Next Gen U19 Femminile, conosciamole meglio: tutto il Rosa di Trieste - Federazione Italiana Pallacanestro

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La Next Gen Under 19 Femminile è la manifestazione introdotta per la prima volta nella stagione 2025/2026 e organizzata in collaborazione da Federazione Italiana Pallacanestro e Lega Basket Femminile. La formula prevede la disputa di due tappe di qualificazione (la seconda si terrà dal 13 al 15 Marzo 2026) in cui le dodici partecipanti, divise in tre gironi da quattro squadre, disputeranno complessivamente sei partite, al termine delle quali le migliori otto si contenderanno la prima edizione nella Final Eight in programma dal 28 al 30 Maggio 2026. Alle undici squadre selezionate sulla base di un ranking che tiene conto di requisiti quali il campionato di appartenenza della prima squadra, il numero di Finali Nazionali disputate e di giocatrici convocate nelle Nazionali giovanili, è stata aggiunta la SSN Next Gen Team, un roster gestito dal Settore Squadre Nazionali e composto dalle atlete più interessanti selezionate dalle società al di fuori di quelle aventi diritto.

La prima tappa si è disputata a Chiusi e Chianciano e si è conclusa con la seguente classifica:

Girone Verde: Basket Costa 6 (3-0); SSN Next Gen Team 4 (2-1); Faenza Basket Project 2 (1-2); Polisportiva Battipagliese 0 (0-3)

Girone Bianco: Geas Basket Academy 6 (3-0); Futurosa Basket Trieste 4 (2-1); Magnolia Bk Campobasso 2 (1-2); Horus Padova 0 (0-3)

Girone Rosso: Reyer Venezia 4 (2-1); Libertas Moncalieri 4 (2-1); Basket Roma 2 (1-2); Firenze Basketball Academy 2 (1-2

Dopo il focus su Basket Costa, GEAS Basket Academy e Reyer Venezia è la volta della Futurosa Forna Trieste, seconda classificata del Girone Bianco.

LA STORIA – È entrata tra le prime otto d’Italia in tutte e tre le categorie giovanili come solo Reyer e Frascati hanno saputo fare e vinto due partite nella prima tappa di Next Gen: il 2025 è l’anno più “rosa” di una storia iniziata sedici anni fa, ma c’è da scommettere che la Futurosa Trieste non abbia certo voglia di fermarsi. Sulle orme della tradizione che vide la Ginnastica Triestina vincere i primi due scudetti ufficiali femminili nel 1930-1931 – replicati con un tris tra il 1956 e il 1958 – la società viene fondata nel 2009 da tre allenatori triestini, Paolo Ravalico, Davide Fornasaro e Stefano Paccione, animati da una comune volontà e condivisione di idee: lo sviluppo e la crescita delle ragazze più giovani. “La filosofia societaria trae spunto dal vissuto cestistico – nella Stefanel o Ginnastica Triestina – che abbiamo alle spalle e si traduce nel voler provare a realizzare l’obiettivo di portare al massimo livello le atlete cresciute nel nostro vivaio”, esordisce Paolo Ravalico.

I soci fondatori Fornasaro, Paccione e Ravalico

Un concetto chiaro, che il club, oltre che nelle categorie giovanili, sta difendendo con fiducia e convinzione anche al suo quarto campionato consecutivo di A2. È nel 2022, infatti, che la Futurosa si proietta per la prima volta al secondo livello del basket nazionale, al culmine di una brillante promozione maturata vincendo in rimonta (72-66) la prima gara sul parquet di Albino, per poi festeggiare definitivamente con un roboante +46 (81-35) sul proprio campo nella sfida di ritorno. Chiusa con una sfortunata retrocessione al 2° turno dei playout la stagione del debutto, il club giuliano non si è certo perso d’animo, legittimando il ripescaggio con due settimi posti consecutivi e un primo turno di playoff chiuso a gara 3 rispettivamente con Costa Masnaga e San Giovanni Valdarno, ovvero due delle formazioni più accreditate della stagione attuale. Un’annata che vede la Futurosa momentaneamente costretta ad inseguire (12^ con sei punti in classifica, ma a una vittoria di distanza dai playoff), avendo comunque battuto la quarta forza Bolzano e più di recente con un convincente +22 il Cus Cagliari (18 punti per la 2009 Bazzara, con 18’ di media la giovane più impiegata), pur dovendo fare ben presto i conti con la sfortuna.

La festa per la promozione in A2

Abbiamo perso tante partite di misura (sei delle nove sconfitte con un margine sotto la doppia cifra) e pagato l’infortunio al ginocchio di Giulia Mueller – già due Europei Under 16 giocati – che pur essendo una 2009, è un’atleta sulla quale puntavamo tanto. Continuare a credere nelle giovani può finire per diventare un rischio, ma sappiamo fortemente quanto il campionato di A2 sia un luogo di sviluppo importante, nel quale voler provare a bilanciare i risultati di squadra con la crescita individuale delle atlete”, prosegue Ravalico, che in prima squadra è assistente dell’head coach Marco Mura. Del resto, dopo essere state “svezzate” in casa, nello stesso campionato ci giocano con successo Sammartini (oltre 2.000 punti nel club) a Livorno, Leghissa a Rovigo, Camporeale a Milano e Streri a Treviso, mentre a 16 anni fu protagonista in B (12.3 ppg) anche Anna Turel, goriziana ora a Sassari e a Trieste è nata e cresciuta Francesca Leonardi, partita a 15 anni alla volta di Venezia e ormai da quattro anni a Derthona.

Parla un po’ triestino, in realtà, anche il bronzo europeo della Nazionale senior ad Atene, che Stefania Trimboli ha vinto prima di tornare a fare nuovamente coppia con Maria Miccoli a Campobasso, così come accaduto ai tempi del vivaio della Ginnastica Triestina, con la quale conquistarono il 3° posto nella Finale Nazionale U19 del 2014. In squadra con loro c’era anche la seconda gemella Miccoli, Costanza – tutte e tre pochi mesi dopo esordiranno in A1 nell’ultima stagione del club nella massima serie – che di questa Futurosa è tornata ad essere guida (quinta stagione consecutiva da almeno 14 punti per gara) e “bandiera”, dopo aver indossato da inizio scorso campionato fino a Marzo la canotta della Reyer. Dieci anni dopo quella finalina, la Futurosa ha conquistato la sua prima “medaglia” con il terzo posto Under 15 del 2024, impreziosendo un lavoro lungo e duraturo, capace di generare, a partire dal 2018, ben nove partecipazioni alle Finali Nazionali e una costante presenza di proprie atlete anche nel giro delle Nazionali giovanili. Detto del doppio Europeo – con qualificazione ai Mondiali Under 17 – disputato da Giulia Mueller, nel 2024 è arrivata la chiamata con il Green Team (la Nazionale Sperimentale) per Giorgia Sammartini, mentre è notizia degli ultimi giorni la convocazione di Maria Chiara Mazzotti con la Nazionale Under 16 di coach Giovanni Lucchesi dal 27 al 30 Dicembre, un gruppo intorno al quale orbitano anche le compagne Delise e Amendola e che ha visto in passato farne parte anche Cressati, Ravalico e Bazzara.

Sappiamo che la nostra qualità si eleva di anno in anno e il nostro lavoro acquisisce credibilità anche all’esterno, non solo per i risultati, ma anche e soprattutto per la crescita delle nostre ragazze, la nostra soddisfazione più grande è aver giocato alla Next Gen una pallacanestro propositiva e aver espresso la nostra identità pur dovendo fare a meno della nostra giocatrice più rappresentativa, ma tutte le ragazze ci sono riuscite alla grande, giocando da protagoniste” prosegue il tecnico triestino. Una credibilità dettata dalla cura e l’attenzione che, grazie a strutture all’avanguardia e personale qualificato, viene rivolta a 360° alle ragazze anche sotto l’aspetto fisico e sanitario, oltre che sociale e potrebbe tradursi in un epilogo che assomiglia a qualcosa in più di una semplice suggestione: la disputa dell’atto finale della Next Gen proprio all’Allianz Dome: “Un’idea nata dall’entusiasmo che ci pervade quotidianamente e dalla volontà che ci siamo posti quando siamo nati, ovvero riportare una Finale Nazionale a Trieste dopo 30 anni. Ci siamo riusciti, per la verità, già nel 2022 con l’Under 15 che fu itinerante lungo tutto il Friuli Venezia Giulia, ma adesso ci riproviamo, avendo riscontrato l’entusiasmo delle istituzioni. Sarebbe un sogno potersi qualificare e giocare la Finale in casa: ci mettiamo addosso un po’ di sana pressione, ma siamo in corsa e vogliamo provare a giocarcela fino in fondo”, ammette con saggia onestà Ravalico.

LA NEXT GEN 2025/2026 – Dalla prima finestra di partite la Futurosa è tornata con il secondo posto nel girone Bianco, frutto di un bilancio di due vittorie su Campobasso (73-46) e Padova (79-61), intervallata da una sconfitta col Geas (54-59) lottando ad armi pari: ”Siamo stati felicissimi di questa iniziativa, perché ci dà l’opportunità di confrontarci con le migliori giocatrici d’Italia potendo giocare tre partite in meno di 48 ore, così come è stato molto divertente trascorrere il post-serata con gli altri colleghi allenatori: in generale un ottimo modo per valorizzare il basket femminile, attraverso il condividere e lo stare insieme”, afferma il coach che ha guidato la squadra con Stefano Paccione nel corso di un weekend capace di offrire spunti interessanti e per certi versi inattesi alla vigilia: ”Il capolavoro della nostra tre giorni è stato vincere l’ultima partita contro Padova a pochissime ore di distanza (9.30 di mattina dopo aver chiuso il programma della serata precedente) dalla sconfitta con Geas – prosegue l’ex allenatore della Ginnastica Triestina – era una sfida che contava tantissimo, perché ci avrebbe permesso di uscire con quattro punti in classifica o al contrario rischiato di incidere anche in vista del prosieguo della manifestazione. Avevamo speso tanto, ma una rotazione che ha coinvolto tutte e dodici le nostre ragazze ci ha permesso di distribuire le energie e ottenere un successo fondamentale”.

PAROLA AL PARQUET – Se l’introduzione della Next Gen è stata accolta con piacere dallo staff giuliano, ha suscitato ancor più entusiasmo in due delle atlete più “esperte” del roster, ovvero le 2007 Sofia Ravalico e Giulia Visintin: “Aspettavamo questa manifestazione perché ne avevamo già percepito la bellezza della Next Gen maschile e siamo felici che sia stata introdotta anche per noi – esordisce quest’ultima– è il nostro ultimo anno, quindi la “sentiamo” in una maniera particolare”.

E poi la tappa di Chiusi e Chianciano ha riunito prima del solito un gruppo molto coeso, ma spesso costretto a dividersi tra A2, Serie C (3 vinte e 1 persa, ma con quattro partite da recuperare) e Under 17: ”Solitamente dobbiamo aspettare Marzo, quando ci ritroviamo per programmare la fase decisiva della stagione, invece la Next Gen ci ha permesso di giocare insieme già a Novembre – esordisce Ravalico jr. – e dato l’opportunità di confrontarci con squadre così quotate da capire cosa migliorare, sia individualmente che di squadra, in prospettiva futura”.

Sofia Ravalico in azione durante la prima tappa della Next Gen U19 femminile

L’analisi delle due atlete della Futurosa si sofferma anche sulla formula, che pare essere stata apprezzata e assimilata pienamente: È una manifestazione che dà valore alla singola partita e ti fa guardare a quella successiva a prescindere dalle precedenti – continua Sofia, con 26 punti top scorer contro Padova – perché i due punti in palio valgono tanto anche per la classifica e il piazzamento finale determina gironi e avversarie della seconda tappa”. “È un mini campionato dove è importante resettare dopo una sconfitta, che è meno compromettente di un ko iniziale alle Finali Nazionali – le fa eco la sorella minore di Matteo, play della Virtus Roma 1960 – e la posizione è rilevante perché può cambiare gli equilibri per il resto della competizione: questo dà la consapevolezza di quanto sia importante vincere ogni gara”.

Giulia Visintin in azione contro la Magnolia Campobasso

Entrambe sono in pianta stabile, con un impiego al di sopra dei 10 minuti per gara, nel roster di A2, “un campionato molto equilibrato e improntato alla massima intensità, nel quale si può vincere o perdere con tutte; differentemente da quanto accade nelle giovanili – riprende la numero 30 triestina – non ci sono momenti di relax, ma siamo felici di essere parte di una squadra in cui i consigli sono sempre funzionali al nostro miglioramento”.

 “L’ opportunità di allenarci e giocare quotidianamente con compagne forti e esperte è il modo migliore di crescere e portare il nostro contributo – aggiunge Visintin –  così come noi proviamo a trasferire questa esperienza alle ragazze più giovani”.

Un gruppo solido, dentro e fuori dal campo, capace di superare insieme le insidie del parquet: “La differenza di età si avverte poco, siamo amiche anche fuori dal campo e le più giovani hanno dato un grande apporto in questa prima fase” e di ritrovarsi costantemente sugli spalti dell’Allianz quando scende in campo la maschile: ”È molto seguita e in squadra c’è uno che ha giocato con Steph Curry”, enfatizza sorridendo Ravalico a proposito di Juan Toscano Anderson, ma sul giocatore ammirato questi anni in cui riconoscersi di più le idee sono abbastanza chiare: ”Juan Fernandez (ora alla Luiss con un doppio ruolo di giocatore e mental coach del Luiss Sport Lab) non così rapido o strutturato fisicamente,  tranquillo e socievole fuori dal campo, ma forte e con un grande carisma sul parquet”, tanto da aver appena deciso, con un canestro a cinque secondi dal termine, il derby di Roma di B Nazionale contro la Virtus 1960.  

Daniele Cavaliero era in campo quando siamo stati promossi in A1 e ora è entrato con un ruolo molto importante nel club (director of global scouting) dopo aver smesso, mi identifico molto nel suo modo di giocare e cerco sempre di farlo mio quando scendo in campo”, racconta Giulia, che a Trieste ha già giocato le Finali Under 15, quindi è impossibile chiudere senza un pensiero alla potenziale finale di Next Gen a Trieste: ”Siamo fortunate ad essere nate in una città tradizionalmente legata allo sport in generale, nella quale la storia del basket ha radici molto lontane: il pubblico ti fa sentire a casa e trasmette calore anche quando giochiamo noi, quindi sappiamo cosa significherebbe”.

È una città che vive di basket e sarebbe bello qualificarsi, perché di certo avremmo tanto pubblico”, annuisce la compagna, un attimo prima di concentrarsi sull’allenamento. Nel mirino le tre partite di metà Marzo con un unico grande obiettivo: concludere sul proprio campo e davanti alla propria gente il percorso giovanile.  

Donatello Viggiano

Recapiti
Matteo Cirelli