Per la 200^ conferenza dei “Giovedì della cultura”, a Casa dei Carraresi arriva una delle 100 donne più influenti secondo l’autorevole rivista americana Forbes.
Giovedì 18 dicembre, alle 18, Casa dei Carraresi ospiterà Arianna Traviglia.
Coordinatrice del Centre for Cultural Heritage Technology (CCHT), un centro dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Si colloca scientificamente all’interfaccia tra tecnologia e scienze umane, con una ricerca focalizzata sull’integrazione delle pratiche digitali e robotiche nell’analisi, protezione e gestione del patrimonio culturale. La Traviglia supervisiona la ricerca negli ambiti di robotica, intelligenza artificiale, visione artificiale, e nanotecnologie applicate a beni archeologici e artistici: dal Centro stanno emergendo alcune delle più interessanti applicazioni a livello globale delle tecnologie nell’ambito dei beni culturali. La sua attività di ricerca ha contribuito alla pubblicazione di più di un centinaio di articoli scientifici su riviste internazionali. È Collaboratrice Esperta per il Consiglio d’Europa nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale per i Beni Culturali e presiede il Comitato tecnico-scientifico della Fondazione CDP. È stata ed è attualmente Coordinatrice e/o Partner di diversi progetti finanziati dalla Commissione Europea, dal Governo italiano e dalle Agenzie Spaziali Europea e Italiana. Nel 2021 ha ricevuto il premio ‘Techno-visionary Woman’. E’ stata inclusa tra le 100 Donne di Successo di Forbes Italia e ha ricevuto il premio ‘Innovation Leader Award’ dall’ANGI. Nel 2024 ha ricevuto il premio Legambiente e Il premio Internazionale di Archeologia Zeus, nella sezione Innovazione e Tecnologia.
La sua conferenza si intitola: Le nuove tecnologie al servizio della conservazione e promozione del patrimonio artistico nazionale e internazionale e ci permetterà di capire come le nuove tecnologie stanno cambiando il modo in cui scopriamo, curiamo e proteggiamo il nostro patrimonio culturale. Dalla robotica all’intelligenza artificiale, dai sistemi di imaging avanzato alla ricostruzione digitale, strumenti un tempo impensabili stanno rivelando dettagli nascosti, salvando opere fragili e riportando alla luce storie che credevamo perdute. Oggi possiamo avvicinarci ai beni culturali come mai prima, leggendo tracce invisibili e ricostruendo ciò che il tempo aveva cancellato. Un viaggio affascinante tra scienza e memoria, tra archeologia e futuro, che mostra come la tecnologia non sostituisca la cultura, ma la arricchisca e la rinnovi. Un incontro aperto a tutti per scoprire da vicino come l’innovazione sta restituendo voce al nostro passato.
Un’occasione imperdibile per curiosi, appassionati, studenti e famiglie.
Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino a oggi 200.