Mi sento di dire che uno dei dolori più grandi e sottili dell’esperienza umana risiede nella ricerca del “Risarcimento Storico”. Lo chiamo così per racchiudere quella pretesa, quel bisogno viscerale, che il presente e le persone che incontriamo debbano sanare e compensare ciò che ci è stato negato nel passato: l’amore incondizionato, la protezione, il riconoscimento, la stabilità emotiva, o semplicemente l’attenzione.
Questa ricerca non è una colpa; è la naturale, seppur tragica, conseguenza di un’infanzia o di un periodo formativo in cui sono stati registrati dei deficit emotivi significativi. Ho sofferto troppo, dice inconsciamente una parte profonda di noi, e ora il mondo, o almeno le persone che amo, devono riequilibrare il conto.
La verità che fa così male, però, è questa: il Risarcimento Storico, così come lo si immagina, non avverrà mai.
- Il passato è un dato immutabile: Nessuna quantità di amore o successo nel presente può magicamente alterare ciò che è accaduto. La mancanza di ieri rimane una realtà storica, e cercare di ottenerla oggi è come chiedere al sole di sorgere a mezzanotte.
- Le nuove persone non sono i vecchi carnefici/assenti: Il partner, l’amico o il datore di lavoro che incontriamo oggi non possono (e non devono) farsi carico del ruolo che spettava ai nostri genitori, fratelli o figure di accudimento. Caricare gli altri di questa aspettativa è un peso enorme e ingiusto.
La sofferenza di questa ricerca è lancinante perché ci tiene costantemente aggrappati a uno specchio rotto, dove ogni nuova relazione è vista solo come un potenziale strumento di riparazione, e non come un’opportunità di connessione autentica.
La Coazione a Ripetere: Riscrivere il Trauma per “Vincerlo”
Quando il Risarcimento Storico si scontra con la realtà (e accade sempre), l’individuo si trova intrappolato in un meccanismo psicoanalitico devastante: la Coazione a Ripetere.
Cos’è la Coazione a Ripetere?
La Coazione a Ripetere è una forza inconscia che spinge a riattivare o rimettere in scena situazioni, relazioni o schemi emotivi che sono stati dolorosi o traumatici nel passato.
- La Logica Inconscia: A livello profondo, c’è una speranza disperata: se rieseguo la scena, stavolta potrò controllarla e cambiare l’esito.
- L’Esito Reale: Purtroppo, accade l’opposto. Invece di riscrivere il finale, finiamo per replicare la dinamica, spesso scegliendo inconsapevolmente partner o situazioni che ci re-infliggono il medesimo tipo di ferita (abbandono, critica, invisibilità). Il risultato è un circolo vizioso che rafforza la convinzione originaria di non essere degni o amabili, aumentando esponenzialmente la sofferenza.
Ti faccio un esempio: Se da bambino si è sofferto per un genitore emotivamente indisponibile (risarcimento mancato: amore emotivo), da adulto si cercheranno partner che, pur diversi in superficie, si riveleranno anch’essi emotivamente distaccati. Si ripete la ferita (Coazione) per poter inconsciamente tentare di vincere in quella specifica battaglia, non accorgendosi che l’unica cosa che si ottiene è la riprova del proprio trauma.
Il Transfert: Proiettare il Passato sul Presente
Questa Coazione a Ripetere si manifesta potentemente attraverso il Transfert (dal tedesco Übertragung, “trasferimento”), specialmente nelle relazioni interpersonali.
Cos’è il Transfert?
Il Transfert è il meccanismo attraverso cui trasferiamo inconsciamente sentimenti, desideri, aspettative, e modelli di relazione originariamente diretti a figure significative del nostro passato (soprattutto i genitori) su persone che incontriamo nel presente.
Nel contesto del Risarcimento Storico, il Transfert è l’atto di “vestire” l’altro con l’abito del genitore o della figura che ha causato il deficit.
- Sui Partner/Amici: Il partner non è visto per ciò che è, ma come la “madre mancante” che deve finalmente dare l’approvazione, o il “padre assente” che deve finalmente dare stabilità e riconoscimento. L’aspettativa di risarcimento è proiettata e l’altro viene caricato di un ruolo impossibile da sostenere.
- La Delusione Come Conferma: Quando l’altro inevitabilmente fallisce in questo ruolo (perché è un essere umano, non la figura genitoriale idealizzata o malvagia del passato), l’individuo vive una delusione cocente. Ma anziché vedere il fallimento dell’aspettativa irrealistica, spesso lo interpreta come la ennesima conferma che “nessuno mi ama”, “sono destinato a soffrire”, o “non otterrò mai ciò che merito”. E così, la Coazione a Ripetere si chiude.
Un Esempio Triste ma Illuminante
Immagina Elena, che è cresciuta con un padre molto critico e mai soddisfatto, per il quale i suoi successi non erano mai abbastanza (Risarcimento mancato: Riconoscimento e approvazione).
Da adulta, Elena è brillante ma si lega sentimentalmente solo a uomini che, pur amandola, tendono a sminuire le sue ambizioni o a criticarla in modo passivo-aggressivo (Coazione a Ripetere).
- Il Transfert: Proietta sul partner la figura del padre ipercritico.
- La Ricerca di Risarcimento: Cerca disperatamente che il partner finalmente dica: “Sono orgoglioso di te, hai fatto bene.”
- Il Circolo Vizioso: Quando il partner la critica, Elena soffre enormemente, rivivendo il dolore antico con la stessa intensità. Non riesce a lasciare la relazione perché, inconsciamente, ha bisogno di rimanere in scena fino a quando non avrà ottenuto la frase salvifica. Ma la frase non arriva, e il dolore si cristallizza, spingendola a cercare, dopo la rottura, un altro partner simile.
Approfondimento… La Tempesta Emotiva: Il Risarcimento Storico e le Relazioni di Coppia
La relazione amorosa, per sua natura, è il luogo privilegiato e più rischioso per la messa in atto del Risarcimento Storico e della Coazione a Ripetere.
In una coppia, la vicinanza emotiva, l’intimità e la dipendenza reciproca riattivano il nostro sistema di attaccamento primario. È come se la mente inconscia gridasse: “Finalmente! Ecco la persona che deve rimediare a tutto!”
Il Partner non è un Genitore, ma Viene Trattato Come Tale
Il Transfert nella coppia è potentissimo. Il partner viene caricato di aspettative quasi divine, che non hanno nulla a che fare con la sua vera identità.
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Il Bisogno di Onnipotenza: Cerchiamo inconsciamente un partner che sia un genitore onnipotente e perfetto che ci dia ciò che il nostro genitore biologico non ha potuto o voluto dare.
- Se l’esperienza passata è stata l’Abbandono, il partner deve essere sempre presente e rassicurante. Qualsiasi ritardo nella risposta a un messaggio è letto come un tradimento o un segno premonitore dell’abbandono finale.
- Se l’esperienza è stata l’Invisibilità, il partner deve farci sentire costantemente al centro dell’attenzione. Se si dedica a un hobby o a un amico, scatta la rabbia del non-visto.
Il risultato è una sofferenza paralizzante: Quando il partner, come qualsiasi essere umano, commette un errore, stabilisce un confine, o semplicemente si mostra imperfetto, l’individuo che cerca il risarcimento non prova una semplice delusione, ma un dolore atavico – la riattivazione del trauma originario. “Non mi ami come non mi ha amato lui/lei”.
La Coazione a Ripetere Attraverso il Partner
Nelle relazioni, la Coazione a Ripetere spesso si manifesta in due modi distruttivi:
1. La Scelta del Partner “Cattivo”
Si scelgono inconsciamente persone che restituiscono la dinamica dolorosa che si conosce.
- Chi ha avuto un genitore critico, può inconsciamente cercare un partner che lo svaluta (perché, in fondo, l’essere criticato è il copione che il corpo e la mente conoscono meglio, e c’è la speranza inconscia di cambiare il finale).
- Chi ha avuto un genitore passivo o freddo, può inconsciamente cercare un partner emotivamente distante o narcisista, costringendosi a rincorrere l’amore e la disponibilità che non ha mai avuto.
2. La Messa in Scena del “Rifiuto”
Si è talmente convinti di essere indegni dell’amore o destinati all’abbandono, che si sabota inconsciamente la relazione per procurarsi il rifiuto prima che possa accadere spontaneamente.
- Si diventa eccessivamente esigenti.
- Si provocano liti insensate.
- Si spinge l’altro al limite finché non si allontana.
In questo modo, la profezia si auto-avvera. Il dolore è immenso, ma la parte traumatizzata si sente, per un attimo, in controllo: “Vedi? Sapevo che sarebbe andata così. Meglio che sia successo per colpa mia.”
Il risarcimento che cerchi è la pace di non averne più bisogno. Non si tratta di dimenticare il dolore, ma di trasformarlo in forza e compassione per te stesso. Inizia a essere l’amore che cerchi. La terapia offre l’unica vera opportunità di interrompere il ciclo di sofferenza. Inizia il tuo percorso di cura prima possibile
ChiaraSole Ciavatta
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