 follower;
- Rispettare le Normative sulla monetizzazione.
Il costo dell’abbonamento lo decide il creator, scegliendo in un range che va da 0,49 a 9,99 euro al mese.
- Regali virtuali e badge
Una forma di monetizzazione su Instagram che passa dai follower è quella riguardante le donazioni. Si parla più precisamente di regali: le persone possono cioè acquistare stelle virtuali e inviarle al creator durante la visione di un reel. Si fa toccando l’opzione “Regalo” nei commenti. Il creator potrà poi convertire le stelle in denaro vero.
I follower hanno l’occasione di sostenere i propri beniamini anche durante le Live, mandando loro dei badge, anch’essi convertibili in denaro. Quando uno spettatore acquista un badge, un cuore compare accanto al suo nome, e chi fa la diretta può ringraziarlo.
È anche possibile visualizzare il numero totale di badge acquistati e i guadagni totali, dalla dashboard professionale.
La modalità più comune (e remunerativa) di monetizzazione su Instagram resta la collaborazione con le aziende. Il creator, cioè, sponsorizza prodotti o servizi nei propri post o stories, ricompensato dal brand con cui instaura una partnership.
La forma più “semplice” di collaborazione è rappresentata dalle inserzioni in partnership. I post di questo tipo si riconoscono perché il nome del creator e quello del brand sono visualizzati insieme all’etichetta “Sponsorizzato”. Si tratta di una modalità che consente di raggiungere nuovi gruppi di pubblico, perché le sponsorizzazioni compaiono ad altri utenti oltre ai follower del creator. In base all’impostazione della campagna, questi post possono comparire anche su Facebook. Non sono da confondere con i contenuti brandizzati organici, riconoscibili dalla dicitura “Partnership pubblicizzata” e visibili soltanto ai follower (e a chi viene raggiunto dall’algoritmo). Inoltre, il contenuto brandizzato organico compare soltanto sul profilo del creator.
Le partnership tra aziende e influencer si esprimono anche in forma di affiliate marketing. Il creator, cioè, promuove i prodotti del brand usando codici sconto o link tracciabili (link in bio o link nelle stories). Ogni volta che qualcuno effettua un acquisto o un’azione specifica (come un’iscrizione) usando il codice o link tracciabile, il creator guadagna una commissione.
Le cifre guadagnate grazie ai brand su Instagram oggi spaziano dai 100 ai 40.000 euro per post e dai 50 agli 8.000 euro per set di stories. A definire il “peso” della collaborazione sono le dimensioni della community del creator coinvolto. Ciò non significa, però, che i Big abbiano vita più facile. Anzi: secondo l’ultimo listino DeRev dei compensi degli influencer, su Instagram nell’ultimo anno sono aumentati i guadagni degli account Micro e Mid-Tier. Il che significa, rispettivamente, creator da 10-50mila follower e creator da 50-300mila follower. All’opposto delle celebrity, gli influencer di fascia intermedia sono quelli che stanno rafforzando la propria rilevanza su Instagram.
Instagram Shopping
Una risorsa non pensata specificamente per i creator ma da cui i creator possono trarre profitto è Instagram Shopping. Questa funzione consente ai brand di creare una vetrina (Instagram Shop) sul proprio profilo, dove gli utenti esplorino il catalogo prodotti. Possono inoltre usare il tag prodotto (prezzo, nome, link all’e-commerce) su post, reel e stories.
Quella che per le aziende è una forma di monetizzazione su Instagram diretta può diventare una forma di monetizzazione indiretta per gli influencer. Ad esempio, se un creator ha una propria linea di prodotti può utilizzare pienamente le funzionalità di Instagram Shopping, agendo di fatto come un’azienda. In alternativa, il creator usare il tag prodotto del brand partner, per facilitare il raggiungimento del suo e-commerce. A seconda della modalità scelta, si tratta di un sostegno diretto da parte dei follower, oppure di una forma di affiliate marketing.
Risorse per i creator: Creator Marketplace e Creator Lab
Gli strumenti più rilevanti pensati da Meta per supportare (anche se non direttamente) la monetizzazione su Instagram sono il Creator Marketplace e il Creator Lab.
Il primo è una piattaforma progettata per collegare in modo efficiente i brand con i creator idonei a stringere collaborazioni. I creator che rispettano determinati requisiti possono creare un portfolio, specificare i propri interessi, la propria nicchia e mostrare le statistiche chiave del proprio pubblico. Le aziende, da parte loro, hanno a disposizione una serie di filtri per cercare i profili da coinvolgere. Il Marketplace aiuta poi a gestire l’intero processo, dal contatto iniziale, alla stesura di brief e contratti, dalla creazione delle ads al tracciamento dei risultati.
Più focalizzato sulla creatività, il Creator Lab è uno spazio che vuole aiutare i creator a comprendere le dinamiche di Instagram e migliorare le strategie. Si presenta come una sorta di archivio di conoscenze e strumenti didattici, esposti sotto forma di video, articoli e guide. Vi si trovano lezioni e corsi, best practice della piattaforma, e anche informazioni e aggiornamenti sulle policy da conoscere.
Come fare monetizzazione su Instagram
Instagram è un social che, se frequentato con una strategia ragionata, offre opportunità preziose di avvicinamento alla community. Dai reel alle stories, dai caroselli ai canali broadcast, le occasioni di coltivare l’engagement sono moltissime. E si è visto che la monetizzazione su Instagram va spesso a braccetto con l’engagement, in particolare quando la fonte diretta sono i follower. In aggiunta, come accennato, c’è un mondo di brand presenti sulla piattaforma che rappresenta un’importante risorsa per aumentare i guadagni.
L’ideale, con l’aiuto di un partner esperto, è riuscire a costruire un modello di business ibrido, capace di combinare le diverse fonti di reddito. E, non ultimo, mantenere viva la partecipazione della community.
FAQ
- Come si guadagna su Instagram?
Le principali fonti di monetizzazione su Instagram sono due: il sostegno dei follower e le collaborazioni con i brand.
- Instagram paga i creator?
No, Instagram non paga direttamente i creator, a differenza di quanto avviene su altre piattaforme, come TikTok e YouTube.
Attualmente esiste un programma di bonus in fase di test, disponibile soltanto negli Stati Uniti e in Corea del Sud. Con questo programma, Instagram offre ricompense per un periodo di tempo limitato, accessibili esclusivamente su invito.
- Cosa sono gli abbonamenti ai canali su Instagram?
Attivando gli abbonamenti, in cambio di una tariffa mensile, i follower più fedeli accedono a contenuti esclusivi, come post, stories e dirette. È possibile anche creare chat riservate fino a 30 abbonati alla volta. I contenuti esclusivi sono contrassegnati con un anello di colore viola, e sono raggruppati nella scheda del profilo corrispondente all’iconcina della corona.
Gli abbonati ottengono un badge accanto al nome, che permette loro di distinguersi nei commenti e nei DM.
- Quali sono i requisiti per attivare gli abbonamenti al canale?
- Avere compiuto 18 anni;
- Risiedere in un Paese idoneo;
- Avere almeno 10.000 follower;
- Rispettare le Normative sulla monetizzazione.
- Cosa sono i regali virtuali su Instagram?
Sono stelle (monete) virtuali che i follower inviano al creator durante la visione di un reel. Si fa toccando l’opzione “Regalo” nei commenti. Il creator potrà poi convertire le stelle in denaro vero.
- Cosa sono i badge su Instagram?
Sono dei regali virtuali convertibili in denaro che gli spettatori possono inviare durante una Live. Quando uno spettatore acquista un badge, un cuore compare accanto al suo nome, e chi fa la diretta può ringraziarlo.
- Che differenza c’è tra le inserzioni in partnership e i contenuti brandizzati organici?
Nelle inserzioni in partnership il nome del creator e quello del brand sono visualizzati insieme all’etichetta “Sponsorizzato”. Si tratta di una modalità che consente di raggiungere nuovi gruppi di pubblico, perché le sponsorizzazioni compaiono ad altri utenti oltre ai follower del creator. I contenuti brandizzati organici sono invece riconoscibili dalla dicitura “Partnership pubblicizzata” e visibili soltanto ai follower (e a chi viene raggiunto dall’algoritmo). Inoltre, il contenuto brandizzato organico compare soltanto sul profilo del creator.
- Cos’è Instagram Shopping?
È una funzione che consente ai brand di creare una vetrina (Instagram Shop) sul proprio profilo, dove gli utenti esplorino il catalogo prodotti. Possono inoltre usare il tag prodotto (prezzo, nome, link all’e-commerce) su post, reel e stories.
- Quanto si guadagna su Instagram?
Le cifre guadagnate dai creator grazie alle collaborazioni con i brand su Instagram oggi spaziano dai 100 ai 40.000 euro per post e dai 50 agli 8.000 euro per set di stories.
- Cos’è il Meta Creator Marketplace?
È una piattaforma progettata per collegare in modo efficiente i brand con i creator idonei a stringere collaborazioni, e aiutare la gestione della collaborazione in tutte le sue fasi.
- Cos’è il Meta Creator Lab?
È uno spazio che vuole aiutare i creator a comprendere le dinamiche di Instagram e migliorare le strategie. Si presenta come una sorta di archivio di conoscenze e strumenti didattici, esposti sotto forma di video, articoli e guide.