Tre testi inediti di Andrea Piccinelli

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Andrea Piccinelli

Tre testi inediti da una sequenza

Un oggetto che rimpicciolisce e poco a poco scompare, si perde in un bicchiere d’acqua, un liquido incolore e insapore, insipido, scialbo, privo di carattere, la forma dei segni di una scrittura, la rappresentazione visiva delle espressioni linguistiche, che riguardano la lingua, un organo situato nella cavità orale, relativo alla bocca, un’apertura, l’accenno a una proposta di trattativa, la fase preliminare di un accordo, un patto fra imprese, le rappresentazioni simboliche di una linea di condotta, una tubazione cilindrica di cemento armato, acciaio o ghisa, il vigile urbano, dell’Urbe, di Roma antica, di un’epoca passata da gran tempo, una successione più o meno ampia di istanti, di momenti molto brevi, che non durano molto, una quantità notevole, rilevante, di tutto rispetto, l’esecuzione fedele e attenta di un ordine, la disposizione dei pezzi sulla scacchiera, un disegno formato da quadrati o losanghe di colori diversi, volti in un’altra direzione, il compito di dirigere, di sovrintendere, di guidare, condurre lungo un percorso, il processo di graduale trasformazione, il cambiamento dell’aspetto, il modo con cui una persona si presenta, appare alla vista, l’atto di vedere, il prendere atto di una situazione, la posizione del tronco rispetto alle gambe

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Quello che è certo, di cui non si può dubitare, diffidare, invitare qualcuno ad astenersi da un determinato comportamento, il modo di condursi rispetto a decisioni da prendere, afferrare con le mani, gli organi prensili collegati tramite i polsi agli arti superiori, situati in posizione più alta, sviluppata in altezza, un segmento caratteristico di alcune forme geometriche, della geometria, lo studio dello spazio e delle figure spaziali, incredibili, straordinarie, che escono dal comune, che non ha nulla di singolare, unico nel proprio genere, il carattere maschile o femminile dell’individuo, indiviso, che non si può dividere, scomporre in parti, le frazioni dell’intero, il totale, il risultato dell’addizione di due o più numeri relativi, che si riferiscono a una certa circostanza, un luogo vicino, che si trova a breve distanza, la lunghezza del percorso fra due luoghi, due spazi circoscritti, limitati, ristretti entro certi limiti, le linee divisorie, che servono a dividere, a fare più parti di un tutto

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Niente di più di quello che sono, terza persona plurale del tempo presente indicativo del verbo essere, ciò che è esistente, che è in vita, lo spazio temporale compreso tra la nascita e la morte, la cessazione irreversibile delle funzioni vitali in un organismo vivente, chi vive, terza persona singolare del tempo presente indicativo del verbo vivere, il fatto di vivere, il perdurare, durare ancora, un’altra volta, l’azione di tornare indietro, in posizione arretrata, sottosviluppata, di area geografica che presenta condizioni economiche e sociali di profonda arretratezza, stato di scarso sviluppo culturale e civile, dei cittadini, gli abitanti di una città, un insediamento umano esteso e stabile che si differenzia da un paese per dimensione e importanza, l’avere qualche rilievo e meritare interesse, l’amministrazione dei propri beni, ciò che è ritenuto atto a soddisfare un bisogno, la mancanza di qualcosa di indispensabile o utile, che può servire, fare la persona di servizio, il rapporto di soggezione o sudditanza, la condizione di dipendenza, l’essere dipendente, che è soggetto o subordinato ad altri, la gente, l’umanità, la condizione umana, conforme alla natura dell’uomo


Le tre prose precedenti della sequenza erano state ospitate su ELR a questo indirizzo:
https://www.mtmteatro.it/tre-inediti-di-andrea-piccinelli/

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